È scomparso Robin Gibb

Nella notte del 20 maggio è deceduto, dopo una lunga malattia Robin Gibb, musicista e presidente della CISAC. Con i fratelli Barry e Maurice aveva costituito il gruppo dei Bee Gees, protagonista della discomusic degli anni Settanta con grandi successi come “Stayin’ Alive” o “Night Fever”, colonna sonora del film “La febbre del sabato sera”.
Eletto presidente della CISAC, la Confederazione internazionale delle società di autori e compositori di tutto il mondo, “Robin Gibb – come ricorda il sito della Confederazione – è stato la voce instancabile di tre milioni di creatori in tutto il mondo” ed ha “entusiasticamente adoperato la sua posizione di presidente dell’organizzazione e il suo essere uno degli autori di canzoni più popolari per convincere i governi a sostenere i creatori e promuovere e sostenere il valore del diritto d’autore”.
Dopo la sua riconferma per un ulteriore mandato triennale, nel 2010, Gibbs aveva dichiarato: “la presidenza della CISAC è un ruolo che comporta per me un grande compito perché, come musicista, credo fortissimamente nella gestione collettiva dei diritti da parte delle società di autori. Mentre l’intero settore dell’intrattenimento è ad un bivio, voglio portare avanti questo nuovo mandato per favorire lo sviluppo di un sistema di gestione dei diritti che sia sostenibile nell’era del digitale, un sistema che unisca l’esigenza del pubblico per un facile accesso a tutte le nostre opere alla salvaguardia dei diritti e gli interessi di ognuno, incluso l’equo compenso ai creativi per lo sfruttamento delle loro opere”.
Fonte: www.siae.it

La decisione AGCOM nuoce ai diritti degli autori

La decisione di AGCOM di astenersi dall’adozione dell’annunciato Regolamento arreca di per sé un danno all’efficacia del sistema ordinamentale italiano di contrasto alla pirateria delle opere dell’ingegno. Ecco spiegato perché, ad esempio, il Governo U.S.A. con il Report 301 conferma l’inserimento del nostro Paese nella watch list degli Stati a più alto tasso di pirateria e contraffazione. E’ come se nel settore fiscale si comunicasse che lo Stato avesse deciso di astenersi dal perfezionare la lotta all’evasione fiscale rinunciando all’utilizzo di nuovi e più mirati sistemi. Non importano le asserite motivazioni tecnico-giuridiche che ne sono la base: il messaggio che passa è “in internet resta tutto così com’è” ed oggi l’utilizzo abusivo di opere dell’ingegno nelle reti di comunicazione elettronica in assoluto disprezzo dei diritti dei rispettivi titolari è un dato di fatto riconosciuto da tutti.
La SIAE, fin dalle origini della manifestata volontà di AGCOM di adottare un provvedimento in materia, aveva offerto tutte le possibili forme di collaborazione tecnica ed operativa alle strutture dell’AGCOM, secondo le linee di coordinamento fra le due Istituzioni stabilite già dalla legge n. 248/2000 che, si ricorda, fin da allora è designata come “legge antipirateria”. Sia in vista dell’adozione della prima delibera AGCOM del dicembre 2010, che con l’adozione di quella successiva, del luglio 2011, la SIAE ha costantemente illustrato all’AGCOM il proprio avviso sui progetti intorno ai quali ruotava l’istruttoria e ciò sia dal punto di vista tecnico-giuridico che da quello socio-economico sostenendo, al riguardo, e dimostrando con i fatti, come la lotta all’abusivo utilizzo delle opere dell’ingegno nella Rete dovesse partire dalla enucleazione ed adozione di un’ampia offerta legale di contenuti, che costituisse la base per evidenziare marcatamente le condotte di veri utilizzatori abusivi. La SIAE infatti ha proseguito nella propria opera di elaborazione e pratica di schemi di licenza semplici, economici e trasparenti, che dessero in definitiva all’utente onesto la possibilità di “restare onesto”. Occorreva quindi passare ad un sistema sanzionatorio che non toccasse l’utente ma i siti dove possono verificarsi certe condotte, sistema sanzionatorio efficace, senza se e senza ma, avendo sempre di mira l’equilibrio tra la massima libertà di espressione e la massima tutela possibile dei titolari di prodotti creativi e culturali. Se questi soggetti non fossero protetti e sostenuti nel loro lavoro, occorre sempre tenere ben chiaro, la cultura e la creatività stesse non avrebbero spazi di sopravvivenza.
Fonte: www.siae.it

Approvate con DPCM le modifiche all’articolo 11 e all’articolo 14 dello Statuto Siae

Il Presidente del Consiglio dei Ministri, Mario Monti, ha approvato le modifiche apportate dal Commissario Straordinario Gian Luigi Rondi agli articoli 11 e 14 dello Statuto della SIAE con la delibera del 2 agosto 2011. Il decreto di approvazione (del 5 aprile 2012), su proposta del Ministro per i beni culturali e di concerto col Ministro dell’economia e delle finanze, ha formalizzato a livello statutario l’adeguamento della SIAE alle disposizioni di legge emanate nel 2010 in materia di stabilizzazione finanziaria, con particolare riferimento alla composizione degli organi degli enti pubblici, anche economici.
Il nuovo articolo 11 relativo alla “Composizione del collegio dei revisori” , prevede quindi tre componenti effettivi e due supplenti dell’organo (prima i componenti effettivi erano cinque), che durano in carica quattro anni.
Il nuovo articolo 14 prevede inoltre la soppressione dell’Ufficio di diretta collaborazione al fine di perseguire ulteriori obiettivi di risanamento finanziario e di equilibrio economico-gestionale della Società.
Fonte: www.siae.it

Audizione Commissione Cultura della Camera

Che la giornata non sarebbe stata serena si è visto dal mattino, appena arrivati in sala di attesa alla camera, ne Mogol ne Lavezzi sono venuti a salutarmi ma mi hanno degnato di un ciao da lontano tipico delle zitelle inacidite quando si svegliano male.
Dopo l’intervento di Filippo Sugar perfettamente coerente… è la volta di Mogol che forse convinto di essere a Carosello ha fatto uno spot per il suo Cet per lasciare la parola a Mario Lavezzi che come al solito ha distribuito qualche centimetro cubo di aria fritta.
Io, come del resto avevo preannunciato, ho parlato delle necessità di avere in SIAE una governance con 2/3 autori e 1/3 Editori e Albano ha concluso con delle bellissime parole dettate dal cuore di un uomo vero quale Lui è… apriti cielo!!!!!!
Le artiglierie di Fem e Federazione Autori da quel momento hanno cominciato a sparare insieme (fortunatamente a salve) dimostrando, qualora ce ne fosse stato bisogno, da che parte stanno veramente quelli della Federazione.
I loro interventi li commento solo con due parole, patetici e imbarazzanti … ascoltateli e capirete come fanno degli Autori a tradire quelli che millantano come propri ideali.
Fortunatamente un parlamentare di cui adesso mi sfugge il nome ha letto la lettera pubblicata (a pagamento) da Fem e Federazione atta solo a deligittimare gli organi sociali preparando la strategia per arrivare al commissariamento nella quale si fanno accuse esagerate e pesantissime delle quali nessuno di loro ha saputo dare spiegazioni.
All’uscita sono stato inseguito dalle voci alterate di Lavezzi e Sugar che in perfetta simbiosi mi accusavano che chiedendo uno statuto con i 2/3 Autori e 1/3 Editori avevo fatto il male degli Autori…
Fortunatamente ho trovato una parola perfetta per rispondere a Lavezzi… VERGOGNA!!!!!!!

Cristiano Minellono

Di seguito il link alla registrazione dell’audizione
http://www.radioradicale.it/scheda/349157

Lucio Dalla ci ha lasciati

Hai deciso di andare anche tu Lucio,di raggiungere Giorgio, Fabrizio, Bruno, Mino perché come a Loro… anche a te ormai questo mondo andava stretto, non c’era più la musica insieme, la condivisione, lo spirito infantile di chi vive per far cantare… e come Loro ci mancherai anche tu con la tua genialità irriverente, con la tua musica profonda e il tuo sottolineare con allegria le ferite della vita.
Ma come Loro… ci lasci tanto Lucio… ed è qualcosa che resterà in eterno, una grande impronta lasciata da un piccolo uomo.

Le precisazioni SIAE sulla gestione dei fondi immobiliari

A seguito delle notizie pubblicate dal Corriere della Sera, la Società Italiana degli Autori ed Editori S.I.A.E. ha diffuso le seguenti precisazioni.

1. Va premesso che con D.p.r. 9 marzo 2011, la S.I.A.E. è stata assoggettata a commissariamento. Il primo compito affidato al commissario straordinario, all’uopo affiancato da due sub commissari, è quello di “assicurare il risanamento finanziario e l’equilibrio economico gestionale della Società”.
2. Gli atti eseguiti dalla gestione commissariale – al pari di quelli delegati al direttore generale dott. Gaetano Blandini – sono tutti improntati al rispetto rigoroso della legalità e della trasparenza, nonché al raggiungimento del suddetto obiettivo di equilibrio economico finanziario.
3. Tanto premesso, l’articolo ruota attorno ad una notizia obiettivamente errata e offre una ricostruzione distorta degli eventi riguardanti la S.I.A.E.. Nessuno dei dati indicati risponde al vero.
4. La S.I.A.E. non ha eseguito alcuna operazione di vendita o dismissione del proprio patrimonio immobiliare. Né operazioni di simile natura sono avvenute con riguardo al patrimonio del Fondo Pensioni per il Personale di Ruolo della Società Italiana degli Autori ed Editori (“Fondo Pensioni”).
5. La S.I.A.E., infatti, ha provveduto ad apportare parte del proprio patrimonio in un fondo immobiliare di cui S.I.A.E. stessa detiene e deterrà in futuro il 100% delle quote.
6. Non vi è, pertanto, alcuna fuoriuscita, né dispersione, di patrimonio o di risorse economiche verso l’esterno, né si è procurata, ad evidenza, alcuna perdita in capo alla S.I.A.E..
7. La costituzione del fondo immobiliare è volta esclusivamente a consentire una gestione efficiente del patrimonio immobiliare di S.I.A.E., anche nell’ottica di una sua valorizzazione, affidandola ad un operatore professionalmente deputato a tale attività e soggetto alla vigilanza della Banca d’Italia.
8. La costituzione del fondo immobiliare consente, inoltre, di far emergere i valori reali del patrimonio di S.I.A.E., superiori a quelli riportati nei bilanci passati, con la realizzazione di plusvalenze rilevanti e con rafforzamento delle riserve di patrimonio netto della Società. A tale proposito è sufficiente segnalare che rispetto ad un valore riportato nel bilancio S.I.A.E. al 31.12.2010 di circa 105 milioni di euro, i valori di apporto raggiungeranno complessivamente circa 182 milioni di euro con un differenziale positivo per S.I.A.E. di circa 77 milioni di euro.
9. Tutti i predetti valori risultano oggetto di perizie, obbligatorie per legge, eseguite da uno dei più importanti advisor indipendenti del settore immobiliare a livello internazionale (CB Richard Ellis S.p.A.). La società di gestione è stata scelta trasparentemente e in ragione di stretti requisiti di professionalità (Sorgente Group S.p.A. risulta invero la migliore S.G.R. del mercato italiano per “Management Quality” rating appositamente rilasciato da Moody’s).
10. I canoni di locazione che SIAE provvederà a corrispondere in futuro per gli immobili strumentali (e da essa, quindi, effettivamente utilizzati) saranno stabiliti a valori di mercato, con effetti positivi sulla trasparenza del bilancio S.I.A.E. Si segnala peraltro che, essendo S.I.A.E. titolare del 100% del fondo immobiliare, i relativi rendimenti (anche derivanti dai predetti canoni di locazione) resteranno a beneficio esclusivo di S.I.A.E..
11. Un identico efficientamento è stato perseguito con riguardo al Fondo Pensioni. Anche il Fondo Pensioni, infatti, ha provveduto ad apportare parte del proprio patrimonio in un fondo immobiliare di cui detiene il 100% delle quote.
12. Il valore di apporto è in linea con il valore, di euro 82 milioni, registrato nell’ultimo bilancio del Fondo Pensioni, pertanto senza alcun aggravio per il Fondo Pensioni stesso.
13. A tale proposito, deve essere altresì evidenziato che proprio con riguardo al Fondo Pensioni la citata operazione risultava tecnicamente obbligatoria sotto plurimo profilo.
14. Innanzitutto, il bilancio attuariale al 31.12.2010 del Fondo Pensioni evidenziava un disavanzo di oltre 4 milioni di euro. Il patrimonio del Fondo Pensioni, dunque, non era in grado di far fronte autonomamente al totale delle obbligazioni pensionistiche su di esso gravanti.
15. Inoltre, il patrimonio del Fondo Pensioni non garantiva flussi di cassa annuali sufficienti per il pagamento delle singole prestazioni pensionistiche. Il saldo tra rendimenti e costi del patrimonio immobiliare del Fondo Pensioni, risultava, anzi, costantemente negativo.
16. In ragione delle suddette carenze patrimoniali e finanziarie, S.I.A.E. ha dovuto costantemente erogare al Fondo Pensioni ingenti somme. A tutt’oggi, S.I.A.E. risulta aver versato in favore del Fondo Pensioni un ammontare (ad importi non rivalutati) di circa 130 milioni di euro, con effetti gravemente depressivi sul proprio patrimonio.
17. Infine, il patrimonio del Fondo Pensioni – giacché investito integralmente in immobili – contrastava tanto con le previsioni dello statuto del Fondo Pensioni stesso (art. 44) quanto, e soprattutto, con i vincoli imposti dalla legge (art. 5, comma 2, del D.M. 10 maggio 2007, n. 62) e dalle istruzioni della Autorità di Vigilanza (nota Covip del 2 aprile 2010, prot. 1662). Il Fondo Pensioni, dunque, risultava comunque obbligato a modificare la composizione del proprio patrimonio entro il maggio 2012.
18. L’operazione nel suo complesso, oltre a garantire come detto una migliore gestione del patrimonio S.I.A.E., consentirà di assicurare al Fondo Pensione le risorse finanziarie necessarie al puntuale assolvimento degli obblighi posti a suo carico (i.e. il pagamento delle pensioni) senza ulteriormente gravare sul bilancio di S.I.A.E. stessa.
19. L’operazione, inoltre, ha consentito di interrompere gli effetti di atti di gestione intervenuti in passato (relativamente al patrimonio del Fondo Pensioni) che hanno aggravato la condizione del Fondo Pensioni stesso e sui quali S.I.A.E. sta ultimando le verifiche necessarie ad avviare azioni di responsabilità. In proposito, è sufficiente rammentare che prima dell’intervento della gestione commissariale e del direttore generale dott. Gaetano Blandini, il Fondo Pensioni aveva avviato la cessione di propri beni immobili con rateizzazione del prezzo di vendita (senza garanzie) in 40 anni.
20. E’ destituita di qualsiasi fondamento l’affermazione e l’illazione circa una presunta “privatizzazione” della S.I.A.E. giacché l’Ente opera, in forza della legge n. 2 del 2008, in regime privatistico. Inoltre, è necessario sottolineare con forza come la S.I.A.E. non si avvalga né direttamente né indirettamente di alcun trasferimento, sovvenzione, finanziamento o particolare vantaggio a carico del bilancio dello Stato.
21. Infine, risulta evidentemente falsa qualsiasi congettura volta a porre in relazione l’operazione descritta con il pagamento degli stipendi, delle pensioni o del trattamento di fine rapporto dei dipendenti della S.I.A.E.

Una più dettagliata relazione è stata pubblicata sul sito della S.I.A.E. al seguente link:
http://www.siae.it/edicola.asp?click_level=0500.0100.0200&view=4&open_menu=yes&id_news=10872

Nuovo IMAIE, oggi presentazione a Milano

Oggi giovedì 19 gennaio si tiene a Milano un incontro di presentazione del Nuovo IMAIE, al quale sarà presente il Presidente dell’Ente Andrea Micciché.
L’incontro si svolgerà alle ore 14.30 presso la Sala Tiepolesca in via Montenapoleone, 22 e vuole essere un momento per condividere le nuove prospettive e le tappe che stanno segnando la crescita del Nuovo IMAIE, in modo da conoscere gli obiettivi, partecipare attivamente al consolidamento e decidere insieme il futuro del diritto connesso.

SIAE presenta il bilancio dei primi nove mesi della gestione commissariale

Il Direttore Generale Gaetano Blandini, unitamente ai Sub Commissari Mario Stella Richter e Domenico Luca Scordino, hanno illustrato in conferenza stampa ieri mattina a Roma un primo bilancio dei nove mesi della gestione straordinaria della SIAE, a seguito del commissariamento avviato nel marzo del 2011.
La SIAE è ente pubblico economico a base associativa: opera in base al diritto privato (legge n. 2/2008) ed è economicamente e finanziariamente auto-sufficiente. Non beneficia di nessuna sovvenzione, finanziamento, o trasferimento di sorta a carico dello Stato e non rientra nel comparto della finanza pubblica.
La SIAE, nell’ambito dell’attività assegnata dalla legge di tutela del diritto d’autore, raccoglie oltre 600 milioni di euro l’anno di proventi da ripartire agli aventi diritto, oltre 100mila associati.
I dipendenti della Società sono circa 1.300, cui si aggiungono 600 agenti mandatari.
La SIAE – solo con riferimento alle attività di spettacolo – opera su una realtà produttiva composta da oltre 85.000 luoghi di spettacolo in Italia e circa 3,8 milioni di eventi, censendo oltre 70 milioni annue di cosiddette “utilizzazioni” (singole esecuzioni di brani).
Il bilancio dell’esercizio 2010 registrava un valore della produzione di 177 milioni di euro, a fronte di costi per 204 milioni, con un risultato operativo negativo di 27 milioni di euro.
La gestione commissariale ha messo in atto una serie di razionalizzazioni, finalizzate al risanamento economico: nel corso del 2011, sono state avviate riduzioni di costi nell’ordine di 13 milioni di euro.
Sono in corso di definizione ulteriori interventi per garantire un pareggio di bilancio strutturale e stabile nel tempo.
Il deficit di bilancio SIAE è peraltro in buona parte determinato dal Fondo Pensioni, un fondo integrativo chiuso nel 1978 ma che ancora pesa fortemente nel bilancio della Società: la SIAE è obbligata in solido al pagamento delle prestazioni pensionistiche.
Il Fondo Pensioni è stato nel passato gestito con modalità obiettivamente inefficienti e non sempre rispondenti alle norme di legge e di statuto. SIAE è dovuta intervenire, nel corso degli anni, versando al Fondo oltre 130 milioni di euro (a valori non attualizzati).
Solo negli ultimi cinque anni, SIAE ha sopportato nel proprio bilancio, a causa del Fondo Pensioni, oneri per 35,7 milioni di euro, somma superiore al passivo netto complessivo evidenziato dalla SIAE nel medesimo periodo.
Nell’intervenire per sistemare definitivamente una simile anomalia, SIAE ed il Fondo Pensioni hanno avviato una duplice operazione di razionalizzazione e valorizzazione del patrimonio immobiliare.
Ciò consentirà – come confermato dal Presidente del Fondo Pensioni Damiano Lipani – di raggiungere un assetto di stabile equilibrio per il Fondo Pensioni (rafforzando le garanzie per i pensionati).
L’operazione consentirà altresì a SIAE di neutralizzare gli effetti negativi del Fondo Pensioni sul proprio bilancio, senza intaccare le riserve finanziare di SIAE stessa (destinate ad essere ripartite tra gli associati) ed invece creando valore attraverso la realizzazione di 78 milioni di euro di plusvalenze.
L’apporto del patrimonio immobiliare SIAE al fondo sarà di complessivi 181,5 milioni di euro; l’apporto del patrimonio immobiliare del Fondo Pensioni SIAE sarà di complessivi 80,5 milioni; per un totale di 262 milioni.
Questi valori sono scaturiti, nel rispetto della normativa vigente in materia, dalle valutazioni di periti indipendenti di primario standing internazionale.
SIAE ed il Fondo Pensioni SIAE restano titolari esclusivi delle quote dei 2 fondi immobiliari costituiti, affidati alla gestione di un primario operatore del settore (Sorgente SGR SpA), soggetto alla vigilanza della Banca d’Italia e della Consob. Del pari, gli immobili utilizzati da SIAE sono e restano nella piena disponibilità di SIAE stessa.
L’attività della gestione commissariale terminerà con la consegna alle Autorità di Vigilanza del nuovo testo di statuto della SIAE.

Liquidazione IMAIE: il Tribunale di Roma autorizza il pagamento dei saldi degli importi ammessi allo stato passivo

Il Tribunale di Roma ha autorizzato il pagamento degli importi ammessi allo stato passivo dell’Imaie. La notizia è stata resa nota dai commissari liquidatori di Imaie, Giovanni Galloppi, Enrico Laghi e Giuseppe Tepedino, attraverso un’inserzione pubblicata ieri su Il Sole 24 ore e nel proprio sito www.imaie.it, con le modalità per la procedura di richiesta del saldo.
I commissari liquidatori avvisano i creditori di avere “depositato presso il Tribunale ordinario di Roma, Ufficio di Presidenza, il piano di riparto delle somme ammesse allo stato passivo depositato in data 19 aprile 2010”, e che, “con successivo provvedimento in data 29 dicembre 2011, il presidente del Tribunale ordinario di Roma ha autorizzato il pagamento degli importi ammessi allo stato passivo”.

SIAE: firmato l’accordo con la rete dei Mandatari Canale: ATTUALITÀ

Il 29 dicembre scorso, presso la Direzione Generale della SIAE a Roma, si è tenuta, alla presenza del Direttore Generale, Gaetano Blandini, del Direttore delle Relazioni Industriali e Formazione, Gianfranco Cerasoli, e delle Organizzazioni Sindacali dei Mandatari nelle persone di Egisto Antonio Tedeschini, Gian Mario Molinari, Sergio Pugliese (SNAAM Felsa-CISL), Danilo Piergiovanni (UGL Comunicazione), Salvatore Leone e Massimiliano Morico (ASAS), la riunione finalizzata alla sottoscrizione del Protocollo d’intesa contenente i criteri generali di modifica dei contratti degli Agenti.
Constatata la disponibilità a cooperare in vista del comune obiettivo di riequilibrare la gestione economico-finanziaria della Società, come previsto dal d.P.R. del 9 marzo 2011, anche attraverso politiche di contenimento dei costi e di incremento degli incassi, le parti hanno convenuto di ribadire nel documento il carattere strategico del ruolo svolto dai Mandatari sul territorio, confermando l’attuale rete di mandatari con salvaguardia delle posizioni lavorative e scongiurando, pertanto, la paventata riduzione di un terzo delle agenzie mandatarie.
Sotto il profilo economico, in relazione alla previsione contenuta nel bilancio preventivo relativo all’esercizio 2012 di soppressione dell’istituto dell’indennità di fine mandato nella misura di €3.600.000,00, si è stabilito di ridurre tale importo a € 3.000.000,00.
Nel recepire tale orientamento emerso nel corso della discussione, il Protocollo d’intesa prevede la conferma del mandato a tempo indeterminato ( la SIAE aveva chiesto di poter conferire mandati a tempo determinato) fino al 65esimo anno di età del mandatario, con possibilità di deroga sino al 67esimo anno per periodi semestrali, nonché il mantenimento dell’indennità di fine mandato che, fermi restando i diritti già maturati, viene portata al 42,5% della mensilità media per ogni anno (o frazione) di durata del mandato.
Per quanto concerne la remunerazione dei manadatari, è stabilita una riduzione delle provvigioni espresse in valori percentuali dello 0,40% (e non dello 0,50% come previsto nella prima bozza di accordo), nonché del 6% per i compensi solamente relativi al servizio erario corrispettivi determinati in valore assoluto.
Vengono così esclusi dalla riduzione la voce diritti di segreteria (quota mandatari relativa all’esercizio 2010 pari a € 2.011.800,00), le rilevazioni musicali (quota mandatari relativa all’esercizio 2010 pari a € 390.00000), i processi verbali erariali e i compensi per i servizi AAMS (Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato) e UNIDIM (l’associazione che raggruppa la quasi totalità delle industrie cinematografiche).
Infine, viene prevista la possibilità per SIAE di affidare ai Mandatari, previa loro disponibilità e non per mero obbligo, l’attività di accertamento in mancanza o in carenza nei Punti di Ruolo SIAE.
In ogni caso, l’azienda ha offerto la propria disponibilità a ridiscutere le condizioni economiche (piano strategico relativo al periodo 2011-2014), una volta superata l’attuale fase di difficoltà economico-finanziaria.
Sotto il profilo organizzativo, le parti hanno convenuto di costituire un tavolo paritetico, denominato Gruppo di Lavoro, il cui obiettivo si sostanzia, tra l’altro, ne:
1) l’elaborazione di criteri e linee guida per la costituzione, la modifica e la soppressione delle c.dd. “Isole”;
2) l’elaborazione di uno schema organizzativo, che vede coinvolti direttamente i Mandatari, finalizzato al recupero dell’evasione sul territorio, con relativo compenso;
3) la predisposizione di uno schema d’incentivi basato sul premio di produzione stimato in termini percentuali sul recupero dell’evasione del diritto d’autore sul territorio e sull’attività svolta;
4) l’individuazione di criteri e linee guida per disciplinare, da un lato, le penalizzazioni per mancato raggiungimento degli obiettivi e, dall’altro, il sistema dell’avocazione di attività di spettacolo e di
intrattenimento, nonché la facoltà di accentramento di servizi aventi carattere omogeneo ed interessanti una pluralità di circoscrizioni.
Il Gruppo di Lavoro, che inizierà i propri lavori il 18 gennaio 2011, si occuperà anche delle modalità di miglioramento dello sportello unico S.U.N., formulando, entro trenta giorni, le proposte che dovranno essere sottoposte all’azienda per l’approvazione.
Il protocollo d’intesa prevede inoltre che SIAE continui a garantire i collegamenti “adsl” senza alcun costo per i Mandatari e predisponga un idoneo piano di aggiornamento e formazione degli stessi, i quali saranno coinvolti, anche in qualità di docenti, nell’attività didattica.
In defintiva, l’accordo raggiunto rappresenta un momento assai significativo nel fondamentale processo di riqualificazione della professione del Mandatario, la cui realizzazione è stata resa possibile dalla disponibilità delle parti a collaborare ai fini dell’avanzamento del processo volto a realizzare, in tempi rapidi, un effettivo e duraturo rilancio della SIAE.