Operazione ‘Inedito’ della GdF di Milano in collaborazione con l’industria musicale a salvaguardia del nuovo album di

Il Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Milano ha posto in essere un’operazione di contrasto allo scambio illegale di file di opere musicali, effettuato mediante condivisione delle stesse in rete, che ha condotto alla denuncia a piede libero di due soggetti che avevano messo in condivisione circa 22.500 opere musicali, tra cui brani contenuti nel nuovo album dell’artista Laura Pausini.
L’operazione, effettuata con l’ausilio tecnico della Federazione contro la Pirateria Musicale (F.P.M.) e coordinata dal Sostituto Procuratore presso la Procura della Repubblica di Milano dott. Ferdinando ESPOSITO, ha interessato le Province di Milano, Bergamo e Caserta ed ha permesso anche il sequestro di 2 Personal Computer, 2 notebook, 32 CD-ROM, numerosi supporti di memoria e 22.500 file musicali abusivamente immessi nella rete internet attraverso le principali piattaforme di condivisione.
I sequestri, effettuati prima dell’uscita del nuovo album di Laura Pausini, recante il titolo “Inedito”, hanno permesso di rimuovere immediatamente i file dalle piattaforme e di impedire l’illecita diffusione dei nuovi brani, evitando un danno economico all’artista di diversi milioni di Euro generato dalla pre-release illecita.
I due soggetti responsabili sono stati denunciati a piede libero per la violazione della Legge sul diritto d’autore, che prevede, tra l’altro, anche la comminazione di sanzioni amministrative pari a 2.317.500,00 EURO.
Fimi-Confindustria, la federazione che rappresenta le principali aziende discografiche italiane, ha espresso soddisfazione per l’importante operazione di prevenzione svolta dalla Guardia di Finanza.

Osservatorio dello Spettacolo SIAE: i dati del primo semestre 2011

Gaetano Blandini, Direttore Generale della SIAE, ha presentato ieri mattina a Roma i dati SIAE del Primo Semestre 2011 nella nuova sala di lettura della Biblioteca teatrale, situata nel palazzo della Direzione Generale della SIAE in viale della Letteratura 24.
La nuova sede della biblioteca dispone di ampi spazi, che hanno permesso di ricongiungere alle collezioni teatrali tutti gli altri materiali artistici che – per ragioni di spazio – non era possibile consultare presso il Palazzetto del Burcardo di via del Sudario, dove da martedì riprenderanno le visite al Museo Teatrale SIAE.
I dati elaborati dall’Osservatorio dello Spettacolo della Società Italiana degli Autori ed Editori (SIAE) indicano che nel primo semestre 2011 il pubblico italiano ha speso complessivamente – per lo spettacolo e lo sport – 1.598,8 milioni di euro (spesa del pubblico), -3,81% rispetto al primo semestre 2010.
Di questa spesa, 1.039,7 milioni di euro riguardano l’acquisto di biglietti e abbonamenti (spesa al botteghino) – che si è mantenuto quasi stabile (-0,81%) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. I restanti 559 milioni di euro si riferiscono a tutte le prestazioni accessorie richieste nella fruizione di spettacoli (consumazioni al bar, servizi di guardaroba, prenotazione di posti ecc.), diminuite del 9%.
Gli ingressi agli spettacoli sono stati 123,5 milioni (-2,09% rispetto al primo semestre 2010).
“Nonostante la crisi, la gente continua a spendere per lo spettacolo – ha dichiarato Marina Landi, Direttore della Divisione Servizi della SIAE, che ha poi illustrato i dati in dettaglio – soprattutto quando è di qualità, magari rinunciando alle spese accessorie (bibite, popcorn ecc. )”.
Il comparto in cui in cui gli italiani hanno speso di più è quello relativo al ballo e concertini (449,6 milioni di euro, con una flessione di -5,82% rispetto al primo semestre 2011). Seguono: il cinema, con una spesa di 397,2 milioni di euro (-10,82%), l’attività teatrale nel suo complesso con 201,6 milioni di euro (-1,12%), l’attività sportiva con 195,8 milioni di euro (-5,23%), i concerti con 122,4 milioni di euro (+14,90%). Al sesto posto vi sono le attrazioni dello spettacolo viaggiante con una spesa del pubblico di 108,5 milioni di euro (+12,63%), poi le mostre ed esposizioni con 97,1 milioni di euro (-1,23%), infine le attività con pluralità di generi con 26,7 milioni di euro (-3,85%).
I maggiori incassi al botteghino sono stati conseguiti nel cinema (circa 369 milioni di euro) anche se sono diminuiti (-9,24%) rispetto al primo semestre 2010 in cui era esploso il cosiddetto effetto 3 D.
E’ aumentata invece la spesa al botteghino registrata nei concerti, con 105,4 milioni di euro (+21,71%), nelle attrazioni dello spettacolo viaggiante con 71,7 milioni di euro (+17,87%) e nell’attività sportiva con 125,3 milioni di euro (+7,2%).
In flessione gli incassi al botteghino nei comparti delle attività con pluralità di generi (-21,31%), per una spesa di 4,2 milioni di euro, delle mostre ed esposizioni (-5,5%) 53 milioni di euro, delle attività di ballo e concertini (-3,15%) con 141,2 milioni di euro e dell’attività teatrale (-0,11%), dove la spesa al botteghino si attesta quasi a 170 milioni di euro.
L’offerta di spettacoli ha registrato 2,169 milioni di eventi rilevati dagli oltre 650 uffici SIAE su tutto il territorio nazionale. In decisa crescita gli spettacoli lirici (+19%), le commedie musicali (10,36%), i parchi da divertimento (+6,37%), i balletti (5,2%), e la prosa (2%).
Se alla spesa del pubblico di 1.598,8 milioni di euro si aggiungono gli investimenti nel settore dello spettacolo (sponsorizzazioni, contributi, diritti televisivi, pubblicità ecc.), si ha il volume di affari, che ha raggiunto i 2 miliardi di euro, pur essendo in calo (-6,34%) rispetto ai primi sei mesi del 2010.

I singoli settori dello spettacolo:

Il cinema
Le sale cinematografiche hanno richiamato, in questi primi sei mesi dell’anno, il maggior afflusso di pubblico (60,4 milioni di biglietti venduti) che, pur essendo diminuito rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (-3,8%), ha fatto registrare nel cinema la maggiore spesa al botteghino tra i vari spettacoli nazionali (ca. 369 milioni di euro).
Questa spesa, esaurita la spinta propulsiva della domanda del pubblico – causata nel 2010 dal cosiddetto “effetto 3 D – ha registrato una flessione (-9,24%) rispetto ai primi sei mesi del 2010, ma è comunque superiore a quella registrata nel 2009 (324 milioni di euro).
“Una buona notizia c’è- ha aggiunto Gaetano Blandini- nella top ten dei primi dieci film con la maggiore spesa al botteghino abbiamo 6 film italiani:

1)Che bella giornata
2)Pirati dei caraibi
3)Qualunquemente
4)Immaturi
5)Femmine contro maschi
6)Fast & Furious 5
7)Una notte da leoni 2
8)La banda dei Babbi Natale
9)Il discorso del re
10)Nessuno mi può giudicare”.

L’attività teatrale
Il settore dell’attività teatrale mostra andamenti diversi tra i singoli comparti. In relazione alla spesa del pubblico (201,6 milioni di euro) – che si è generalmente mantenuta quasi stabile (-1%) – sono in forte aumento la lirica (+30,2%) e gli spettacoli di burattini (+36%); si sono mantenuti quasi stabili la prosa (+0,33%) e il balletto (+1,08%), mentre sono in calo la rivista e commedia musicale (-6,22%), l’arte varia (-32,33%) e il circo (-31,87%).
Il maggior numero di biglietti è stato venduto per gli spettacoli di prosa (8,7 milioni di ingressi), ma bisogna attendere – come per gli altri spettacoli teatrali – l’esito della campagna abbonamenti 2011-12 per valutare se è confermata o meno la tendenza delineatasi nel primo semestre 2010 (-1,8%). Seguono il balletto con 1,3 milioni di ingressi (-1.6%), la commedia musicale con 1 milione di biglietti venduti (-6%) e la lirica con 858 mila (+2,97%).

L’attività concertistica
Nell’attività concertistica si rileva l’andamento crescente (+14,9%) di tutta la spesa del pubblico (122,4 milioni di euro). A far da traino sono gli aumenti registrati nei concerti di musica leggera (+16,68% per una spesa del pubblico di oltre 97 milioni di euro) e di musica classica (+15,41% per circa 21,3 milioni di euro). In flessione solo la spesa del pubblico relativa ai concerti di musica jazz (-17,63% per ca. 4 milioni di euro).
Il maggior numero di biglietti è stato venduto per i concerti di musica leggera (oltre 3 milioni di ingressi +14,3%), dove si è quindi registrata la maggiore spesa al botteghino (82,6 milioni di euro) di tutto il comparto, in forte aumento (+ 22,9 %) rispetto al primo semestre 2010.

L’attività sportiva
L’attività sportiva si conferma al primo posto per il volume di affari (612, 4 milioni di euro), anche se è in flessione (-15 %) rispetto ai primi sei mesi del 2010.
In tutto il comparto dello sport – che oltre al calcio comprende anche altri sport di squadra come la pallacanestro, la pallavolo, il rugby, il baseball e, inoltre sport individuali come il l’atletica leggera e il tennis – si rilevano andamenti non omogenei: mentre la spesa del pubblico è in diminuzione nel calcio (-5,39%), negli sport individuali (-16,09%) e negli altri sport (-4,04%), si registra un andamento positivo in relazione agli sport di squadra diversi dal calcio (+17,42%), e cioè pallacanestro, pallavolo, rugby e baseball.
Questo andamento potrà essere confermato solo dopo aver acquisito i dati della campagna abbonamenti 2011-2012.

Le attrazioni dello spettacolo viaggiante
In questo comparto è in aumento solo il settore dei parchi da divertimento, grazie al notevole incremento registrato nella spesa del pubblico (+14,11% per oltre 104,8 milioni di euro), che bilancia la contrazione relativa alle attrazioni viaggianti (-17,74%, per una spesa del pubblico di 3,6 milioni di euro).
In forte aumento (+ 16%) sia gli ingressi nei parchi da divertimento (4,3 milioni), sia gli ingressi (+15%) nelle attrazioni viaggianti (119 mila).

Le mostre ed esposizioni
Rispetto al primo semestre 2010, in cui le mostre avevano registrato il più alto incremento tra le varie spese del pubblico italiano, nei primi sei mesi del 2011 si rilevano segni negativi per tutti gli indicatori del consumo di spettacolo in questo ambito: (-18,52%) per l’offerta di spettacoli, -1,23% per la spesa del pubblico (97 milioni di euro), -8,42% per gli ingressi (9,2 milioni), – 5,5% per la spesa al botteghino (53 milioni di euro), – 1,8% per il volume di affari (105 milioni di euro).
La rilevante flessione del numero di spettacoli induce a ritenere che gli organizzatori potrebbero aver optato per una programmazione di allestimenti di particolare richiamo nel secondo semestre del 2011, anziché nei primi mesi dell’anno, con ripercussioni negative anche nella domanda da parte del pubblico.
Questa ipotesi potrà, però, essere confermata solo dall’analisi dei dati definitivi di fine anno.

Il ballo e i concertini
L’attività di ballo e concertini, nonostante i segni negativi che registrano nei vari indicatori del consumo di spettacolo – dalla spesa del pubblico (-5.82%) al numero dei biglietti venduti (-3,9% con 15,5 milioni di ingressi) – resta il settore con la maggiore spesa del pubblico in valore assoluto (quasi 450 milioni di euro solo nei primi sei mesi dell’anno), anche se continua a perdere sistematicamente consensi da parte del pubblico.
La spesa semestrale del pubblico indicava, infatti, già nel 2008 una flessione pari a -2,8% rispetto al primo semestre dell’anno precedente, per registrare poi -2% nel 2009, – 3,4% nel 2010, infine – 5,82% nel 2011.

SIAE, aggiornamento dei costi di iscrizione

Con l’aumento dell’IVA al 21%, entrato in vigore nei mesi scorsi, anche le tariffe SIAE hanno subito dei piccoli rincari.
In particolare il versamento da effettuare per l’iscrizione alla Società Italiana Autori ed Editori è salito a 221,10 euro, dei quali 129,59 di tassa istruttoria, 89,70 di contributo annuo, 1,81 di quietanza di bollo. Per avere informazioni sulle tariffario completo aggiornato è possibile visitare il sito www.siae.it.

UE: parere del Comitato economico e sociale europeo sul tema ‘I diritti di proprietà intellettuale nel campo della musica’ (parere d’iniziativa)

Il Comitato economico e sociale europeo (CESE) ha pubblicato di propria iniziativa un parere intitolato “I diritti di proprietà intellettuale nel campo della musica”. Il CESE propone l’armonizzazione delle normative degli Stati membri riguardo agli aspetti che suscitano problemi di convivenza sociale per i cittadini e che su di essa esercitano un impatto diretto, in modo da non mettere a repentaglio i diritti acquisiti dei cittadini e sanciti dalla costituzione a causa di interpretazioni della legge vuoi troppo letterali, vuoi erronee e parziali a danno degli utilizzatori/consumatori.
Il parere affronta cinque punti principali. In primo luogo, la definizione e la distinzione, nel campo della musica, delle prerogative e degli obblighi degli aventi diritto e delle società di gestione collettiva (SGC), ma anche degli obblighi derivanti dallo sfruttamento commerciale dei diritti di proprietà intellettuale e dei diritti connessi. Secondo, la remunerazione, e in particolare la remunerazione per l’utilizzo da parte di terzi (consumatori) sia dei diritti di proprietà intellettuale che dei diritti connessi. In terzo luogo, le modalità con cui viene stabilita la remunerazione, il significato del concetto di esecuzione pubblica e le condizioni in cui si può parlare di esecuzione pubblica. Quarto, le sanzioni da imputare agli utilizzatori in caso di sfruttamento illecito del diritto. Il quinto e ultimo punto affronta la struttura e il funzionamento, in alcuni Stati membri, degli organi di gestione collettiva (OGC) e delle SGC in rappresentanza degli aventi diritto.

Comitato Siae-Associazioni Dj: avviata la discussione per il rinnovo dell’accordo sulla licenza “copie lavoro”

Martedì 25 ottobre scorso si è riunito presso la Direzione Generale della SIAE in Roma il Comitato costituito dalla SIAE e i rappresentanti delle Associazioni di categoria dei Disc Jockey firmatarie dell’accordo relativo alla licenza “Copie-lavoro” – AID, A-DJ – ANPAD – ASSODEEJAY – in vista del rinnovo della vigente intesa in scadenza il 31.12.2011.
Il Comitato ha dedicato particolare attenzione alla complessa materia dei controlli ispettivi sul territorio.
E’ stato approfondito anche il tema delle verifiche sul rispetto da parte dei Dj titolari della licenza degli obblighi fondamentali posti dalla licenza stessa (in primo luogo la fornitura da parte del Dj dell’elenco completo delle tracce duplicate e la verifica della lecita acquisizione degli originali).
L’attuale formulazione del testo di licenza e le clausole dell’intesa saranno oggetto nel prossimo mese di un accurato esame, anche alla luce dell’esperienza sino ad oggi maturata e dei dati acquisiti, al fine di apportare i perfezionamenti eventualmente necessari.
Fonte: www.siae.it

SIAE e i trailer cinematografici: la societa’ degli autori spiega le proprie ragioni

Da diversi giorni imperversa sul web, tanto da meritare anche l’home page di diversi siti di importanti quotidiani online, una polemica riguardo la richiesta avanzata da SIAE a diversi siti di stipulare una licenza riguardante l’utilizzazione della musica contenuta nei trailer cinematografici e comunicata al pubblico tramite tali siti.
La questione “accende il faro su una regola da sempre contenuta nella legge italiana e nei trattati internazionali, per cui se una musica viene utilizzata l’autore di quella musica ha diritto ad un compenso. La SIAE è solo lo strumento attraverso il quale questa regola viene fatta rispettare” comunica la società tramite il proprio ufficio stampa.
“Ricordiamo brevemente il contesto. In questi giorni la SIAE ha invitato numerosi siti di trailer a carattere commerciale a regolarizzare la propria posizione poiché diffondere al pubblico colonne sonore senza aver assolto i diritti rappresenta una violazione della legge. Nell’interesse di tutta la filiera cinematografica (incluse le riviste on line che si dedicano all’audiovisivo) è importante diffondere la cultura del rispetto dei diritti degli autori anche su Internet.
I magazine e i blog cinematografici on line e gli altri siti aumentano la loro attrattività verso gli utenti (e quindi verso gli inserzionisti pubblicitari) arricchendo con i trailer e con la musica in genere i loro contenuti. E’ una bella opportunità offerta dal digitale con costi che, grazie alle soluzioni tecnologiche disponibili, come embedding e deep link, sono ormai alla portata di moltissimi siti e blog. In questo modo la rete è un vivaio di iniziative e di idee ed è anche un motore di sviluppo economico. Chi riesce ad azzeccare l’idea commercialmente più valida e a veicolarla ad un pubblico sempre più vasto, ha la possibilità di beneficiare economicamente della sua attività e del suo spirito imprenditoriale” prosegue il comunicato.
“La musica è chiaramente tra le materie prime dei contenuti audiovisivi come i trailer. Dov’è la sorpresa se un’impresa deve pagare quando si procura le materie prime per fare business? Grazie ai produttori e ai distributori cinematografici i trailer arrivano pronti all’uso ai siti e alle riviste on line che trattano dell’argomento. L’unico diritto da pagare è quello per le colonne sonore. Chi le utilizza dovrebbe trovare tutti i titolari delle varie musiche, ma con la licenza della SIAE gli utenti risolvono il problema con un unico pagamento.
La licenza della SIAE è quindi una soluzione pratica per chi vuole rispettare la legge”.
SIAE ha trattato la questione dei trailer e più in generale dei contenuti audiovisivi promozionali con l’AGIS e con l’ANICA, che rappresenta produttori e distributori, ovvero coloro che sono anche i proprietari originali dei trailer.
La questione è stata poi ulteriormente approfondita da Punto Informatico, con una intervista alla responsabile dell’Ufficio Multimedialità dell’ente, Stefania Ercolani, che si può leggere all’indirizzo http://punto-informatico.it/3319948/PI/Interviste/trailer-risposte-della-siae.aspx.
Con un secondo comunicato, SIAE ha posto l’attenzione sui seguenti punti:
1) I produttori dell’ANICA, che sono i proprietari dei trailer, pagano alla SIAE i compensi per l’uso della musica. La Licenza che hanno negoziato tre anni fa con la SIAE è comunque successiva al contratto standard per i Video on Demand. Questo tipo di licenza (che si può scaricare qui), che la SIAE ha pubblicato nel 2005, riguarda tutti i contenuti audiovisivi. La licenza è stata offerta – a seguito di controlli documentati – a quei siti commerciali di trailer che finora hanno evitato di rispettare i diritti sulla musica.
2) La tariffa attuale copre fino a un massimo di 10 ore di musica che, per trailer di 15-30 secondi, significa poter inserire nel sito fino a 200 trailer contemporaneamente.
3) I compensi sono parametrati sui siti commerciali, che vendono pubblicità e fanno business sui contenuti. Ed è a queste imprese che la SIAE si è rivolta per chiedere il rispetto del diritto d’autore.
4) I maggiori quotidiani in rete hanno da anni una licenza della SIAE che copre la musica nei trailer e altri contenuti musicali, anche se questi non sono la parte principale della loro della loro offerta al pubblico.