Indette le elezioni SIAE

Convocazione Assemblea 1 Marzo 2013
Il Commissario straordinario Gian Luigi Rondi, secondo quanto previsto dallo Statuto Siae approvato con DPCM del 9 novembre 2012, ha convocato , per il giorno venerdì 1° marzo 2013, l’Assemblea degli Associati, con inizio alle ore 11.00, a Roma, presso il Palazzo dei Congressi in viale della Pittura 50.
L’Assemblea procederà all’elezione dei componenti del Consiglio di sorveglianza.
Ogni Associato parteciperà all’Assemblea in persona o attraverso un rappresentante, legittimato mediante delega scritta con firma autenticata. Ogni rappresentante non potrà essere portatore di più di dieci deleghe.
– Modello di delega di associato persona fisica
– Modello di delega di associato persona giuridica
Per ogni informazione utile alla partecipazione all’Assemblea, gli Associati possono rivolgersi all’Ufficio Relazioni con il Pubblico, recandosi agli sportelli o telefonando ai numeri 06.5990.2615/2623/2806/2240/2375 oppure scrivendo all’indirizzo di posta elettronica sam.urp@siae.it .
Fonte: SIAE

IO STO CON IL NUOVO IMAIE

è partita una meritoria iniziativa a tutela dei diritti degli Artisti Interpreti Esecutori.

Come saprete, il Nuovo IMAIE ha preso il posto della vecchia istituzione e si sta impegnando a fondo per riuscire finalmente a gestire e ripartire in modo equo i diritti di cui sopra.

È importante far sentire tutto il nostro appoggio a una istituzione che intende gestire le cose in modo trasparente.

Per fare ciò è stata messa a punto una campagna di sostegno in Internet.

Questo il motto della campagna:

IO STO CON IL NUOVO IMAIE. Per unire tutti gli artisti e tutelarne i diritti.

Approvato Nuovo Statuto SIAE

Con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 9 novembre 2012, su proposta del Ministro per i beni e le attività culturali e di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, è stato approvato il Nuovo Statuto della SIAE.

Fonte: SIAE

È scomparso il Maestro Franco Reitano

Il 12 luglio 2012 è venuto a mancare Franco Reitano nato a Fiumara il 5 settembre 1942. Autore di vari successi internazionali interpretati dal fratello Mino, Ornella Vanoni, Mina, Silvye Vartan, Nana Mouskuri, Claudio Villa, Paolo Mengoli, Christian e tanti altri. Per cinque volte autore al Festival di Sanremo e vincitore del “Disco per l’Estate” di St.Vincent. Nel 1988 ha ricevuto il prestigioso premio “Jasrac Foreign Composition Award” per la canzone straniera più venduta in Giappone intitolata “Cha Cha Cha”. Autore anche di colonne sonore da film e di diverse sigle televisive con la Rai, Canale 5 e Tv Svizzera. Ricordiamo “Ciao Amico” e la “Sveglia Birichina”. Direttore d’Orchestra e arrangiatore con attività esercitata in Italia, Svizzera, Germania, Spagna, Polonia, Usa. Leader e fondatore dal 1990 dell’Orchestra Scacco Matto con si suoi figli (Angela, Rocco, Enzo, Mino) tutti polistrumentisti.

Fra gli ultimi progetti artistici a cui Franco Reitano era particolarmente legato segnaliamo l’ “Antologia della Musica e del Folklore Calabrese” accompagnata dalla realizzazione di n° 7 splendide raccolte di artisti e interpreti di terra di Calabria racchiusi in un cofanetto, in distribuzione dal 2 luglio u.s.

Inoltre la realizzazione artistica e produzione di tre cd dal titolo “La nuova Romanza”, “Compari ra Putia”, “The voice of Jazz”. Una menzione particolare merita il cofanetto di n° 4 cd con 56 canzoni cantate dal fratello Mino e tutti i suoi più grandi successi scritti insieme all’interno segnaliamo due inediti “Ave Maria degli Angeli” cantata da Katia Ricciarelli e Francesco Zingariello e “Storia” interpretata da Enzo Reitano.
Ci lascia un grande vuoto e lo ricordiamo per tutto quanto di bello e importante ci ha saputo lasciare e trasmettere in questa vita terrena.
Sempre attento anche alle sorti degli autori meno fortunati era componente del Consiglio Direttivo della CASSA NAZIONALE DI ASSISTENZA COMPOSITORI AUTORI LIBRETTISTI DI MUSICA POPOLARE.

Nuova audizione in Commissione Cultura della Camera

Si è tenuta a Roma lo scorso 13 giugno una nuova sessione delle audizioni della Commissione Cultura aventi per oggetto l’indagine conoscitiva sulla applicazione della legge n. 2 del 9 gennaio 2008, recante disposizioni concernenti la Società Italiana degli Autori e degli Editori, con particolare riferimento ad attività, gestione e governance della medesima Società.
Di seguito il link al sito di Radio Radicale dal quale è possibile ascoltare la registrazione della sessione e degli interventi, tra i quali quelli di Silvano Guariso in qualità di ex presidente della SIAE e rappresentante dell’UNCLA.

http://www.radioradicale.it/scheda/354723/commissione-cultura-scienza-e-istruzione-della-camera

Si è spento il Maestro Riccardo Vantellini

Venerdì scorso si è spento un altro nostro illustre associato, Riccardo Vanteliini.
I suoi amici erano Walter Chiari, Gianni Brera, Ottavio Missoni. Ha composto musiche per commedie, riviste e film. Ma soprattutto, è stato il direttore d’orchestra della nuova tivù.
Vantellini, nato a Varedo il 15 settembre 1924 ma residente a Varese da quasi vent’anni, dopo essere stato direttore d’orchestra a Sanremo negli anni 60 al fianco di Mina, Betty Curtis, Flo Sandon’s, scopre a metà degli anni 70 le tivù private: Vantellini partecipa, in particolare, alla nascita di due delle più importanti emittenti lombarde, che hanno cambiato il corso della storia della tivù italiana.

La prima è stata Telealtomilanese: venne informato della sua imminente nascita da Lucio Flauto, con cui aveva collaborato e fece parte del cast iniziale dell’emittente che vedeva Renzo Villa, Lucio Flauto ed Enzo Tortora. Fu lui a suggerire il regista Beppe Recchia e con lui condusse per anni il pomofiore: recchia Regista, vantellini direttore d’orchestra, Lucio Flauto conduttore. Molte però sono le trasmissioni di TeleAltoMilanese con l’orchestra diretta da Vantellini.

Nel novembre 1977 Vantelini passa poi ad Antenna 3 Lombardia: «Si può dire che questa storica emittente nacque a casa mia – disse in un’intervista – Era l’estate del 1977, Renzo Villa ed Enzo Tortora si erano accorti che Macini voleva ridurre la programmazione di TeleAltoMilanese ed esautorarli, mi dissero che avevano intenzione di fondare una nuova televisione, io li seguii immediatamente, iniziammo a discutere su come impostare quella che poi sarebbe diventata Antenna 3». Negli anni ’80 infine il passaggio a TeleLombardia con “L’Accademia di Brera” di Gianni Brera. Fu lo stesso Gianni Brera a voler il maestro Vantellini al suo fianco, non solo come direttore d’orchestra, ma come co-conduttore.

fonte: http://www3.varesenews.it

Lorenzo Ferrero: la gestione collettiva deve appartenere agli autori

Il sito authorsocieties.eu, nato nello scorso aprile su iniziativa del Gesac (Groupement Européen des Sociétés des Auteurs et Editeurs) per informare sulle attività delle società di gestione collettiva, pubblica nella sezione “Testimonials ” una serie di brevi interviste (in lingua inglese) ad autori e compositori nelle quali ognuno esprime il proprio punto di vista sulla tutela del diritto d’autore e sul ruolo delle società di autori nel contesto europeo e internazionale.
Lorenzo Ferrero, che da anni rappresenta l’UNCLA in ambito europeo prima e mondiale poi, tanto da essere stato nominato Presidente della CIAM, l’organo internzionale di rappresentanza degli autori, ribadisce che l’idea di creare la gestione collettiva dei diritti appartiene agli autori ed è oggi l’unico modo che hanno per far valere i propri diritti. Secondo lo svedese Martin Larsson, il sistema di gestione collettiva dei diritti è un sistema efficace e utile anche per gli utilizzatori; secondo Konrad Boehmer è un sistema addirittura necessario per permettere agli autori di seguire in tutto il mondo le utilizzazioni delle proprie opere, idea condivisa anche da Bernard Grimaldi e da Andy Baum; secondo Jean Marie Moreau sarebbe impossibile per un autore raccogliere i compensi per diritto d’autore da solo soprattutto a livello internazionale dove diventano fondamentali gli accordi di reciprocità; per Chris Smith le società di gestione collettiva possono svolgere la loro funzione di raccolta dei diritti con maggiore forza degli individui singoli.

Fonte: SIAE

Dante Panzuti: una vita per la musica

Dante Panzuti, nato nel 1921, iscritto alla Siae con lo pseudonimo di Danpa è stato insieme al fratello Virgilio una delle colonne portanti della musica “leggera” italiana. La loro vita professionale nel mondo della canzone, durata più di sessant’anni, è stata coronata da numerosi successi.
Dante Panzuti, nasce a Pietraligure (in provincia di Savona), e si trasferisce a Milano in giovane età, divenendo ben presto milanese d’adozione. Scrive la sua prima canzone “Pino Solitario” insieme al fratello Virgilio con parole di Dante (pseudonimo Danpa), radiotrasmessa e incisa dal cantante Bruno Pallesi con l’orchestra del Maestro Carlo Zeme, che ottiene subito un buon successo, sia in Italia che all’estero. Entrati a far parte del Gruppo Editoriale Leonardi, per una quindicina d’anni i due fratelli continueranno a scrivere ogni genere di canzoni per i più famosi cantanti dell’epoca, radiotrasmesse dalle orchestre EIAR-RAI: Cinico Angelini, Pippo Barzizza, Francesco Ferrari, Nello Segurini, Armando Fragna, Piero Rizza, Gino Conte, Gorni Kramer, ecc.. Ancor oggi queste canzoni, incise a 78 giri, sono ricercate dai collezionisti del vinile.
I due fratelli partecipano a vari festival di Sanremo con: “Famme durmì”, cantata da Achille Togliani (1951); “Una donna prega”, da Nilla Pizzi (1952), “Ma baciami”, da Teddy Reno (1959); “Splende il Sole” da Fausto Cigliano (1960), “II nostro amore”, da Giacomo Rondinella (1962). Nel 1956 sempre con l’inseparabile fratello Virgilio, Dante Panzuti costituisce l’edizione Cielo-Video, al numero 2 di Galleria del Corso a Milano. Nello stesso anno, i fratelli vincono il primo premio al Festival di Sanremo con: “Aprite le Finestre”, cantata da Franca Raimondi.
Sfruttando la loro ormai acquisita esperienza, sviluppano il lavoro editoriale attraverso vari progetti, fra cui l’etichetta “Music Scene” (allora su LP a 33 giri) con musiche strumentali per le radio e le televisioni di tutto il mondo. Incidono per questa serie il violinista jazz italo-americano Joe Venuti (violino jazz), Bruno De Filippi (chitarra e armonica a bocca), Attilio Donadio (clarino e sax, arrangiatore), Giampiero Boneschi (elettronica), Vittorio Paltrinieri (voce), e molti altri. Dante, nel frattempo, continua la sua attività originaria di paroliere-autore scrivendo testi per musicisti di primo piano fra come Carletto Concina, Peter van Wood, Don Marino Barreto Jr., Mario Consiglio, Gino Mescoli, Fabio Borgazzi detto Fabor, Renato Carosone, Giovanni Casiroli, Cosimo Di Ceglie, Guido Cergoli, Pier Emilio Bassi, Eros Sciorilli, Marino Marini, etc., senza trascurare il notevole corpus di traduzioni italiane di brani stranieri come s’usava all’epoca (fra queste versioni, la più celebre fu “Con le mie lacrime”, in origine “As tears go by”, dei Rolling Stones, da loro stessi incisa in italiano su dischi Decca).

È scomparso il Maestro Dante Panzuti

È scomparso ieri mattina nella sua abitazione milanese il nostro grande collega e amico, il Maestro Dante Panzuti.
Dante era iscritto alla SIAE con lo pseudonimo di Danpa; oltre che autore di spicco, con il fratello Virgilio aveva vinto nel 1956 il primo premio al Festival di Sanremo con: “Aprite le Finestre”, cantata da Franca Raimondi, è stato per decenni una colonna portante della nostra Associazione e della Cassa Nazionale di Assistenza Compositori Autori e Librettisti di Musica Popolare “Mario Schisa” della quale è stato anche Presidente.
Con la scomparsa di Dante se ne va un pezzo importante della nostra storia musicale e un caro amico che tanto ha fatto per la causa di tutti gli autori.
Ci resterà sempre nel cuore la sua profonda onestà, il suo contagioso ottimismo e la sua incrollabile voglia di fare e impegnarsi.
Le esequie si svolgeranno domani alle ore 11.00 nella chiesa Sant’Andrea di Via Crema 22 (angolo via Giulio Romano, zona Porta Romana) a Milano

Aggiornamenti attività ECSA: UNCLA in Europa

1. ECSA apre con Antonio Vitorino (già membro della Commissione Europea) un confronto sulla Copia Privata con le organizzazioni dei produttori di elettronica.
Lo scopo è di trovare un accordo che possa valere in tutta la Comunità, tenuto conto delle attuali forti differenze e il tentativo di alcuni governi di non applicarla o ridurne la portata.
Interessante anche il fatto che la Corte Europea di giustizia ha stabilito che la copia privata è il giusto compenso dovuto all’autore per il danno subito dalla riproduzione ad uso privato non autorizzata.

2. Sul tema “coercive publishing” che ha visto il lavoro di una commissione di Ecsa durato oltre due anni, oltre al già noto esposto al Commissario EU per la concorrenza, è stata inviata una petizione al Parlamento Europeo, che ha già raggiunto oltre mille firme. Se non avete ancora firmato cliccate qui:

http://www.change.org/petitions/fair-trade-for-creators

La petizione, oltre al tema specifico contiene principi importanti per tutti, sottolineati in grassetto. Da notare anche il numero di altre organizzazioni che hanno aderito.
Le organizzazioni firmatarie rappresentano gli interessi di più di migliaia di giornalisti, cantautori, compositori, registi cinematografici e televisivi, sceneggiatori, illustratori e autori visivi in tutta Europa. Insieme, chiediamo azioni immediate contro le pratiche contrattuali coercitive affrontate dai creatori in Europa. Appoggiamo la protesta presentata dall’Alleanza europea dei compositori e cantautori (European Composer and Songwriter Alliance – ECSA) il 17 gennaio contro un gruppo di emittenti europee e contro le loro pratiche presunte anticoncorrenziali attraverso deleghe coercitive ed accordi contrattuali firmati sotto costrizione.
Oggi gli autori sono spesso costretti a rinunciare, o assegnare parti dei diritti d’autore sindacali in nome della libertà contrattuale e della flessibilità. “Flessibilità”, che si limita a consentire a produttori e finanziatori di imporre contratti unilaterali su singoli autori impunemente. I singoli autori sono spesso costretti ad accettare condizioni contrattuali ingiuste che vengono redatte in anticipo e presentate come una proposizione “mangi la minestra o salti dalla finestra”: i creatori sono regolarmente informati che se non firmano un certo contratto, senza modifiche, non potranno lavorare più per l’azienda che aveva fatto “l’offerta”. Questo problema è aggravato dalla concentrazione della proprietà: in alcuni casi vi è una situazione di monopolio – un unico acquirente per una classe di lavoro creativo. Questi contratti ingiusti sono (nella maggior parte degli stati membri dell’UE) irreversibili, una volta firmati.
Vediamo questo come una distorsione del mercato e come una concorrenza sleale. Se gli autori non sono scelti in base alle loro qualifiche professionali, ma alla loro disponibilità di assegnare più diritti, o nel peggiore dei casi, rinunciare a tutti i loro diritti, ciò avrà alla fine un effetto negativo anche per i consumatori.

INVITO AD AGIRE – 8 Principi irrinunciabili in accordi contrattuali.

Questa situazione incide sulla vita di milioni di creatori e, se non regolamentata, metterà in gioco la cultura e i valori democratici dell’Europa.
Chiediamo che i contratti degli autori siano in accordo con i seguenti principi fondamentali:

1. Tutti i creatori riceveranno un salario giusto (cioè un’equa remunerazione) per ogni utilizzo delle loro opere, per tutta la durata dei loro diritti d’autore;
2. Ulteriore uso del loro lavoro deve essere soggetto a pagamento equo e negoziato tra il creatore e il contraente;
3. L’offerta di una commissione non deve dipendere da nessun diritto di pubblicazione assegnato alla parte contraente. Si riconosce che la concessione di pubblicazione è prerogativa degli autori e che gli autori sono liberi di scegliere a chi assegnare o concedere in licenza i loro diritti;
4. Tutti i creatori, sia freelance o impiegati, devono avere il diritto di negoziare collettivamente con gli editori, produttori, emittenti o altre parti contraenti;
5. Tutti i trasferimenti legali dei diritti d’autore (vale a dire clausole di lavoro a progetto) saranno considerati inapplicabili;
6. Ogni diritto non specificatamente trasferito in base al nome deve essere conservato dal creatore;
7. Ogni diritto che non viene utilizzato, come ad esempio il fallimento della casa editrice, del produttore, delle emittenti o altre parti commissionanti, di distribuire o sfruttare un lavoro entro un termine ragionevole di tempo, deve ritornare al creatore;
8. Il pieno rispetto dei diritti morali come convenuto nel Articolo 6 bis della Convenzione di Berna.Infine, vorremmo sottolineare che i diritti d’autore forniscono una rete di sicurezza senza la quale i creatori sarebbero criticamente svantaggiati in qualsiasi ambiente commerciale.
Il sistema dei diritti d’autore permette ai creatori di essere liberi da un clima di clientelismo che può sovvertire la libertà di espressione. Siamo fermamente convinti che i principi soprammenzionati sono fondamentali per garantire un ambiente equo e sostenibile in cui i creatori possano continuare a nutrire la cultura europea e sostenere i nostri valori democratici.

International/European Federation of Journalists (IFJ/EFJ),Federation of European Film Directors (FERA),Federation of Screenwriters Europe (FSE), European Visual Artists (EVA),European Composers and Songwriters Alliance (ECSA), European Illustrators Forum’s (EIF), Pyramide Europe, International Authors’ Forum (IAF),

3. Parlamento Europeo
E’ prevista per la fine di giugno una audizione con il gruppo parlamentare social-democratico del Parlamento Europeo, sui temi del diritto d’autore. Insieme ad altri delegati Ecsa parteciperà anche Lorenzo Ferrero come presidente del Ciam.

4. UNCLA chiede un’indagine sui contratti di edizione.
In una lettera al presidente di ECSA Alfons Karabuda, Silvano Guariso, nell’esprimere apprezzamento per il lavoro svolto sul tema “coercive publishing” (vedi sopra punto 2) ha chiesto che ECSA avvii una commissione sui normali contratti di edizione musicale, che abbia come scopo iniziale il confronto fra le pratiche e i modelli contrattuali dei diversi paesi UE e successivamente una posizione comune anche in vista di future Direttive Europee sul diritto d’autore. La proposta verrà sottoposta all’assemblea di ECSA che si terrà in ottobre in Islanda.