Question time alla Camera sulla S.I.A.E.

Di seguito il testo del question time tra il ministro Buttiglione e l’onorevole E. Barbieri sulle presunte inefficienze del CdA della S.I.A.E.
E’ disponbile sul sito della Camere l’audio video.

Camera, Seduta n. 660 di giovedì 21 luglio 2005

(Presunte inefficienze del consiglio di amministrazione della SIAE – n. 3-04928)
PRESIDENTE. L’onorevole Emerenzio Barbieri ha facoltà di illustrare la sua interrogazione n. 3-04928 (vedi l’allegato A – Interrogazioni a risposta immediata sezione 3).

EMERENZIO BARBIERI. Signor Presidente, dico subito che mi fa molto piacere che sia qui presente il ministro per i beni e le attività culturali, onorevole Buttiglione.
Signor ministro, come lei sa, l’articolo 13 del decreto legislativo n. 419 del 1999 prevede che i componenti del consiglio di amministrazione della SIAE siano nominati con decreto dell’autorità vigilante e, al tempo stesso, che non possano essere nominati alla carica di consiglieri i rappresentanti di organizzazioni imprenditoriali e sindacali e di altri enti esponenziali.
Ho letto, come presumo abbia fatto anche lei, il recente servizio pubblicato da L’Espresso, apparso in due puntate, del 30 giugno e del 14 luglio, che riportava alcuni dati di grandissima preoccupazione. Questi dati li affido alla sua riflessione.

PRESIDENTE. Il ministro per i beni e le attività culturali, onorevole Buttiglione, ha facoltà di rispondere.

ROCCO BUTTIGLIONE, Ministro per i beni e le attività culturali. Sul tema specifico, vorrei ricordare che il provvedimento di nomina del presidente della SIAE, dottor Cecchini, è attualmente all’esame delle Commissioni parlamentari, dopo essere stato approvato, in via preliminare, dall’ultimo Consiglio dei ministri.
Dalle notizie in possesso dell’amministrazione vigilante, il dottor Cecchini ha dichiarato di aver rassegnato le dimissioni da direttore generale dell’Associazione italiana editori, dimissioni sospensivamente condizionate al perfezionamento del procedimento di nomina alla carica di presidente della SIAE.
Devo dire che le notizie contenute nel testo, per così dire, di riferimento, L’Espresso, non risultano essere del tutto vere o compiutamente impeccabili. Ad esempio, a noi risulta – per la verità, non risulta a noi, ma si evince dal bilancio consuntivo del 2004 – un utile dopo le imposte di 3.647.169 euro, mentre lo squilibrio di gestione erariale riscontrato nel bilancio di previsione del 2005 si è notevolmente ridotto nei primi quattro mesi di quest’anno; per non parlare del credito di 10,3 milioni di euro vantato nei confronti dell’Agenzia delle entrate a titolo di aggi afferenti alla soppressa imposta sugli spettacoli. Ciò offre una visione dello stato di salute della società nettamente migliore rispetto a quella offerta da L’Espresso.
Rimane, però, vero che esistono un livello esasperato di conflittualità ed uno statuto bizantino che rendono molto difficile il funzionamento della società. Ho ritenuto mio dovere tentare di far funzionare la società secondo gli statuti esistenti, per procedere, in seguito, ai sensi dell’articolo 22 dello statuto vigente, all’adozione del regolamento di organizzazione e funzionamento ed all’adozione del piano strategico, in modo da rendere più efficiente la società stessa.
Credo di aver fatto tutto quanto in mio dovere per favorire il dialogo tra le diverse componenti e per spiegare che lo statuto vigente attribuisce un grandissimo ruolo alle Commissioni parlamentari, il cui parere ha un peso molto rilevante. Qualora i miei sforzi non dovessero essere coronati da successo, dovrei ovviamente trarne le conseguenze. Forse, vorrebbe dire che proprio il concetto di SIAE, come inteso e sviluppato in Italia, non può funzionare e che dovremo studiare soluzioni alternative, cosa che non auspico. Vedo che coloro che sono più accaniti nello scontro …

PRESIDENTE. Signor ministro…

ROCCO BUTTIGLIONE, Ministro per i beni e le attività culturali. … non hanno presente, probabilmente, quanto sarebbe penetrante e rischiosa la riforma che inevitabilmente si imporrebbe qualora non fosse possibile ripristinare il dialogo.

PRESIDENTE. L’onorevole Emerenzio Barbieri ha facoltà di replicare.

EMERENZIO BARBIERI. Signor Presidente, il ministro ha risposto in maniera corretta, ma io vorrei richiamare alcuni dati che il signor ministro è, ovviamente, in condizione di verificare.
La legge è chiarissima in merito all’equilibrio finanziario della SIAE. Ebbene, il preventivo del 2005 conferma la violazione della legge: se i numeri sono numeri, il preventivo del 2005 registra un disavanzo nella gestione dei servizi di più di 4 milioni di euro. È vero che tale disavanzo si è ridotto nei primi quattro mesi dell’anno, ma bisogna tenere conto del fatto che la riduzione è frutto di una proiezione effettuata dalla SIAE, che non ha alcun valore probante circa la possibilità che, a fine anno, la società possa raggiungere la parità di bilancio richiesta dalla legge.
Quanto al credito vantato nei confronti dell’Agenzia delle entrate, pari a 10,3 milioni di euro, lei sa, signor ministro, che ci sono due pareri negativi dell’Avvocatura dello Stato circa l’esigibilità da parte della SIAE (io distinguo tra Presidenza del Consiglio ed Avvocatura dello Stato).
Mi preme, poi, sottoporre alla sua attenzione, signor ministro, la questione della convenzione con l’INPS: pur essendone in corso il rinnovo, i possibili benefici non riguarderanno il bilancio del 2004 ma, semmai, quello del 2005.
Inoltre, mi risulta – ma lei lo potrà verificare – che vi siano serie difficoltà nella convenzione con l’ENPALS. Si tratta di un altro aspetto importante.

PRESIDENTE. Onorevole Emerenzio Barbieri…

EMERENZIO BARBIERI. Signor Presidente, mi avvio alla conclusione, sottolineando la necessità di verificare tutto ciò, in modo da evitare ulteriori ammanchi nella gestione servizi a partire dal prossimo anno.