Arriva nelle scuole il Kit didattico “Rispettiamo la Creatività” della campagna educativa EMCA Italia sul valore della musica e sui diritti dei suoi protagonisti

Parte la distribuzione nelle scuole italiane del Kit didattico “Rispettiamo la Creatività”, per sensibilizzare i giovani e le loro famiglie sul valore della musica e sui diritti dei suoi protagonisti e per favorire in Italia, la crescita di una “cultura” del rispetto della creatività in tutte le sue forme.
La campagna, nata nel 2005 su iniziativa di AFI, IMAIE e SIAE, partner italiani di EMCA (European Music Copyright Alliance), rappresenta una risposta concreta all’esigenza più volta sottolineata, sia dalle Istituzioni politiche italiane che in sede Comunitaria, di sostenere e promuovere campagne educative rivolte ai giovani sul valore della creatività e sull’importanza dei diritti che tutelano coloro che la alimentano.
Rispettiamo la Creatività, che gode del Patrocino del Ministero della Pubblica Istruzione e che, nel 2009, è stata inserita tra i progetti ufficiali dell’Anno Europeo della Creatività e Innovazione è, in Europa, l’unico programma educativo che tratta tutti gli aspetti relativi al mondo della musica e ai diritti dei suoi protagonisti: dall’origine e significato del diritto d’autore e dei diritti connessi di artisti e produttori, ai ruoli e alle professioni del mondo musicale, fino alle conseguenze sociali, economiche e culturali degli atti illeciti.
Il KIT didattico “Rispettiamo la Creatività” contiene un Manuale per gli insegnanti con giochi e attività da proporre in classe e a casa, pubblicato da Rugginenti Editore; un DVD con il MusicaQuiz, gioco da svolgere in classe, la locandina del progetto e anche dei questionari destinati ai genitori che permetteranno di verificare il grado di conoscenza e di interesse delle famiglie italiane in merito ai temi affrontati.
Con la realizzazione del KIT e la sua distribuzione gratuita alle scuole interessate, questo progetto è anche l’unico, in Europa, sviluppato con l’obiettivo di diffondere nelle scuole, in modo capillare, la conoscenza dei principi e dei diritti che regolano il mondo della musica e di sensibilizzare giovani e famiglie sull’importanza della tutela di coloro che creano, interpretano e producono musica.
L’iniziativa è oggetto di riscontri entusiastici da parte di presidi e insegnanti di tutta Italia, che in centinaia stanno richiedendo il KIT per affrontare in classe un tema così attuale e importante come musica e legalità.
Il progetto, coordinato e gestito da Isabella Longo, responsabile EMCA Italia è curato, nel rapporto con le scuole, da Ellesse Edu, società specializzata nella promozione di progetti educativi patrocinati dal Ministero della Pubblica Istruzione.
Per info: emcaitalia@emcaweb.net

I numeri della musica in Italia: presentato il rapporto sull’Economia della Musica

Il fatturato complessivo del settore musicale italiano nel 2008 è pari a 3,9 miliardi di euro (-4% rispetto al 2007). Una flessione lieve, determinata dalla pesante flessione del comparto dell’elettronica di consumo, rispetto a uno scenario economico con un Pil in calo dell’1% (pari a una diminuzione dei consumi dello 0,9%),testimonia che il sistema gode di un buono stato di salute generale.
E’ il quadro che emerge dal “Rapporto 2009 sull’Economia della Musica in Italia”, realizzato da Fondazione dell’Università Iulm, coordinato dal professor Luca Barbarito dell’Ateneo e promosso da Dismamusica (Associazione distribuzione industria strumenti musicali e artigianato), Fem (Federazione editorimusicali), Scf Consorzio Fonografici, Siae (Società Italiana degli Autori ed Editori).
“La collaborazione della Società Italiana degli Autori ed Editori alla Ricerca è un atto ‘dovuto’, considerata la capillare attività di raccolta dei diritti d’autore da parte della Siae”. E’ il messaggio del Presidente della Siae, Giorgio Assumma che ha sottolineato: “Quest’ attività ha portato alla ricerca molti dati sorprendenti, ma soprattutto confortanti: innanzitutto quello della tenuta della discografia italiana nel suo complesso, in termini di supporti venduti, che sono aumentati del 10% rispetto all’anno precedente. Risulta inoltre in pieno sviluppo il settore radiotelevisivo, cui gli autori e gli editori in primo luogo guardano con fiducia ed impegno. In questi giorni la Siae ha rinnovato il contratto con Mediaset, che non riguarda solo le reti free, ma accompagna in maniera flessibile la transizione al digitale. Nel Rapporto si legge, poi, che la Siae è tra le poche società di autori europee che hanno mantenuto nel 2008 un incremento degli incassi, dato che testimonia in modo oggettivo la capacità dell’Ente di mantenere elevato il suo livello di servizio, pur in un periodo di crisi globale”.
Luca Barbarito, Professore Associato di Economia dei settori e coordinatore della ricerca ha così commentato:“Se escludiamo la flessione di circa il 18% dell’elettronica di consumo audio, il sistema musica avrebbe fatto registrare un modesto -0,1% comportandosi come un prodotto culturale e un bene necessario in tempi di crisi.”
Per Gianluigi Chiodaroli, Presidente di Scf Consorzio Fonografici“la ricerca smentisce il luogo comune di chi parla di morte del cd perchè si evidenzia come il mercato discografico, nell’evoluzione del proprio modello di business, poggia oggi le propria fondamenta sempre più stabilmente su tre pilastri. Al tradizionale ‘mercato fisico’, si affiancano, infatti, significativi flussi economici in via di consolidamento generati dalla gestione collettiva dei diritti discografici derivanti dalla cosiddetta ‘musica sparsa’ e dalle diverse forme di distribuzione digitale”.
“Questi dati confermano la ‘voglia di fare musica’ che ancora si esprime in Italia, – ha detto Claudio Formisano, Presidente Dismamusica – più di un milione di persone, ogni anno, acquista in Italia uno strumento musicale nuovo. È questa ‘voglia di fare musica’ che spinge verso l’alto i dati di vendita degli strumenti, oggetti senza i quali la musica stessa non esisterebbe”.
Filippo Gaparro, direttore dell’Ufficio Organizzazione Eventi Siae ha sottolineato “la particolare utilità dell’iniziativa ai fini di una futura strategia, attuata da tutte le componenti che operano all’interno del delicato settore della cultura e dell’economia del nostro Paese, perchè, pur con le rispettive differenze ed obiettivi, le varie istituzioni di settore devono raggiungere un risultato convergente nel comune interesse della tutela del patrimonio musicale della nazione”.
Lo studio fornisce una visione completa del ‘sistema musica’ in Italia da un punto di vista economico-quantitativo, analizzando i singoli stadi della sua filiera produttiva, scissa in due macro aree di riferimento: il ‘piccolo settore’ (produzione, distribuzione e consumo della musica) e il ‘grande settore’ (produttori e distributori di strumenti, di musica stampata, chi fa formazione musicale e produce elettronica di consumo). Per quanto riguarda la musica su supporti fisici, i dati Siae mostrano un aumento dello 0,5% nel numero di unità vendute (per un fatturato di 499 milioni di euro) testimoniando un’inversione di tendenza rispetto all’anno precedente, favorita probabilmente dalla riduzione del prezzo dei cd, ma soprattutto dalle vendite in edicola.
La musica digitale è il segmento che, soddisfacendo le aspettative, fa registrare la crescita maggiore (con un +35% e un fatturato di 38 milioni di euro) e prospetta ulteriori margini di miglioramento.
Invece per la ‘musica sparsa’, ovvero diffusa all’interno di attività economiche (ludiche o ricreative) si conferma il segmento di maggiori dimensioni all’interno del sistema musica ed è distinta in due comparti: quello in cui la musica è un fattore determinante del business (radio, discoteche, tv) e quello dove la musica recita un ruolo secondario (musica diffusa in centri commerciali, supermercati, bar, alberghi, etc.). Il primo comparto ha fatto registrare una leggera flessione, con un fatturato di 1.447 milioni di euro (-1,5%). Le entrate relative alla seconda categoria, invece, confermano il trend di crescita dell’anno precedente arrivando a 56,6 milioni di euro (+8,2%, solo per i diritti versati a SIAE e SCF).
La musica dal vivo è la seconda tipologia di consumo per volume d’affari (755 milioni di euro) ma subisce una flessione dell’1,7% rispetto all’anno precedente.
Fonte: www.siae.it

FAPAV entra in FPM

Dal mese di ottobre FAPAV è ufficialmente associata della Federazione contro la pirateria musicale (FPM). FAPAV, con l’ingresso come Membro Permanente nel consiglio direttivo dell’Associazione, intende rafforzare da un punto di visto prettamente operativo la sua attività Internet grazie ad una maggiore sinergia delle risorse e degli obiettivi delle due associazioni nelle attività di contrasto alla pirateria informatica.
Per il Segretario Generale FAPAV Fabrizio Ferrucci, “questa cooperazione rappresenta un importante punto di svolta nella lotta impari alla pirateria on-line che sempre più danneggia il comparto di tutta la produzione culturale nel nostro paese, e pertanto è fondamentale, laddove possibile, operare uno sforzo congiunto per il contrasto di questo fenomeno”.
Per il Segretario Generale FPM Luca Vespignani, “le aspettative per questa collaborazione sono di alto profilo. L’unione delle industrie della musica e del cinema, resa ormai indispensabile dall’evoluzione della pirateria digitale, consentirà una lotta al fenomeno più puntuale, capillare ed efficace”.

Iva Zanicchi e Caterina Caselli unite contro la pirateria on-line

Si è svolto ieri a Milano il primo forum in tema di politiche europee in materia di tutela del copyright.
Le voci dell’On. Iva Zanicchi, organizzatrice dell’incontro, e di Caterina Caselli si sono unite per far fronte alla grave crisi che sta colpendo il settore musicale.
Con i presidenti delle maggiori associazioni dell’industria e dell’editoria musicale italiana (PMI, FIMI, AFI, UNCLA, Sugar Music, Carisch), Mario Lavezzi, Memo Remigi, Daiano, il maestro Sante Palumbo… si è discusso della condizione di anormalità commerciale che caratterizza i comportamenti di consumo in internet .
Scopo della serata era stilare un’agenda di lavoro per il 2010 della quale l’On. Zanicchi si farà portavoce al Parlamento europeo.
Le tematiche affrontate hanno riguardato la necessità di: una riduzione dell’aliquota IVA sui prodotti fonografici, politiche di sostegno per le piccole e medie imprese della cultura per ottenere accordi equi con i grandi provider e per permettere l’investimento sui nuovi talenti, investimenti pubblici per la promozione dei contenuti nazionali ed europei sui mercati internazionali, rafforzamento della produzione e della distribuzione della musica popolare italiana, tutela dei diritti degli utenti parimenti a quelli delle imprese e un’attiva partecipazione alla creazione di un mercato europeo dai contenuti digitali.
Gli sforzi futuri consisteranno nel tentativo di: limitare la perdita di valore del mercato musicale europeo che ha come diretta conseguenza la precarietà di migliaia di posti di lavoro, incrementare il mercato interno anche riportando ad almeno il 40% i passaggi radiofonici della musica pop, unirsi in un progetto in tutela di autori, produttori ed editori e creare un programma educativo in materia di musica e di arte più in generale.
L’obiettivo della serata è stato raggiunto, è così che grazie ad una promessa di impegno e sostegno reciproco nei prossimi mesi verrà dato il via a nuove iniziative e l’On. Zanicchi darà seguito alle tre interrogazioni parlamentari già presentate con proposte concrete ed altri interventi.

Rinnovato contratto Siae e Gruppo Mediaset

Siae e Gruppo Mediaset (attraverso la controllata Rti spa) hanno rinnovato oggi la convenzione che regola per cinque anni l’uso della musica in tutta la programmazione televisiva.
L’accordo ha consentito fino a oggi alla Siae di incassare e quindi distribuire agli aventi diritto una somma considerevole, limitandosi agli utilizzi in Canale 5, Italia 1 e Retequattro.
La nuova convenzione, però, non riguarda solo le reti generaliste “free”: accompagnando in maniera flessibile la transizione al digitale, viene data disciplina organica alle molte iniziative del Gruppo Mediaset tra le quali l’offerta dei canali Boing, Iris, MediasetPLUS e dell’intera programmazione Premium.
Un cospicuo sforzo economico, ma anche un grande risultato di razionalizzazione ed efficienza che garantisce certezza di risorse alla Siae e che conferma il Gruppo Mediaset come principale ed attento utilizzatore del repertorio affidato alla sua tutela.
L’accordo soddisfa entrambe le parti: consente al gruppo Mediaset l’uso del repertorio musicale Siae nei programmi di intrattenimento, informazione, sport, fiction e cinema e garantisce ad autori e compositori introiti congrui, certi e prolungati nel tempo.
“E’ veramente con viva soddisfazione che accolgo questo nuovo contratto con il gruppo Mediaset – ha dichiarato il Presidente della Siae Giorgio Assumma- In un momento di continua evoluzione tecnologica, quest’intesa tra la Siae e il maggior gruppo di emittenza privata italiano ribadisce e salvaguarda l’importanza dei diritti degli 80.000 autori ed editori aderenti alla Siae, le cui opere sono diffuse ogni giorno dalle reti Mediaset”.
“La creatività degli autori e il patrimonio degli editori musicali sono elementi essenziali per la qualità dei nostri palinsesti” ha dichiarato Marco Giordani, amministratore delegato di Rti. “Siamo molto soddisfatti di questo accordo, perché ci permette anche di riaffermare un principio fondamentale della nostra attività di produzione televisiva: il riconoscimento della proprietà intellettuale e quindi l’importanza della tutela del diritto d’autore.”
Fonte: www.siae.it

SIAE – GdF: Operazione “Nuovo Cinema Camorra”

“Nuovo cinema camorra”, la più grande operazione antipirateria degli ultimi anni è stata compiuta la notte scorsa a Napoli da oltre 650 uomini della Guardia di Finanza con l’impegno di 190 automezzi, un elicottero, unità antiterrorismo e unità cinofile.
Il nome dell’operazione, come ha spiegato il Procuratore della Repubblica di Napoli Giandomenico Lepore, è dovuto al fatto che ormai la contraffazione delle opere intellettuali è organica agli interessi più evoluti della camorra.
Dopo un’intensa e coordinata attività investigativa partita nel 2006 dal Gruppo Guardia di Finanza di Fiumicino e approdata al Dipartimento Antimafia di Napoli in stretta collaborazione con i Servizi di Antipirateria della SIAE, sono state effettuate all’alba 40 ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dal GIP del Tribunale di Napoli su richiesta della DDA nei confronti di affiliati al clan Mazzarella.
125 le perquisizioni a Napoli e provincia con il sequestro di conti correnti, beni mobili e società per oltre 200 milioni di euro. 32 le centrali di duplicazione clandestina scoperte con 2.300 masterizzatori, 1 milione di CD e DVD illegali e 3 milioni di locandine di film che usciranno a Natale. L’operazione di oggi attesta e documenta come la pirateria audiovisiva sia diventata una delle principali e più efficienti fonti di finanziamento della camorra.
Alla conferenza stampa cui ha partecipato tra gli altri Andrea De Gennaro, Comandante Provinciale della Guardia di Finanza di Roma, il Procuratore della Repubblica di Napoli Lepore ha ringraziato la SIAE, rappresentata dal Direttore dei Servizi di Antipirateria Vito Alfano, che ha portato i saluti e i ringraziamenti del Presidente della SIAE Giorgio Assumma: “L’importante operazione attuata dalla Procura della Repubblica di Napoli e dalla Guardia di Finanza con la collaborazione della SIAE, costituisce la migliore risposta a quanti lamentano uno scarso impegno delle istituzioni nazionali nella lotta contra la pirateria – ha dichiarato Assumma – Mi riferisco in particolare agli Stati Uniti d’America che spesso, attraverso le loro rappresentanze diplomatiche, hanno imputato al nostro Paese un’insufficiente azione contro la contraffazione. Mi riferisco anche quegli autori ed editori italiani e stranieri che, evidentemente non bene informati, hanno talora contestato alla stessa SIAE un scarso impegno al riguardo. La verità è tutt’altro: la SIAE nel mondo ha la più estesa e capillare rete territoriale capace di produrre informazioni utili per prevenire e reprimere le violazioni dei diritti degli autori. Ciò la mette in condizioni di fornire costantemente elementi utili e fondamentali alle indagini e una valida collaborazione alla Guardia di Finanza, all’arma dei Carabinieri, alla Polizia di Stato e in talune città, anche ai Vigili Urbani”.
Fonte: www.siae.it

Giorgio Assumma rieletto Presidente della S.I.A.E.

L’avvocato Giorgio Assumma, uno dei più noti giuristi dello spettacolo e del diritto d’autore (foto di Giuseppe Ziliotto), è stato riconfermato Presidente della Società Italiana Autori Editori (SIAE).
Lo ha designato venerdì scorso a Roma l’Assemblea della SIAE.
Assumma, che ricopre la carica di Presidente della SIAE dal 2005, è docente di diritto dell’editoria all’Università Statale di Roma Tre e insegna diritto dell’Unione Europea all’Università romana Lumsa.
La SIAE, fondata a Milano nel 1882, con i suoi 90.000 associati tra autori ed editori di musica, teatro, cinema, televisione, letteratura e arti visive, rappresenta la cultura e lo spettacolo italiani nel nostro Paese e nel mondo.

Tribunale di Torino: viola il diritto esclusivo degli autori la diffusione di opere mediante TV in albergo senza autorizzazione della SIAE

La comunicazione al pubblico di opere dell’ingegno tramite i televisori posti nelle camere di un albergo costituisce violazione del diritto esclusivo riservato agli autori, in mancanza di autorizzazione da parte della SIAE (Società Italiana degli Autori ed Editori). E’ quanto ha stabilito il Tribunale di Torino con un’importante sentenza emessa nei confronti dell’Hotel Royal di Alessandria. Per la prima volta un Tribunale italiano si è pronunciato a favore degli autori in questa materia.
“E’ una sentenza di portata storica- dichiara il Presidente della SIAE Giorgio Assumma- costituirà un precedente indicativo per la magistratura italiana. Non solo per merito della dotta motivazione contenuta nel provvedimento, ma anche perché la sentenza si occupa, per la prima volta e in modo dettagliato, del problema dell’uso della musica negli alberghi. L’affermazione, come ha fatto il tribunale, che tale uso costituisce un uso commerciale, è in linea con la nostra legge sul diritto d’autore e con le legislazioni degli altri Paesi europei. L’affermazione del tribunale infine è anche conforme agli indirizzi assunti in proposito all’Unione Europea”.
La SIAE ha citato in giudizio l’albergo richiamando il trattato OMPI (WCT) sul diritto d’autore e i diritti connessi del 20 dicembre 1996, la direttiva 29/01/CE e gli articoli 12 e 16 della legge sul diritto d’autore. In particolare, l’articolo 16 stabilisce che il “diritto esclusivo di comunicazione al pubblico dell’opera ha per oggetto l’impiego di uno dei mezzi di diffusione a distanza quali il telegrafo, il telefono, la radio, la televisione ed altri mezzi analoghi e comprende la comunicazione al pubblico via satellite”.
Per quanto riguarda la nozione di attività di comunicazione al pubblico, inoltre, la SIAE ha richiamato la sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione Europea del 7 dicembre 2006, emessa nella causa C-306/2005 della Società spagnola SGAE contro Rafael Hotels. La Corte europea ha stabilito, in quel caso, che il termine pubblico riguarda un numero indeterminato di telespettatori potenziali e comunque un numero di persone abbastanza rilevante tale da potere essere considerato come un pubblico.

Blandini nuovo Direttore Generale SIAE

Gaetano Blandini, 47 anni, è il nuovo Direttore Generale della Società Italiana Autori Editori.
Lo ha eletto il 26 otttobre scorso il Consiglio di Amministrazione della SIAE.
Dal 2004 Blandini è Direttore Generale per il Cinema del Ministero per i Beni e le Attività Culturali.