Osservatorio SIAE: In aumento la spesa del pubblico per lo spettacolo e lo sport

E’ stato presentato ieri a Roma, nella Biblioteca Teatrale SIAE del Burcardo, l’”Annuario dello Spettacolo 2009″, con i dati statistici della Società Italiana Autori Editori su ballo, cinema, teatro, sport e spettacolo dal vivo.
Sono intervenuti il Presidente della SIAE Giorgio Assumma e il Direttore della Divisione Servizi Marina Landi.
I dati indicano che la spesa destinata dagli italiani allo spettacolo è aumentata nel 2009 del 6,8% rispetto al 2008, arrivando a oltre 3 miliardi e 911 milioni di euro (spesa del pubblico).
Di questa spesa 2 miliardi e 280 milioni di euro riguardano l’acquisto di biglietti e abbonamenti (spesa al botteghino + 3,4%) e 1 miliardo e 631 milioni di euro (+ 12% rispetto al 2008) tutte le “prestazioni accessorie” richieste in occasione della partecipazione ad eventi spettacolistici, e cioè consumazioni al bar, prevendita di biglietti, prenotazione di posti, servizio guardaroba ecc..
In aumento rispetto al 2008 anche il volume di affari, 5 miliardi e 764 milioni di euro, (+ 1,7%), che oltre alla spesa del pubblico comprende anche altri importi relativi alla realizzazione di spettacoli, come la pubblicità, le sponsorizzazioni, i finanziamenti, i diritti televisivi.
L’afflusso ai luoghi di spettacolo, 239 milioni di ingressi a pagamento, è rimasto invariato rispetto all’anno precedente (- 0,08%), anche a fronte di un generale aumento del prezzo medio dei biglietti e degli abbonamenti (si veda la tabella seguente).
Il pubblico italiano ha così dimostrato di continuare ad amare la cultura, lo spettacolo e lo sport e di essere disponibile a sostenerne i costi e ad investire in questo settore.
Gli uffici della SIAE hanno rilevato su tutto il territorio nazionale due milioni e 300.000 spettacoli, diminuiti del 2,4% rispetto all’anno precedente.
Sono diminuite anche le presenze agli spettacoli gratuiti (-5%): le cause di questa flessione sono da ricercare principalmente nel venir meno di molti spettacoli – allestiti generalmente nella stagione estiva, con la partecipazione di Enti territoriali – a causa delle ristrettezze di bilancio lamentate dalle amministrazioni locali.

La spesa del pubblico
La maggiore spesa del pubblico in valore assoluto, 1 miliardo e 123 milioni di euro, si è rilevata nel settore del ballo e concertini, comunque in flessione rispetto al 2008 (-4,5%). Seguono: cinema 743 milioni di euro (+6,4%), sport 637 milioni di euro (+27,3%), attività teatrali 453 milioni di euro (+2,02%), attrazioni dello spettacolo viaggiante 327 milioni di euro (+5,6%), attività concertistica 311 milioni di euro (+7,7%), mostre 218 milioni di euro (+42,6%) e attività con pluralità di generi 99 milioni di euro (+8,9%).

La spesa al botteghino
La maggiore spesa al botteghino è stata rilevata nel cinema (664 milioni di euro +4,3% rispetto al 2008). Seguono: attività teatrale 379 milioni di euro (+ 3,9%), attività sportiva 362 milioni di euro (+1,7%), attività di ballo e concertini 320 milioni di euro (-0,7%), attività concertistica 258 milioni di euro (+9,2%), attrazioni dello spettacolo viaggiante 188 milioni di euro (+11,4%), mostre ed esposizioni 100 milioni di euro (-9,9%), attività con pluralità di generi (9 milioni +7,8%).

Il volume d’affari
Al primo posto lo sport con un volume d’affari che supera i 2 miliardi e 368 milioni di euro (+5,4% rispetto al 2008). Seguono ballo e concertini 1 miliardo e 148 milioni di euro, con flessione pari a -5,05%, cinema 750 milioni di euro (+1,8%), attività teatrale 485 milioni di euro (+3,2%), attività concertistica 333 milioni di euro (7,2%), attrazioni dello spettacolo viaggiante 329 milioni di euro (+5,8%), mostre ed esposizioni 231 milioni di euro ( -14,8%), attività con pluralità di generi 119 milioni di euro ( +5,6% ).

I singoli settori dello spettacolo:

Cinema
Nel cinema si registra il maggior numero di biglietti venduti – oltre 109 milioni – che segna solo una lieve flessione (-1,6% rispetto ai 111 milioni del 2008), nonostante l’ incremento del costo medio d’ingresso (6,08 euro, con una variazione del 6,1% rispetto al 2008), dovuto quasi certamente all’offerta di spettacoli in 3D (noleggio o acquisto degli specifici occhialini).

Attività teatrale
Nel complesso delle attività teatrali (prosa, lirica, commedia musicale, balletti, spettacoli di burattini, circo e arte varia), è rimasto stabile il numero dei biglietti e abbonamenti venduti, oltre 22,6 milioni (+0,9%), a fronte di un incremento della spesa al botteghino (+3,9%), dovuto al generale aumento del costo medio d’ingresso (tranne che per la prosa). Inoltre si è contratta decisamente l’offerta di spettacoli (- 7,3%).
Per la prosa sono aumentati: il numero dei biglietti e abbonamenti venduti 14,5 milioni (+1,9%), la spesa del pubblico di 225 milioni di euro (+ 4,8%) e il volume d’affari 248 milioni di euro (+7,9%). In flessione la spesa al botteghino di 188 milioni di euro (-1,5%) e il costo medio dei biglietti di ingresso (-3,4%).
La commedia musicale ha registrato i maggiori incrementi in tutto il comparto teatrale, per la spesa al botteghino 41,7 milioni di euro (+18,5%), la spesa del pubblico di 46 milioni di euro (+20%) e il volume d’affari, che ha superato i 47 milioni di euro (+19,9%).
Il numero dei biglietti venduti, 1,6 milioni, è rimasto quasi stabile (-0,7%) nonostante il notevole aumento dei prezzi medi d’ingresso (+ 19,3%).

Attività concertistica
Sale la spesa al botteghino – 258 milioni di euro (+9,2%) – dell’attività concertistica (concerti di musica classica, leggera e jazz) e si rilevano aumenti anche per la spesa del pubblico 311 milioni di euro (+7,7%) e il volume d’affari, 333 milioni di euro (+7,2%), mentre sono in negativo il numero di spettacoli (- 0,4% per 36.235 eventi) e gli ingressi (- 1,1%), con 11,6 milioni di biglietti venduti.
I concerti di musica leggera continuano ad essere il motore trainante del settore, con una spesa al botteghino di circa 205 milioni di euro (+ 9,9%), una spesa del pubblico di 251 milioni di euro (+9%) e oltre 7,8 milioni di biglietti venduti (+1,3%).

Attività sportiva
Il settore dello sport è al primo posto per il volume d’affari, che ha superato i 2 miliardi e 368 milioni di euro (+5,4%) e al secondo posto per la spesa del pubblico (637 milioni di euro), aumentata del 27,3% rispetto al 2008.
In aumento anche gli ingressi (+3,1%) con 29 milioni di biglietti venduti e la spesa al botteghino, 362 milioni di euro (+1,7%), mentre è diminuita l’offerta di spettacoli (-1,7%).
I valori più alti si sono registrati nel calcio, dove la spesa al botteghino ha superato i 284,5 milioni di euro, con oltre 23 milioni di biglietti venduti (+2,5%).

Attività di ballo e i concertini
Il 2009 non è stato un anno positivo per il comparto del ballo e concertini, che pur registrando la maggiore spesa del pubblico in valore assoluto, 1 miliardo e 123 milioni di euro (-4,5%), presenta segni negativi per tutti gli indicatori di spesa: -4,1% per il numero di spettacoli (789 mila); -2,6% per gli ingressi (34 mila); – 7,6% per le presenze (49 milioni); – 0,7% per la spesa al botteghino (320 milioni) e -5,1% per il volume d’affari (1 miliardo e 148 milioni).

Le attrazioni dello spettacolo viaggiante
Nel settore dello spettacolo viaggiante – il cui volume d’affari è costituito per il 97% dai Parchi da divertimento – tranne l’offerta di spettacoli (33.000) che è diminuita rispetto al 2008 (-1,9%), tutti i dati relativi alla domanda sono preceduti da segni positivi: +7,4% per gli ingressi, 13 milioni; +11,4% per la spesa al botteghino pari a 188 milioni; +5,6% per la spesa del pubblico di 327 milioni e +5,8% per il volume d’affari, che ha raggiunto i 329 milioni.

Mostre ed esposizioni
Nel comparto delle mostre ed esposizioni si è registrato un notevole aumento della spesa del pubblico – 218 milioni di euro (+42,6% rispetto al 2008) – con oltre 19,2 milioni di biglietti venduti (+2,2%), ma sono preceduti da segni negativi il numero di spettacoli con -12,4% (38.000 mostre), la spesa al botteghino – diminuita del 9,9% e complessivamente pari a 100,4 milioni di euro – e il volume d’affari, 231 milioni di euro, con una flessione pari a -14,8% .

Le attività con pluralità di generi
Questa voce raccoglie i dati sulle manifestazioni all’aperto che non hanno una precisa connotazione, come le sagre o le feste allestite in occasione di ricorrenze religiose, e sono caratterizzate da una pluralità di spettacoli che si susseguono senza soluzione di continuità.
Gli indicatori sono tutti preceduti dal segno positivo: +8,9% la spesa del pubblico (98 milioni di euro); +7,8% la spesa al botteghino (9 milioni di euro); +22,6% gli ingressi (1,4 milioni), +7,7% le presenze (13,6 milioni), +5,6% il volume d’affari (119 milioni di euro) e +5,1% il numero di spettacoli (41.000).

Produttori Musicali Indipendenti, rinnovo del comitato direttivo

PMI – l’associazione di categoria Produttori Musicali Indipendenti presieduta da Mario Limongelli – che rappresenta un centinaio di etichette, ha annunciato nei giorni scorsi i nuovi membri del Comitato Direttivo: Maurizio Gorgone (Edel), Dario Giovannini (Carosello) e Claudio Arillotta (Ferrante Production). Inoltre lo stesso Gorgone e Federico Montesanto (Pirames International) sono stati nominati vicepresidenti.

A tutti i nostri associati, e non solo: il 5×1000 per la Cassa Nazionale di Assistenza compositori, autori e librettisti di musica popolare

La Cassa Nazionale di Assistenza compositori, autori e librettisti di musica popolare (Eretta in Ente Morale con Decreto Presidente Repubblica 28 Ottobre 1970 N. 888 – Gazzetta Ufficiale dell’1 Dicembre 1970) è stata inserita nell’elenco degli enti che possono beneficiare del 5×1.000 sin dall’attuale dichiarazione dei redditi, elenco pubblicato sul sito dell’Agenzia delle Entrate .
Ora tutti noi abbiamo, quindi, la possibilità di fornire un concreto contributo all’Ente che da decenni dà un tangibile e prezioso aiuto ad autori e compositori che versano in particolare stato di bisogno.
Per questo motivo, nella dichiarazione dei redditi, al momento di scegliere a chi volete che lo Stato devolva il 5×1.000, inserite o chiedete al vostro commercialista di inserire nell’apposito spazio, il codice fiscale della Cassa di seguito riportato.

CASSA NAZ ASSISTENZA COMPOSITORI AUTORI LIBRETTISTI DI MUSICA POPOLARE
Eretta in Ente
GALLERIA DEL CORSO 4 MILANO 20122 MI
C.F. 80053170157

Vi preghiamo anche di segnalare questa possibilità a quante più persone possibile.

L’UNCLA e l’Europa: la risoluzione ECSA di Bilbao sulla gestione del diritto d’autore

ECSA, la organizzazione degli autori europei, composta da tre organismi in cui Uncla è presente per l’Italia (APCOE per musica popolare, ECF per classica, FFACE per cinema), sempre più spesso viene ascoltata dalla UE in incontri formali e informali.
Tuttavia data la dimensione del pericolo ha deciso di mettere chiaro e tondo in questa dichiarazione ciò che pensa, ribadendo la centralità delle società di gestione collettiva, ma anche l’importanza di regole certe di gestione e trasparenza.
Di seguito la risoluzione che ECSA ha approvato a Bilbao.

European Composer and Songwriter Alliance
Risoluzione sulla gestione del diritto d’autore

Bilbao, 9 giugno 2010

Premessa
Noi, rappresentanti delle organizzazioni di compositori e autori di ventinove paesi europei, facenti parte della European Composer and Songwriter Alliance (ECSA), ci siamo riuniti in assemblea straordinaria a Bilbao il 9 giugno 2010 per affrontare le tematiche connesse con la gestione collettiva del diritto d’autore e della sua distribuzione digitale in Europa.
Apprezziamo l’interesse della Commissione Europea e la direttiva proposta su tale tematica, e portiamo alla sua attenzione le seguenti raccomandazioni.

Risoluzione sulla gestione del diritto d’autore.

1. Vista l’importanza del coinvolgimento dei portatori di interessi nella U.E. come previsto dalla Iniziativa Europea sulla Trasparenza del 2005.
2. Ricordando la dichiarazione di Glasgow dell’European Composer’s Forum, che rappresenta gli interessi degli autori della musica d’arte e classica.
3. Ribadendo il principio che le opere musicali nascono dagli autori, il cui contributo è fondamentale per la creazione delle culture nazionali, regionali e locali, per la preservazione di tali culture e per lo sviluppo della diversità culturale in Europa.
4. Sottolineando il contributo del lavoro creativo al Pil complessivo europeo, nella consapevolezza che il lavoro degli autori è la fonte della catena di valore economico.
5. Profondamente preoccupati della crescente difficoltà dei compositori e autori professionisti ad assicurarsi decorose condizioni di vita.

La European Composer and Songwriter Alliance:

6. Sollecita eque condizioni per la protezione della Proprietà Intellettuale e per la amministrazione dei Diritti.
7. Raccomanda fortemente che qualunque legislazione riguardante l’amministrazione collettiva del diritto d’autore debba assicurare libertà di scelta per gli autori nella amministrazione dei loro diritti.
8. Chiede un giusto, stabile e trasparente quadro legislativo a beneficio di tutti i creatori, che promuova anziché penalizzare i processi creativi e la loro valorizzazione economica.
9. Sottolinea il ruolo vitale che le Società di Gestione Collettiva hanno per i creatori perchè assicurano:
a) trasparenza – tali società lavorano su un principio di non profit e tutta la raccolta del diritto (dedotti i necessari costi) è distribuita secondo regole sottoposte a controlli e aperta a tutti,
b) eguaglianza e trattamento non discriminatorio per tutti gli associati,
c) certezza del repertorio,
d) protezione del diritto d’autore e copyright,
e) diversità culturale,
10. Sottolinea l’importanza della ri-aggregazione dei diritti nelle Società di Gestione Collettiva per facilitare sia le licenze domestiche che pan-europee.
11. Sottolinea la necessità di migliorare le regole di trasparenza nelle Società di Gestione Collettiva particolarmente in relazione a 1) il flusso dei diritti e la loro ripartizione, 2) aspetti statutari e di controllo.
12. Chiede quindi alle U.E. di stabilire standards minimi per gli statuti e l’amministrazione delle Società di Gestione Collettiva, perché possano essere qualificate come tali, e per la rappresentanza degli autori all’interno di esse.
13. Incoraggia la U.E. ad armonizzare e semplificare le regole di controllo delle Società di Gestione Collettiva, inclusi collegi arbitrali per le tariffe e adozione delle migliori disposizioni (best practices) dei paesi membri per assicurare processi di adozione di tariffe che siano rapidi, certi, finanziariamente sostenibili e che garantiscano adeguata remunerazione.
14. Sollecita fortemente il mantenimento della assegnazione esclusiva dei diritti alle Società di Gestione Collettiva da parte degli autori, e sottolinea il fatto che se l’assegnazione esclusiva viene perduta il risultato sarà:
a) mancanza di trasparenza,
b) mancanza di controllo e libertà di scelta
c) usurpazione dei diritti
d) declino della gestione collettiva dei diritti
e) ulteriore frammentazione dei repertori
f) crescente dominanza del repertorio anglo-americano e conseguente diminuzione della diversità culturale.

Istituito presso il MIBAC il Tavolo di lavoro tecnico sull’equo compenso per copia privata

Il Ministero per i Beni e le Attività Culturali ha annunciato l’istituzione, con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, del Tavolo di lavoro tecnico sulla copia privata.
Il decreto affida al Tavolo il compito di “monitorare le dinamiche reali del mercato dei supporti e degli apparecchi interessati dal prelievo per copia privata e di formulare proposte ai fini dell’aggiornamento del decreto ministeriale di determinazione del compenso”.
Il coordinamento del Tavolo spetta a Mario Torsello del MIBAC; ne fanno parte un delegato della Presidenza del Consiglio e del Ministero dello Sviluppo Economico, il presidente di SIAE Giorgio Assumma, il presidente di FIMI Enzo Mazza, Paolo Ferrari di Confindustria Cultura, Mario Gallavotti di ANICA, Stefano Pileri per Confindustria Servizi Innovativi e Tecnologici, Guidalberto Guidi per Confindustria ANIE, Mario Pissetti per l’Associazione di Categoria dei produttori dei supporti magnetici e Maurizio Iorio per Confcommerio ANDEC.
Il Tavolo di lavoro tecnico potrà essere integrato, di volta in volta, su disposizione del Coordinatore, con i rappresentanti delle associazioni e degli enti interessati.
Istituito presso il MIBAC il Tavolo di lavoro tecnico sull’equo compenso per copia privata
Il Ministero per i Beni e le Attività Culturali ha annunciato l’istituzione, con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, del Tavolo di lavoro tecnico sulla copia privata.
Il decreto affida al Tavolo il compito di “monitorare le dinamiche reali del mercato dei supporti e degli apparecchi interessati dal prelievo per copia privata e di formulare proposte ai fini dell’aggiornamento del decreto ministeriale di determinazione del compenso”.
Il coordinamento del Tavolo spetta a Mario Torsello del MIBAC; ne fanno parte un delegato della Presidenza del Consiglio e del Ministero dello Sviluppo Economico, il presidente di SIAE Giorgio Assumma, il presidente di FIMI Enzo Mazza, Paolo Ferrari di Confindustria Cultura, Mario Gallavotti di ANICA, Stefano Pileri per Confindustria Servizi Innovativi e Tecnologici, Guidalberto Guidi per Confindustria ANIE, Mario Pissetti per l’Associazione di Categoria dei produttori dei supporti magnetici e Maurizio Iorio per Confcommerio ANDEC.
Il Tavolo di lavoro tecnico potrà essere integrato, di volta in volta, su disposizione del Coordinatore, con i rappresentanti delle associazioni e degli enti interessati.
Istituito presso il MIBAC il Tavolo di lavoro tecnico sull’equo compenso per copia privata
Il Ministero per i Beni e le Attività Culturali ha annunciato l’istituzione, con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, del Tavolo di lavoro tecnico sulla copia privata.
Il decreto affida al Tavolo il compito di “monitorare le dinamiche reali del mercato dei supporti e degli apparecchi interessati dal prelievo per copia privata e di formulare proposte ai fini dell’aggiornamento del decreto ministeriale di determinazione del compenso”.
Il coordinamento del Tavolo spetta a Mario Torsello del MIBAC; ne fanno parte un delegato della Presidenza del Consiglio e del Ministero dello Sviluppo Economico, il presidente di SIAE Giorgio Assumma, il presidente di FIMI Enzo Mazza, Paolo Ferrari di Confindustria Cultura, Mario Gallavotti di ANICA, Stefano Pileri per Confindustria Servizi Innovativi e Tecnologici, Guidalberto Guidi per Confindustria ANIE, Mario Pissetti per l’Associazione di Categoria dei produttori dei supporti magnetici e Maurizio Iorio per Confcommerio ANDEC.
Il Tavolo di lavoro tecnico potrà essere integrato, di volta in volta, su disposizione del Coordinatore, con i rappresentanti delle associazioni e degli enti interessati.

SIAE: presentazione dell’Annuario dello spettacolo 2009

Il 24 giugno, alle ore 11.00, presso la Sala Convegni della Biblioteca e Museo Teatrale del Burcardo, si terrà la presentazione del volume “Annuario dello spettacolo 2009”, con i dati statistici Siae su ballo, cinema, teatro, sport e spettacolo dal vivo.
Edito dal 1936, l’Annuario Siae rappresenta un patrimonio unico al mondo di informazioni statistiche sulle attività di spettacolo ricche nei dettagli ed estese nel tempo. La partecipazione è ad inviti.
Per informazioni: 06.6819471.

Il nuovo testo dell’art. 7 del d.l. 64/2010 sulla nuova IMAIE, come approvato dal Senato

Il 16 giugno scorso il Senato ha approvato, con modificazioni, il decreto n. 64 del 30/04/2010 recante disposizioni urgenti in materia di spettacolo e attività culturali, che passa ora alla Camera dei Deputati per approvazione. Di seguito il testo dell’art.7 relativo alla costituzione del Nuovo Imaie.

Articolo 7.
(Disposizioni sull’Istituto mutualistico artisti interpreti esecutori)
1. Al fine di assicurare la realizzazione degli obiettivi di cui alla legge 5 febbraio 1992, n. 93, e garantire il mantenimento degli attuali livelli occupazionali dell’Istituto mutualistico artisti interpreti esecutori (IMAIE) in liquidazione, ai sensi dell’articolo 14 del codice civile, è costituito dagli artisti interpreti esecutori, assistiti dalle organizzazioni sindacali di categoria maggiormente rappresentative a livello nazionale, firmatarie dei contratti collettivi nazionali e dalle associazioni di artisti interpreti esecutori che siano in grado di annoverare come propri iscritti almeno 200 artisti interpreti esecutori professionisti, il nuovo Istituto mutualistico artisti interpreti esecutori (nuovo IMAIE), associazione avente personalità giuridica di diritto privato, disciplinata, per quanto non espressamente previsto dalla presente disposizione, dal codice civile e dalle disposizioni di attuazione del codice medesimo. Lo statuto del nuovo IMAIE riconosce ai rappresentanti delle organizzazioni sindacali un ruolo consultivo. Il nuovo IMAIE opera sotto la vigilanza congiunta della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per l’informazione e l’editoria, del Ministero per i beni e le attività culturali e del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, che ne approvano lo statuto e ogni successiva modificazione, il regolamento elettorale e di attuazione dell’articolo 7 della legge n. 93 del 1992, e che riordinano con proprio decreto l’intera materia del diritto connesso, in particolare per assicurare che l’assetto organizzativo sia tale da garantire efficaci forme di tutela dei diritti degli artisti interpreti esecutori e per definire le sanzioni da applicare nel caso di mancato versamento al nuovo IMAIE dei compensi spettanti agli artisti interpreti esecutori ai sensi delle leggi 22 aprile 1941, n. 633, e 5 febbraio 1992, n. 93, e nel caso di mancata trasmissione al nuovo IMAIE della documentazione necessaria alla identificazione degli aventi diritto di cui al comma 1 dell’articolo 5 della legge 5 febbraio 1992, n. 93. Il Ministero del lavoro e delle politiche sociali nomina il presidente del collegio dei revisori, il Ministero per i beni e le attività culturali e il Ministero dell’economia e delle finanze nominano un componente ciascuno del collegio.
2. A decorrere dal 14 luglio 2009 sono considerati trasferiti al nuovo IMAIE compiti e funzioni attribuiti ai sensi di legge ad IMAlE in liquidazione ed, in particolare, il compito di incassare e ripartire, tra gli artisti interpreti esecutori aventi diritto, i compensi di cui agli articoli 71-septies, 71-octies, 73, 73-bis, 80, 84 e 180-bis della legge 22 aprile 1941, n. 633, e 5 e 7 della legge 5 febbraio 1992, n. 93. Il nuovo IMAIE determina l’ammontare dei compensi spettanti agli artisti, interpreti ed esecutori, conformemente allo statuto ed ai regolamenti attuativi dello stesso, tenuto conto dell’articolo 82 della legge 22 aprile 1941, n. 633. Al nuovo IMAlE è trasferito, dalla data di costituzione, il personale di lMAIE in liquidazione. Al termine della procedura di liquidazione sono trasferiti al nuovo IMAIE l’eventuale residuo attivo ed i crediti maturati. Limitatamente a tale fine si applica l’articolo 2112 del codice civile.
3. Gli adempimenti di cui all’articolo 5, comma 3, della legge 5 febbraio 1992, n. 93, sono assolti con la pubblicazione nel sito del nuovo IMAIE, per millenovantacinque giorni consecutivi, dell’elenco degli aventi diritto, distintamente per ciascun trimestre, con la indicazione, per ciascun avente diritto, del periodo cui si riferisce il compenso e del produttore di fonogrammi che ha versato lo stesso.
3-bis. I dati idonei ad attestare l’identità e la residenza degli artisti interpreti esecutori aventi diritto devono essere trasmessi al nuovo IMAIE entro 30 giorni dalla data di distribuzione o utilizzazione dell’opera.

Rapporto e-Content, nel 2009 +8,8% contenuti digitali

“Il settore dei contenuti digitali, ovvero la produzione e fruizione on line di news, cultura, video, film, musica, intrattenimento, pubblicita’, nel 2009 ha continuato a crescere nonostante la crisi, il calo dei consumi delle famiglie, i tagli ai budget aziendali, la scarsita’ degli investimenti pubblici. A fronte di un Pil sceso di -5% e dell’entrata in recessione di tutti i principali settori dell’economia italiana, l’e-Content ha ampliato il mercato dell’ 8,8%, raggiungendo un fatturato di 5.823 milioni di euro.”
E’ quanto affermato ieri da Stefano Pileri, presidente di Confindustria Servizi Innovativi e Tecnologici illustrando i risultati del Rapporto e-Content 2010, nel corso di un convegno. Nel Rapporto, giunto alla sua quarta edizione, viene fatta una stima di crescita del settore, per il prossimo biennio, dell’ordine del 12% annuo. Stefano Parisi, presidente di Asstel e vicepresidente di Csit con delega alla concorrenza, ha posto l’accento su un aspetto cruciale per lo sviluppo del settore, quello della regolamentazione e della fiscalita’ dell’on-line: “Il dibattito e’ aperto a livello internazionale, ma bisogna rifuggire da percorsi che vadano nella direzione di tassare l’innovazione e limitare la concorrenza. Sarebbe un gravissimo errore: l’innovazione va sostenuta a tutti i livelli e la concorrenza deve rimanere elevata, perche’ sono i piu’ importanti fattori di accelerazione dell’economia. I contenuti digitali non rubano il mestiere a nessuno: ne inventano di nuovi e favoriscono l’evoluzione di quelli tradizionali. E’ questa la scommessa per il futuro e la chiave per trovare soluzioni condivise”.
Il Rapporto evidenzia come nel 2009 con 10 milioni di famiglie connesse a banda larga su rete fissa, oltre 9 milioni di navigatori usuali su banda larga mobile, 30 milioni di dispositivi per la navigazione da mobile, 18,7 milioni di famiglie dotate di un ricevitore Tv digitale, i contenuti digitali in Italia possano ormai contare su una base tecnologica di massa e un’audience che si sta rapidamente ampliando con il coinvolgimento di fasce di popolazione rimaste finora ai margini. “Il 2009 e’ stato l’anno in cui anche la televisione, con i suoi contenuti a larga diffusione, e’ entrata definitivamente nel settore digitale con gli switch off del digitale terrestre- ha precisato Andrea Ambrogetti, vicepresidente di Confindustria Servizi Innovativi e Tecnologici e delegato televisioni di nuova generazione – Il digitale e i suoi contenuti stanno rapidamente unificando tutti i mezzi di comunicazione e la Tv digitale, ormai presente nel 70% delle famiglie italiane e alla vigilia dello storico sorpasso in termini di ascolto dell’analogico, ne divengono fattore trainante introducendo in questo mondo milioni di cittadini che ne erano finora rimasti ai margini”.
Un punto di grande criticita’, evidenziato dal Rapporto, e’ rappresentato dall’arretratezza dei contenuti pubblici digitali, denotando la scarsa attenzione dello Stato su questo settore. Con una contrazione di -17,8%, gli investimenti pubblici in contenuti digitali l’anno scorso non hanno superato i 50 milioni di euro. Eppure si tratta di contenuti strategici per il Paese quali l’istruzione, il turismo, i beni culturali, la cui digitalizzazione porterebbe vantaggi innegabili per tutti e da tutti i punti i vista. Tenendo conto delle ristrettezze di bilancio dello Stato, dal convegno e’ emersa la proposta di sostenere lo sviluppo dei contenuti digitali pubblici attraverso partnership pubblico-privato e modalita’ di project financing.
I dati principali del Rapporto e-Content 2010 (risultati anno 2009 su 2008):
– IL MERCATO DEI CONTENUTI DIGITALI: 5,8 mld nel 2009 (+8,8%). Il mercato dell’e-Content ha raggiunto a fine 2009 un valore pari a 5,8 mld di euro, con un incremento dell’8,8% rispetto all’anno precedente, in rallentamento rispetto alle previsioni, ma in controtendenza nei confronti dell’andamento dell’economia.
– LA PUBBLICITA” DIGITALE: +5,0%; il mercato della pubblicita’ in Italia ha toccato, nel 2009, 1,119 mld di euro, con una crescita positiva pari al +5,0%, a fronte di una flessione del mercato pubblicitario nel suo complesso del 12,5%. L’andamento positivo si conferma anche nel prossimo biennio con un trend in leggero aumento: +5,7% e +7,0%, in netta controtendenza con l’andamento totale che la raccolta pubblicitaria avra’ nel periodo 2008-2011.
– LA CRESCITA DEI CONTENUTI A PAGAMENTO: +10,2%; i contenuti a pagamento, che con oltre 4,65 mld rappresentano oltre l’80% del mercato, hanno messo a segno nel 2009 una crescita del 10,2% trascinati dai comparti Video e Giochi on-line, nonostante il forte calo nelle sottoscrizioni dei servizi a pagamento del mobile.
– I COMPARTI IN CRESCITA: Video +6,2%, ma con andamenti contrastanti tra i suoi segmenti emergenti (IP-TV, On-line TV e TV Digitale Terrestre, che hanno segnato rispettivamente +16,5%, +31,1% e +42,8%) e i segmenti piu’ maturi (TVSatellitare, +1,3%) o mai decollati (Mobile TV, in calo del 15% circa). Giochi e Intrattenimento on-line: +88,6% sull’onda del grande successo delle scommesse e dei giochi di abilita’. Musica: +33% grazie al grande successo del principale canale di vendita di musica on-line (iTunes, rafforzatosi nel 2008-2009 in seguito al lancio dell’i-Phone).
– COMPARTI CON ANDAMENTO NEGATIVO: News -2,7%, determinato sia dal calo degli abbonamenti (online e mobile) sia, seppur in misura ridotta, della pubblicita’ (che ha finanziato fino ad oggi il 60% del mercato delle news); Contenuti Mobile -15,2%, per effetto della contrazione dei ricavi legati a “Loghi e suonerie”, che tradizionalmente rappresentano la parte piu’ consistente del comparto.
– IL CALO DEI CONTENUTI PUBBLICI: -17,8%; La contrazione degli investimenti pubblici sui contenuti e’ stata molto significativa: – 17,8%, per un valore di mercato di 49,3 milioni di euro, divisi fra i 14 milioni della Scuola, 25 milioni del Turismo, e i 10,3 milioni dei Beni Culturali. Quest’ultimo segmento e’ anche quello che ha registrato un vero e proprio crollo: – 42,8%, mentre il Turismo e’ sceso del 10,7% e la Scuola e’ rimasta stabile.
LE STIME PER IL BIENNIO 2010-2011: 7,3 miliardi (12% annuo). Si prevede una crescita dei Contenuti Digitali ad un tasso superiore al 12% annuo, che portera’ il mercato a 7,3 miliardi di euro annui, grazie ai nuovi modelli di business a pagamento che si affermeranno nel mondo dell’editoria e nel mercato Video, trascinati, rispettivamente, il primo dalla diffusione di nuove tecnologie mobili quali l’i-Pad, e il secondo dal completamento del processo di switch over alla televisione digitale terrestre. Proseguira’ ad un ritmo pressoche’ costante la crescita della Musica digitale e dei Giochi on-line, mentre si prevede una ripresa del mercato dei contenuti su Mobile sull’onda del nuovo modello degli Application Store lanciati dai principali operatori. Ancora ridotto, ma con elevati tassi di crescita (400%) risulta il mercato degli e-Book.Anche la pubblicita’ digitale, che si avvicinera’ nel 2011 a 1,3 mld. di euro annui di raccolta, risentira’ positivamente dell’affermazione di nuovi modelli di business, specie nel segmento mobile, dove l’avvento delle “applications” portera’ agli utenti nuovi servizi a valore aggiunto finanziati dal marketing. Il totale dei contenuti a pagamento superera’ nel 2011 i 6 miliardi di euro. Negativa la previsione sull’andamento degli investimenti nella digitalizzazione dei Contenuti Pubblici che scenderanno a 43 milioni di euro. In calo i Beni culturali e il Turismo.
Aspettative – per ora solo potenziali – di crescita si nutrono per il settore scolastico. Fondamentale sara’ aprire il mercato delle banche dati pubbliche ai privati in modo da creare nuovi servizi a valore aggiunto per i cittadini.
– GLI ITALIANI ON LINE: +14,2%, in crescita i navigatori over 55 Sostenuti dal processo di switch over al Digitale Terrestre, i servizi televisivi a pagamento sono diffusi in oltre il 40% delle famiglie italiane. Le connessioni ad Internet in banda larga da casa su rete fissa sono diffuse in oltre 10 milioni di famiglie. Si segnala una significativa crescita del numero degli utenti internet: a febbraio 2010 il totale di coloro che dichiarano di essere connessi (a casa o al lavoro su linea fissa) supera quota 33 milioni (+14,2%). Gli utenti attivi nel mese sfiorano i 23 milioni (+13%) mentre internet viene usato quotidianamente da una media di 11,8 milioni di persone (+17%).
Il profilo dell’utente quotidiano di internet ha un’eta’ prevalentemente compresa tra i 25 e i 54 anni (68% delle persone attive nel giorno medio), ed e’ principalmente di sesso maschile (57%). Il fenomeno piu’ rilevante di questi ultimi mesi e’ la crescita dei navigatori over 55 (+28%, con punte del 65% per gli over 74) che trovano sempre maggiori servizi utili (e-Banking ad esempio) in rete. Le donne: sono il 43% degli utenti attivi nel giorno medio, ma solo nelle classi di eta’ piu’ avanzate; la differenza e’ quasi irrilevante tra i 18 e i 34 anni, mentre tra gli adolescenti (11-17 anni) il divario di genere addirittura si inverte: le adolescenti connesse quotidianamente a internet sono piu’ numerose dei loro coetanei maschi. Il divario geografico evidenzia un certo ritardo del Mezzogiorno: la percentuale di utenti attivi quotidianamente connessi al Sud e’ appena del 18,4% sul totale della popolazione dell’area, contro il 25% circa che si registra nel Nord-Ovest e il 22% del Nord-Est e del Centro. Il ritardo tra Nord-Ovest e Mezzogiorno cresce fino a superare i 10 punti percentuali (37,6% vs 47,8%) se si considerano gli utenti attivi nel mese. Un forte fattore di sviluppo alla penetrazione di internet e’ venuto negli ultimi 2 anni dalla diffusione di strumenti per collegarsi ad internet tramite rete mobile.
Secondo i dati diffusi dalla Commissione Europea nel 2009 l’Italia e’ il secondo Paese in Europa per numero di dispositivi (oltre 30 milioni) dedicati all’utilizzo dell’internet mobile.
http://econtent2010.confindustriasi.it/
Fonte: AGI

Con il Premio SIAE a Claudia, la Musica alla Festa per Endrigo

“Non un premio alla memoria, ma una vera e propria Festa di compleanno”. Così il Presidente della SIAE Giorgio Assumma ha definito la grande festa che questa mattina si è svolta nel suggestivo palazzetto del Burcardo nel centro di Roma, sede della storica Biblioteca e del Museo Teatrale della SIAE, per quelli che sarebbero stati i 77 anni di uno dei più grandi autori della canzone italiana, un cantautore con la C maiuscola, scomparso troppo presto nel settembre del 2005: Sergio Endrigo.
Renato Zero, Lucio Dalla, Claudio Baglioni, Umberto Broccoli, Giancarlo Governi, Lino Patruno, Tony Bungaro, Franco Migliacci, Gianni Borgna, Miranda Martino, Gianni Mura, Leoncarlo Settimelli, Franco Fasano, Giorgio Calabrese, non si erano mai visti così tutti insieme gli amici e i colleghi di Sergio Endrigo.
La Festa è stata l’occasione anche per consegnare nelle mani della figlia di Endrigo, Claudia, la prestigiosa scultura del Premio SIAE alla Creatività, in segno di riconoscimento per la carriera del suo indimenticabile Papà, iscritto alla SIAE fin dal 1962.
“Sergio Endrigo è stato un grande Poeta- ha detto Assumma- dovrebbe essere ricordato e studiato di più di quanto non lo sia. Ho ritrovato negli archivi della SIAE una lettera che esprime tutta la sua nobiltà d’animo e la sua mitezza. E’ del settembre del 1964. Endrigo aveva già scritto canzoni meravigliose come “Io che amo solo te”o “Era d’estate”: “Sono iscritto alla SIAE come melodista e autore di testi letterari- scriveva Endrigo- ma confido che codesta onorevole Commissione vorrà concedermi la qualifica di compositore perché questa professione rappresenta ormai il fine della mia esistenza”.
“Ero molto amico di Sergio- ha aggiunto Gianni Borgna- oltre ad essere un grande autore era anche un uomo rigoroso e intelligente e di persone così sentiamo molto la mancanza”
“Dies natalis, il giorno della nascita, era per il mondo antico anche il giorno della morte- ha rilevato Umberto Broccoli- ma gli artisti non muoiono mai, le loro opere vivono nei nostri cuori e nei nostri occhi Che dire di Endrigo? Ricordo la sua malinconia allegra, non è forse la malinconia il sorriso della tristezza?”
“Oggi i veri poeti sono loro: Dalla Baglioni, Zero, lo era ed è Endrigo- ha aggiunto Giancarlo Governi- negli Anni Sessanta è nata una generazione di poeti che si esprimevano con la musica che si chiamavano Bindi, Paoli, Tenco, Endrigo poi negli Settanta sono arrivati quelli che oggi sono qui. Bisognerebbe ricostruire l’opera omnia di Sergio, una grande autore che è stato dimenticato dieci anni prima della sua morte”.
Per Renato Zero “Sergio Endrigo era un personaggio scomodo e questa sua prerogativa, a me che scomodo lo sono sempre stato, me lo ha fatto sempre amare. Ma Endrigo non era un cantautore di nicchia, aveva un seguito tangibile e grandissimo, piaceva a tutti e sono qui per ringraziarlo per avermi insegnato ad essere buona parte di quello che sono”.
“Mi colpisce l’assoluta contemporaneità delle canzoni di Endrigo- ha dichiarato Lucio Dalla- quando le canzoni sono così grandi fanno grandi tutti quelli che le ascoltano. La canzone è una cosa leggera, poco più di una foglia, ma la loro forza è capace di unire un pubblico inimmaginabile. Quando Claudia Endrigo mi ha chiamato ero all’aereoporto di Catania e avevo appena sentito alla radio proprio una canzone di suo padre”.
“Le canzoni come ha detto Dalla sono sì leggere come le foglie, ma ha volte sono anche stelle fisse e Sergio Endrigo ne ha dipinte molte di queste stelle- ha aggiunto commosso Claudio Baglioni- Mi ricordo che Endrigo mi fece una telefonata per ringraziarmi di aver cantato in un programma televisivo una sua canzone. Ero sorpreso dal tono e dalla delicatezza di quel grande autore che mi ringraziava: credo fosse stato dimenticato da molti e avvertivo dentro quella voce un senso di piccola, sottile disperazione”.
Se Dario Salvatori ha puntato il dito sulla televisione e sulla radio, ree di aver dimenticato Endrigo, Leoncarlo Settimelli, che con Endrigo ha firmato anche una canzone, “Filastrocca vietnamita” ha ricordato l’Endrigo politico: “Quello che spesso veniva definito il cantante triste era un autore che ha saputo unire la canzone d’amore al forte impegno civile”. Terminando il suo intervento leggendo il testo de “L’arca di Noè” Settimelli ne ha sottolineato l’attualità e la poesia.
“Bastano un odore o un nome a riportati indietro negli anni. La canzone ha un potere evocativo come la poesia, ma non la devi andare a cercare in un libro- ha rilevato Franco Migliacci- Sergio Endrigo l’ho conosciuto nel ’59 e posso assicurarvi che era un uomo allegro che comunicava allegria. Un cuoco eccezionale, bravissimo a raccontar barzellette. Ci riunivamo a giocare a poker: io, Sergio, Detto Mariano, Mario Cantini e Roberto Davini. Che serate meravigliose!”
“Ringrazio il Presidente della SIAE Giorgio Assumma per questo Premio- ha detto Claudia Endrigo- che spero sia il primo di una serie di riconoscimenti. Dopo la sua morte mi batto fortemente perché gli sia dato quello che nell’ultima parte della sua vita gli è stato tolto. Spero che vengano ripubblicate tutte le sue canzoni: un primo piccolo miracolo è già successo con l’uscita di “Sergio Endrigo.Si comincia a cantare”, un disco in cui Denis Padovani della On Sale Music ha inserito tutti brani cantati da mio padre nel 1959, quando suonava il contrabbasso nell’orchestra di Riccardo Rauchi. Insomma, i suoi esordi. Era giovanissimo e non pensava che sarebbe diventato famoso in tutto il mondo. Il grande Vinicius De Moraes, con il quale papà ha lavorato a lungo, ne ha dato la definizione forse più bella: “Endrigo, un uomo che canta”.
“Quando Claudia mi ha dato un testo inedito di suo padre, “Del destino infortunato”, l’ho tenuto nel cassetto per qualche tempo con timore reverenziale- ha confidato Tony Bungaro-poi, quando finalmente mi sono sbloccato e ne ho scritto la musica, l’ho proposto all’ultima edizione del Festival di Sanremo. Avrei avuto anche la possibilità di eseguirlo con il grande Gilberto Gil. Non è stato così. E adesso è nel mio ultimo disco, “Arte””.
Ha concluso la Festa il ricordo affettuoso di Giorgio Calabrese che con Endrigo ha condiviso lo stesso piccolo albergo per due anni, anni in cui erano giovanissimi : “Sergio era un uomo che amava la vita, ci capivamo con uno sguardo e ci siamo voluti molto bene”.

Competenza Enpals per il modello E101 di lavoro all’estero dei lavoratori dello spettacolo

E’ stato emanato il nuovo messaggio Enpals n. 2 del 2010, con il quale l’ente ha recepito il Regolamento (CE) n. 883/2004. L’effetto di tale recepimento è di affidare la competenza del rilascio dei certificati di esenzione previdenziale E101 (necessari per evitare la doppia imposizione previdenziale qualora un cittadino italiano si rechi all’estero per effettuare la sua prestazione lavorativa, così da consentire il versamento solo in Italia) all’Enpals, mentre in precedenza era di competenza esclusiva dell’Inps. Va chiarito, comunque, che l’Inps rimane esclusivamente competente qualora si tratti di certificato destinato a un Paese extra-comunitario. L’Enpals ha già provveduto a mettere a disposizione on-line il formulario per la compilazione dell’E101.
Fonte: www.notelegali.it