SIAE: seguiamo con attenzione l’iniziativa di AGCOM di regolamentazione della Rete

“Ho già sottolineato in un recente Convegno organizzato da Confindustria Cultura Italia che attendiamo con attenzione e guardiamo con interesse e favore all’iniziativa dell’AGCOM in materia di regolazione delle reti telematiche” – dichiara il Direttore Generale della SIAE Gaetano Blandini -.
“Non conosciamo i contenuti delle nuove regole che l’AGCOM intende proporre mediante una consultazione pubblica il cui avvio è annunciato per domani (oggi, ndr), ma se realizzeranno una tutela efficace e una valorizzazione dei diritti degli autori, editori, produttori dei contenuti veicolati nella Rete, ben venga l’intervento dell’Autorità Garante. Ed al suo fianco si porrà la SIAE, istituzione alla quale il nostro Ordinamento giuridico attribuisce un importante ruolo di protezione delle opere dell’ingegno. L’AGCOM, cui la legge sul diritto d’autore, più volte modificata da interventi normativi dettati dall’Unione europea, attribuisce un’attività in coordinamento con SIAE nella materia, non può non tener conto della necessità di tutelare tutti gli interessi in gioco, quelli dei titolari dei diritti sulle opere dell’ingegno, quelli dei gestori delle tecnologie di Internet e, non ultimi, quelli dei cittadini- consumatori ad una libera fruizione di elementi culturali, di informazione e di spettacolo. La libertà, la democrazia della Rete non può significare assenza di regole. Queste regole devono esserci -come sta avvenendo in molti Paesi europei- proprio per tutelare realmente tutti i soggetti coinvolti nell’utilizzo delle Reti telematiche. Non può tacersi come l’attuale assenza di regole abbia prodotto e stia producendo un progressivo depauperamento della produzione culturale, un impoverimento dei creatori di opere dell’ingegno, la chiusura o il ridimensionamento di imprese, che a tutti i livelli professionali fanno della produzione di contenuti culturali il loro business, con la perdita sempre più devastante di posti di lavoro”.

Corte d’Appello penale di Catania: condanna di una emittente TV per diffusione abusiva di opere dell’ingegno

La Corte d’Appello di Catania, III Sezione Penale, ha recentemente pronunciato una sentenza nei confronti del titolare di un emittente televisiva di Lentini (SR) imputato del reato ex art. 171-ter Legge n. 633/1941 per aver abusivamente trasmesso in pubblico, attraverso la telediffusione via etere numerose opere dell’ingegno appartenenti al repertorio tutelato della SIAE.
La Corte catanese ha confermato la decisione del Tribunale di Lentini che, in primo grado, aveva condannato l’imputato alla pena di mesi sei di reclusione ed euro 3.000 di multa, disponendo inoltre la pubblicazione della sentenza e la sospensione per un anno della concessione di diffusione radiotelevisiva per l’esercizio dell’attività commerciale, oltre al risarcimento del danno e la rifusione delle spese legali in favore della costituita “parte civile” SIAE.
L’operazione di contrasto alle abusive utilizzazioni di opere dell’ingegno per uso non personale e con finalità lucrative è stata a suo tempo espletata da militari della Guardia di Finanza / Nucleo Speciale per la Radiodiffusione e l’Editoria di Napoli.
Fonte: www.siae.it

Vasta Operazione Antipirateria in Europa contro la produzione e vendita di Cd e DVD musicali falsi

Più di 100 agenti di polizia in quattro paesi europei hanno sequestrato centri di produzione e vendita illegali di CD e DVD musicali e prodotti cinematografici destinati al mercato del falso.
Ogni prodotto conteneva musica film e programmi televisivi illegalmente dupolicati. Tutti i prodotti, venduti in forma di cofanetto, contenevano un disco con 60 album musicali in formato mp3, alcuni dei quali addirittura in pre-release, vale a dire non ancora rilasciati ufficialmente. Tra i principali artisti piratati vale la pena di sottolineare Michael Jackson, Robbie Williams, Green Day, Tiziano Ferro e molti altri. La serie illegale Masterbox era giunta alla sua cinquantesima uscita e si stima che abbia venduto in totale oltre di 450 mila copie in tutta Europa. Ogni prodotto veniva venduto mediamente a 40 euro e nel complesso l’organizzazione che li produceva “ha fatturato” più 19 milioni di euro in vendite illegali.
L’operazione, condotta simultaneamente in Belgio, Bulgaria, Olanda e Spagna con ispezioni in 8 fabbriche e 5 abitazioni private, ha portato all’arresto di 4 persone e alla denuncia di numerosi soggetti.
Anche l’Italia è stata coinvolta nel caso Masterbox: nel maggio del 2009 la Guardia di Finanza di Bologna, con la collaborazione di FPM – Federazione contro la Pirateria Musicale – aveva posto sotto sequestro uno stabilimento di replica all’epoca utlizzato dall’organizzazione per la produzione dei CD e DVD musicali. Nell’operazione furono sequestrati 90 mila supporti illeciti e due persone furono denunciate.
“Si tratta di un’importante operazione che segna la fine di un’organizzazione criminale che nel corso degli anni ha distribuito in tutta Europa milioni di opere musicali false” ha dichiarato Luca Vespignani, Segretario Generale di FPM. “L’intervento pan-europeo dimostra come accanto al fenomeno della pirateria digitale, resista ancora un florido mercato dei prodotti fisici falsi. Ancora una volta va sottolineato come la Guardia di Finanza abbia svolto un ruolo chiave nella lunga vicenda di Masterbox”.

Palermo, scoperta centrale di masterizzazione

Allestito nell’abitazione di un soggetto successivamente denunciato per violazione della normativa a tutela del diritto d’autore, la scorsa settimana i militari della Guardia di Finanza di Palermo hanno scoperto un laboratorio per la riproduzione illegale di supporti digitali audiovisivi.
Sono stati sequestrati masterizzatori, stampanti, locandine fotocopiate e computer contenenti migliaia di file riguardanti opere dell’ingegno, oltre a circa 2.700 cd e dvd “pirata” contenenti raccolte di brani musicali e film recentemente editati.
Sulle bancarelle abusive dei mercati rionali di Palermo i supporti masterizzati vengono venduti a 2 euro ciascuno, un prezzo pari ad oltre un quinto di quello praticato dal regolare mercato commerciale, costituendo un considerevole danno per l’industria culturale ed artistica, dall’autore al duplicatore, dall’editore al distributore, dallo sceneggiatore al trasportatore.
Dall’inizio dell’anno i presidi delle Fiamme Gialle del comprensorio di Palermo hanno già realizzato oltre 15 operazioni di contrasto alla pirateria audiovisiva, sequestrando oltre venti mila supporti “pirata” e denunciando all’A.G. 20 persone resesi responsabili di reato per il quale è prevista la detenzione fino a quattro anni e la multa fino ad euro 15.000.
Fonte: www.siae.it

Confindustria Cultura Italia: “Negli ultimi tre anni sono aumentati di circa 3 milioni e mezzo i consumatori stabili di contenuti culturali attraverso le tecnologie digitali”

Circa 3 milioni e mezzo di italiani con più di 14 anni hanno acquisito, negli ultimi 3 anni, una competenza stabile per il consumo di contenuti culturali attraverso la tecnologia. Questi nuovi utilizzatori di Internet e di altre apparecchiature ad alto tasso tecnologico si vanno ad aggiungere ai circa 16 milioni di utenti che già nel 2007 fruivano di tali contenuti attraverso la tecnologia digitale. Ciò comporta che il 40% della popolazione italiana maggiore di 14 anni è ormai un utente stabile di tecnologia ad alti livelli. Un esercito di 20 milioni di individui che chiede e consuma contenuti digitali.
E’ questo uno dei dati più importanti che sono emersi dall’analisi dei dati 2010 dell’Osservatorio permanente contenuti digitali, presentati ieri a Roma. La presentazione è avvenuta all’interno dell’incontro pubblico dal titolo “Industria culturale e tecnologie digitali: mutamenti nella domanda e nell’offerta”, organizzato da Confindustria Cultura Italia, la Federazione italiana dell’Industria Culturale costituita all’interno di Confindustria, raggruppando le Associazioni rappresentative del Cinema, dell’Editoria, della Musica, dell’Audiovisivo, dello Spettacolo e dei Videogiochi.
Dai risultati della ricerca emerge inoltre un altro dato significativo, soprattutto in considerazione degli sviluppi futuri: che il 40% della popolazione italiana maggiore di 14 anni è disposta a pagare per consumare contenuti digitali.
In sintesi circa 20 milioni di italiani sarebbero disponibili a ricevere a casa via Internet e sui nuovi dispositivi tecnologici, film, file musicali, quotidiani, prodotti televisivi, libri e videogiochi e ogni tipo di contenuto culturale, dietro il corrispettivo di un pagamento, in forme da stabilire.
In particolare la ricerca ha evidenziato che questa propensione al consumo legale di cultura attraverso la tecnologia si sta affermando nella fascia d’età tra i 25 e i 44 anni, dove circa 9 milioni di individui hanno risposto positivamente alla domanda.
Una disponibilità di massima che implica una particolare attenzione alla tutela dei contenuti culturali, che è stata l’argomento della seconda parte dell’incontro, con particolare attenzione al panorama legislativo italiano e alla necessità di adeguarlo alle nuove esigenze. In tale contesto, anche in considerazione dell’imminente iniziativa dell’Agcom su questo tema, diventa fondamentale per Confindustria Cultura Italia che le Istituzioni supportino lo sviluppo di un’offerta legale di contenuti digitali che ancora oggi soffre di problemi a carattere strutturale come la ridotta e non uniforme penetrazione della banda larga o la scarsa diffusione di pc e di informatizzazione nelle famiglie italiane.
L’incontro ha visto intervenire numerosi esponenti delle istituzioni e del mondo dell’imprenditoria culturale.

EMCA Italia porta la tutela della creatività e dei diritti d’autore all’ABCD Salone dell’educazione e dell’orientamento

La musica è la colonna sonora della nostra vita. La musica condiziona il nostro umore, provoca emozioni e ispira sentimenti; la musica risveglia ricordi e sensazioni; la musica interviene sulla nostra personalità; la musica contribuisce alla coesione tra popoli e razze; la musica condiziona il nostro stile di vita e le nostre abitudini. La musica “fa parte” della nostra giornata, rivelandosi in tanti modi, svelandosi in tante occasioni: la musica è nella radio sveglia che usiamo al mattino, è nei videogames con cui ci divertiamo, è nei film e telefilm che guardiamo, è nel cellulare che tutti possediamo. In sostanza la musica è ovunque, insieme a noi e intorno a noi!
Ma conosciamo veramente il mondo della musica? Sappiamo cosa significhi fare l’autore o l’artista? Conosciamo il lavoro che c’è dietro ogni MP3? Come nasce un progetto discografico?
Questi e tanti altri interrogativi saranno oggetto dei dibattiti e delle iniziative didattiche sul valore della musica e dei diritti dei suoi protagonisti in programma all’ABCD di Genova, su iniziativa di SIAE – Società Italiana Autori ed Editori – e AFI – Associazione Fonografici Italiani – in qualità di partner EMCA Italia.
Si parte il 17 novembre alle ore 14.30 con il talk show Ma che Musica Ragazzi! Per conoscere da vicino il mondo della musica e dei diritti dei suoi protagonisti.
Attraverso video clip, presentazioni animate e con la testimonianza diretta di artisti, di autori, di produttori discografici ed esperti del settore, l’evento rappresenta un’occasione per far conoscere ai giovani, in modo semplice e partecipativo, il mondo affascinante della musica, i ruoli e i diritti dei suoi protagonisti e soprattutto per far loro capire come, quanto e perché questi temi riguardino la loro vita e il loro futuro, in qualità di protagonisti e cittadini del mondo digitale. Saranno presenti Franco Bixio, produttore discografico, editore e consigliere AFI, Claudio Formisano Presidente Disma Musica, Filippo Gasparro Direttore Ufficio attività culturali SIAE e Isabella Longo, coordinatrice progetto “Rispettiamo la Creatività”.
Saranno proiettati video con interviste ad artisti e showman di fama nazionale e internazionale quali Paolo Belli e i Mattia Bazar, ad Andrea Guerra autore di oltre 70 colonne sonore e a giovani artisti affermati come Matteo Beccucci vincitore dell’edizione 2008 di X Factor, Matteo Branciamore giovane protagonista de “I Cesaroni” e Valerio Scanu, vincitore del Festival di Sanremo 2010, che offriranno spunti di riflessione per aprire un dibattito con i giovani presenti che vorranno invitati ad animare il confronto con domande e interventi.
Il programma sarà arricchito dalle testimonianze, dai video e dalle performance live di due giovani brillanti autori e musicisti: Marcello Chiaraluce, compositore e chitarrista che vanta collaborazioni con nomi illustri del rock internazionale come Jethro Tull, Banco del Mutuo Soccorso, Bernardo Lanzetti e tanti altri e Zibba, cantautore emergente ligure ospite dell’edizione 2010 del Premio Tenco che con la band Almalibre si sta affermando come una tra le più interessanti realtà del cantautorato italiano.
Per i partner EMCA Italia, l’ABCD, manifestazione dedicata al mondo della scuola che, nell’edizione 2009 ha visto la presenza di 34 mila studenti, 6 mila insegnanti e 2 mila genitori, rappresenta la sede ideale per coinvolgere giovani e insegnanti in iniziativa di formazione sui diritti di proprietà intellettuale e per promuovere l’adesione alla campagna di sensibilizzazione “Rispettiamo la Creatività” che SIAE – Società Italiana Autori ed Editori – e AFI – Associazione Fonografici Italiani – stanno portando nelle scuole secondarie di I° grado, con il Patrocinio del Ministero dell’Istruzione.
Presso lo stand EMCA Italia sarà possibile ricevere informazioni su contenuti, programma didattico obiettivi e modalità attuative della campagna “Rispettiamo la Creatività”.

Paolo Marzano nominato presidente del Comitato consultivo permanente per il diritto d’autore

Paolo Marzano, Socio dello Studio Legale Grimaldi e Associati, è il nuovo presidente del Comitato consultivo permanente per il diritto d’autore, l’organo previsto dalla legge sul diritto d’autore con funzioni consultive, conciliative e di studio sulle materie attinenti al diritto di autore.
Docente di Tutela della Proprietà Intellettuale presso la Facoltà di Giurisprudenza della LUISS Guido Carli di Roma, ha insegnato Diritto Privato dell’Informatica presso la Facoltà di Economia e Commercio dell’Università Bicocca in Milano; è inoltre Docente presso il Politecnico di Milano nell’ambito del Corso post-laurea “Esperti in tutela della Proprietà Intellettuale con specializzazione sul mercato cinese”.
E’ autore del volume Diritto d’Autore e Digital Technologies: il Digital Copyright nei Trattati OMPI, nel DMCA e nella normativa comunitaria, Milano, Giuffrè ed., 2005. e, inoltre, è autore di varie pubblicazioni in materia di Diritto d’Autore. E’ membro dell’ALAI (Associazione Letteraria ed Artistica Internazionale) e della United States Copyright Society.

Emilia Romagna: Agenzia Entrate e SIAE scoprono falsi circoli associativi

Un timbro sulla mano al posto della ricevuta fiscale, biglietti in prevendita non contabilizzati, discoteche camuffate da circoli associativi, ma anche scontrini non battuti e lavoratori in nero. Questi i “trucchi” della notte di Halloween usati per evadere il fisco, che Agenzia delle Entrate e SIAE hanno scoperto grazie a un’operazione congiunta nei confronti di otto locali su tutto il territorio dell’Emilia-Romagna.
I controlli hanno interessato i locali che nella notte del 31 ottobre organizzavano serate a tema con una consistente affluenza di pubblico, secondo le informazioni raccolte dagli 007 del fisco. E’ entrato cosi’ nella fase operativa l’accordo tra l’Agenzia delle Entrate e la SIAE, siglato lo scorso settembre, per il recupero dell’evasione fiscale e contributiva nel settore dello spettacolo, dell’intrattenimento e delle manifestazioni sportive dilettantistiche.
I team di funzionari dell’Agenzia e della SIAE, entrando come clienti, hanno prima monitorato le casse dei guardaroba e dei bar per verificare la corretta emissione degli scontrini fiscali, per poi presentarsi e contestare ai gestori le irregolarita’ riscontrate, controllare le scritture contabili e accertare la presenza di lavoratori in nero.
A Modena, a Piacenza e in provincia di Ravenna e’ stata rilevata anche l’evasione dell’Imposta sugli intrattenimenti in quegli eventi in cui il programma ufficiale prevedeva esibizioni dal vivo (non soggette a tale imposta), mentre in realta’ gli stessi erano incentrati su musica da discoteca, per la quale e’ prevista una tassazione del 16% sul ricavato della serata. Sempre a Modena, i verificatori hanno contestato la mancata emissione di 163 titoli di ingresso e 314 scontrini relativi al guardaroba, per un importo evaso di circa 4mila euro.
Tra gli altri casi eclatanti, la discoteca del ravennate ha emesso, totalmente in nero, 4mila biglietti in prevendita per un incasso complessivo di oltre 23mila euro e non ha contabilizzato tutte le consumazioni della serata; stessa scena in una discoteca bolognese, con 123 scontrini non battuti tra bar e guardaroba.
Sotto la lente dei controlli anche i locali camuffati da circoli associativi: a Reggio Emilia, in una discoteca/ristorante che formalmente risulta ‘circolo ricreativo’, solo un cliente su cinque era in possesso della tessera associativa. L’Agenzia delle Entrate approfondira’ i controlli sulle posizioni fiscali di proprietari e gestori dei locali coinvolti nell’operazione Halloween.
Fonte: AGI

SIAE, Portale Associati: nuova funzione “Non identificato DRM audio”

SIAE porta a conoscenza di tutti gli Associati la realizzazione di una nuova funzione, disponibile attraverso il proprio Portale, con la quale si potrà accedere alla consultazione di un elenco di utilizzazioni discografiche non ancora identificate, c.d. “Non Identificato DRM audio”.
Tale nuova funzione consentirà a ciascun associato di poter effettuare un confronto “on-line” dei dati delle utilizzazioni discografiche con il proprio repertorio.
Inoltre sempre “on-line” l’associato avrà la possibilità di notificare delle proposte di abbinamento tra i dati delle utilizzazioni e i brani musicali presenti nel proprio repertorio, che verranno in via automatica sottoposte alla verifica ed all’eventuale validazione da parte degli Uffici SIAE preposti.
La funzione prevede, in questa fase di prima applicazione, la messa a disposizione degli associati delle utilizzazioni discografiche non ancora identificate relative ai periodi di ripartizione semestrale cha vanno dal 1° semestre 2000 al 2° semestre 2006. Tali utilizzazioni rappresentano in via residuale l’1,89% del totale dei proventi DRM posti in ripartizione nel corso dei semestri in questione.
I dati sopra indicati saranno a disposizione degli associati a partire dall’8 novembre 2010 al 15 marzo 2011. Dal 16 marzo 2011 sarà possibile per gli Uffici SIAE esaminare le proposte di abbinamento pervenute per la loro eventuale validazione.
In fase di avvio della procedura “on-line” l’associato dovrà approvare per accettazione il protocollo operativo descritto sul Portale.
Per ulteriori specifiche informazioni sulle modalità di accesso al servizio si rinvia al “Portale Associati” della SIAE.

La prima comunicazione ufficiale del Nuovo Imaie

Pubblichiamo la comunicazione del Presidente del Nuovo Imaie Avv. Micciché in merito alla partecipazione delle Associazioni di artisti l’accesso alla vita associativa del nuovo ente.

NUOVO IMAIE

A tutte le Associazioni di Artisti Interpreti o Esecutori

In conformità all’articolo 7 della Legge n. 100 del 29 giugno 2010, da cui l’imprescindibile legittimazione ad operare a favore della tutela dei diritti degli Artisti Interpreti o Esecutori e soprattutto in conformità al comma 1 del medesimo articolo di Legge che prevede l’assistenza delle associazioni di Artisti per consentire una più efficace collaborazione che permetta l’avvio delle attività del nuovo IMAIE, il Presidente Andrea Miccichè precisa quanto segue:
a) sarà riconosciuto a tutti gli Artisti Interpreti o Esecutori aderenti al nuovo IMAIE ed alle Associazioni di categoria, che siano in grado di annoverare tra i propri iscritti almeno 200 artisti professionisti, il libero accesso a tutte le delibere che saranno assunte dall’Istituto.
Sarà anche consentito l’accesso a tutta la documentazione che riguarda la vita associativa, secondo una disciplina chiara ed agevole che verrà redatta dalle Associazioni che rappresentano gli artisti e, dunque, si auspica, anche dalle Associazioni che non hanno partecipato alla costituzione del nuovo IMAIE, ed al cui rispetto saranno tenuti tutti coloro che svolgeranno funzioni nell’ambito dell’Istituto;
b) sarà riconosciuto a tutte le Associazioni, in grado di annoverare tra i propri iscritti almeno 200 artisti professionisti, il diritto di nominare un proprio esperto che abbia il potere di accedere alla documentazione suddetta;
c) sarà riconosciuto alle Associazioni, in grado di annoverare tra i propri iscritti almeno 200 artisti professionisti, che facciano parte del Comitato Consultivo il diritto di nominare un (uno solo in rappresentanza di tutte) esperto contabile, che affiancherà il Collegio dei Revisori, senza diritto di voto, sino alle elezioni (per il periodo successivo è già previsto nello Statuto);
d) sarà pubblicato nelle prossime settimane un programma di lavoro, riguardante le attività che verranno svolte, con l’indicazione delle tempistiche, sino all’avvio della procedura delle elezioni.
Quanto alla questione del cosiddetto “voto pesante”, come ribadito più volte anche per iscritto, si intende, infine, precisare che in nessun caso verrà operato un discrimine in base al “censo” o in funzione di quanto guadagnato o maturato dall’artista interprete o esecutore, ma unicamente tenendo conto dell’elemento della professionalità, secondo parametri che verranno individuati e condivisi in seno al Comitato Consultivo e in ordine ai quali verrà coinvolta la categoria, adottando uno strumento democratico che consenta di conoscere le indicazioni della stessa.

Si auspica che della presente comunicazione venga data ampia diffusione a tutti gli Artisti Interpreti o Esecutori e alle loro Associazioni, per lealtà e trasparenza.

Roma, 28 ottobre 2010