Il tempio museo della canzone

di Giulio Corselli

Prefazione tratta dal volume “il Museo dell’Italia che canta e la riproduzione sonora del tempo”

Dedicato ai poeti, ai musicisti, agli interpreti che hanno scritto la storia della canzone italiana.
“Per me che avevo la canzone nel cuore, agli idoli che popolavano i miei sogni – artisti e interpreti- venivano immaginati come personaggi di uno straordinario pianeta chiamato “Galleria del Corso”
Quando alcuni anni fa, andai a Milano per scoprire quel mondo magico, conobbi quei personaggi e fui felice di trovare la sensibilità e la cordialità che mi ero aspettato, ma fui grato soprattutto dell’amicizia che mi donarono e mi dimostrarono rendendomi la visita. Poi lentamente ma inesorabilmente, una pianificazione emarginante sgretolava quel mondo di artisti che aveva scritto la storia della canzone italiana. Un’amara realtà troppo difficile d’accettare! E’ nata così l’idea di creare un Museo che tenesse viva nel tempo la testimonianza di una storia d’arte popolare da custodire, da far ritrovare e da far conoscere soprattutto ai giovani, nella sua grande tradizione.
Il Museo della canzone italiana è la nostra realtà!
Questo lo dovevo ai personaggi dei miei sogni giovanili, ora miei fraterni amici”(Erio Tripodi).

Rappresentando l’U.N.C.L.A., ho conosciuto Anna TRIPODI a un anno dalla dipartita di suo papà in occasione della Messa in suffragio e presentazione del libro “Erio una vita di passioni”
Avevo avuto l’onore di conoscere Erio in vita e nel breve incontro apprezzarne le virtù.
Facendo coro la Giusy (in arte Fiorbel) e Giuliana la nostra segretaria ora in pensione, erano stati Nuccia Rispoli e Vitaliano Caruso a parlarmi di questo estroso compositore e interprete della canzone melodica, che nell’arco della vita aveva acquistato e scelto con cura, un’infinità di curiosi e fantastici strumenti musicali. Bizzarre pianole, reperti di manifattura antica e addirittura unici, corredati da migliaia di spartiti e con questi cimeli, adibito a Tempio Museo della Canzone, un treno; un vero treno con tanto di locomotiva e carrozze, d’epoca naturalmente!
All’interno del suo sfarzoso ristorante, Erio mi sorprese con il naso all’insù, come estasiato mentre mi accingevo a passare in rassegna le foto ricordo che lo ritraevano insieme a personaggi dello spettacolo e personalità come il Presidente della Repubblica Sandro Pertini e il Papa Carlo Wojtila.
Meraviglia e incredulità sono le impressioni di chi per la prima volta e…….francamente anche le volte successive, si trova a contatto con queste realtà.
Quando mi presentai dicendo di far parte della famiglia dell’U.N.C.L.A., passò le consegne al caposala, dimenticò i suoi clienti; si entrò in sintonia. Si accesero i ricordi e scaturirono nomi accompagnati da aneddoti, “Bixio, Schisa, Di Lorenzo, Vancheri, Pavarotti; fino ad arrivare a Renato Zero e la fraterna amicizia che lo legava a Claudio Villa”
Corrucciato e pensieroso come una persona che vorrebbe vedere al di là del tempo, mi accennò dello scarso interesse politico, assente e noncurante a salvaguardare il patrimonio culturale che a fronte di sacrifici era riuscito a realizzare; mentre un certo interesse all’acquisto di tutto il Museo, lo aveva ventilato il Principato di Monaco.
Rammento il gesto, l’espressione di chi ne assapora la soddisfazione, quando con gli occhi che vedono oltre lo sguardo, sussurrò “quanto mi piacerebbe fare da Cicerone, ospitare e presentare il mio treno a tutti i Cantanti, Autori e Compositori d’Italia”! Dal momento che mi ero fatto promotore di porre una targa U.N.C.L.A. sul muretto d’Alassio e convinto che dopo la cerimonia si potesse mettere in programma un piacevole incontro tra musicisti nel suo ristorante; non promisi in quanto non ho questi poteri, ma in cuor mio pensai che almeno in parte, il suo sogno si poteva realizzare.

E quanta amarezza provo mentre scrivo! Pensando che Erio non c’è più e da due anni la targa è posteggiata da qualche parte nello studio del pittore Mario Berrino responsabile delle affissioni. Per la cronaca, il Maestro Berrino conta i suoi 85 anni e noi, non siamo eterni.
Illusioni e delusioni a parte,è Anna la figlia di Erio, che ha preso in mano le redini della situazione con decisione, lotta per mantenere il Tempio attivo in Vallecrosia. Coinvolgendo parenti e amici, Autorità e Critici Letterari, ha fatto in modo che il manoscritto di suo padre venisse pubblicato, presentato e con successo commentato. ( Parte del contributo è devoluto in beneficenza vedi sotto).
Superando burocrazie e Assessori agnostici, è riuscita a sensibilizzare la Regione che ha provveduto ad un finanziamento per il rifacimento del piazzale e rendere il treno pronto per le visite alle scolaresche e al pubblico. Qualcosa si muove, ma urgono contributi per la catalogazione degli spartiti e ciò comporta l’acquisto di computer e l’assunzione di personale a tempo pieno che ne curi costantemente la manutenzione, di impianti di condizionamento estivo e invernale affinché il materiale non si deteriori; da parte di capaci maestri liutai chiamati anche dall’estero, necessita la revisione periodica degli strumenti.
Al Palafiori, in occasione del Festival di Sanremo l’U.N.C.L.A. era presente con uno stand, così l’incontro con Anna, che per il Tempio della canzone presentava allo schermo sequenze filmate inerenti l’attività del genitore alle prese con il Museo, qualche grammofono e tra i cimeli in mostra, il sax lasciato in eredità da Fausto Papetti.
Indi la conoscenza con il nostro Segretario Pino Amendola e un invito a cena con Silvano Guariso nelle vesti di Vice Presidente della S.I.A.E., dell’Avvocato D’Ammassa, con Poma, Pareti, Castellari e una promessa, il giovane Ziglioli.
Vedere per credere! Nessuno di queste persone si aspettava cotanta meraviglia.
Quella sera si fantasticò e nacquero idee possibili per fare affluire fondi come per esempio far cantare un tal cantante ad uno stadio. E’ solo una questione di cuore e poiché è di musica che stiamo parlando ed in prima persona ne siamo artefici; Autori, Compositori, Interpreti; dobbiamo sentirci coinvolti per intervenire attivamente a salvaguardare il Patrimonio Artistico Culturale che questo pioniere, amante della musica, ha creato.
E’ in embrione l’Istituzione della Fondazione Onlus Erio Tripodi, si colga l’occasione per inserire nel Consiglio Direttivo un rappresentante SIAE, U.N.C.L.A, AFI, IMAIE o che so io e si faccia in modo che l’eredità di questo romantico, voluta e lasciata a godimento dei posteri; venga rispettata con la continuità.
Il Museo è arricchito di archivio cartaceo, volumi, fotografie, dischi, videocassette con tutto lo scibile della canzone Italiana che vogliono essere messi alla luce! Racchiusi in un treno strumenti che corredano la storia visiva e sonora della musica leggera a partire dall’Ottocento fino ad arrivare ad un’epoca non molto lontana. Da Enrico Caruso a Mario del Monaco e Bocelli, Tajoli, Consolini, Latilla, Modugno,Mina, Milva. Tanto per gradire vi assicuro che è commovente avere tra le mani un vecchio spartito a firma di quel vivo e vegeto Dante Panzuti colonna portante dell’U.N.C.L.A o ancora sbirciando, sfogliare la freschezza delle canzoni di Alberto Testa e Mogol.
Forza ragazzi, Erio ci guarda! Sta a noi continuare la storia.

Giulio Corselli

Il volume “ERIO, UNA VITA DI PASSIONI” costa € 35,00 ed il ricavato verrà parzialmente devoluto all’Associazione Tumori LILT in particolare per l’assistenza ai Malati Terminali di Tumore. Potrà essere acquistato presso il Ristorante Musicale da Erio – Tempio della Canzone- Via Roma, 108 bis -18019 VALLECROSIA (IM). Per maggiori informazioni visitate anche il sito http://www.museodellacanzone.it