Reso noto il rapporto RIAA sulla pirateria musicale

Recording Industry Association of America ha diffuso i risultati relativi al rapporto annuale sulla pirateria.
Il rapporto evidenzia che l’illecita commercializzazione di musica piratata sta utilizzando metodi sempre più sofisticati e sta divenendo una attività correlata in sempre maggior misura con la malavita organizzata: il rapporto ha sottolineato come nella costa est degli Stati Uniti il mercato della riproduzione dei CD sia sempre più in mano della malavita organizzata che sta tentando di ottenere un monopolio di mercato realizzando enormi volumi di produzione con margini molto bassi.
I dati riportati evidenziano che si è verificato un incremento del 58% bei sequestri di CD contraffatti, spesso realizzati con un livello qualitativo tale da rendere impossibile per un occhio profano la distinzione tra originale e piratato.
RIAA, lavorando a stretto contatto con le forze dell’ordine locali, ha sequestrato sul territorio statunitense 1,2 milioni di supporti contraffatti nel corso del 2004 molti dei quali provenienti da impianti di produzione su scala industriale, controllati, come si è detto dal crimine organizzato.
Tra i generi più soggetti al fenomeno un triste primato va alla musica latina, colpita in modo pesante dal fenomeno della pirateria.