Nel corso dell’Assemblea generale di tutti gli associati alla SIAE, riunita ieri mattina a Roma, l’avvocato Giorgio Assumma Presidente della SIAE ha dichiarato che una gran parte di autorevoli autori ed editori italiani gli hanno comunicato di voler lasciare la S.I.A.E. per affidare a società straniere la gestione dei loro diritti economici e quindi la cura dei loro risparmi.
Tra gli autori figurano i nomi di: Mogol, Mario Lavezzi, Ennio Morricone,Gianni Bella, Gigi D’Alessio, Gino Paoli, Lucio Dalla, Luis Bacalov, Fabio Concato.
Tra gli editori, Ricordi, Emi Music Publishing, Edizioni Curci e Case Associate, Warner, Sony Music, Universal, Sugar Music.
Al riguardo il Presidente Assumma ha dichiarato: “Comprendo umanamente la rabbia degli autori e degli editori italiani. I continui illeciti tentativi delle istituzioni pubbliche di appropriarsi delle casse della S.I.A.E. sono seri pericoli per la sua stabilità economica, dalla quale gli autori e gli editori traggono il loro sostentamento, presente e futuro.
La S.I.A.E. è un esempio unico nel panorama della economia nazionale.
Al contrario della quasi totalità degli Enti pubblici che, pur se alimentati con soldi dello Stato, versano in una cronica situazione di dissesto, la S.I.A.E., senza ricevere alcun apporto economico pubblico ma con i soli proventi privati dei suoi associati, ha un eccellente patrimonio ed un ottimo bilancio.
L’attuale tentativo del Ministro Padoa Schioppa di voler mettere le mani su tale patrimonio, con prelievi di milioni di euro, è un ulteriore tiro al bersaglio a danno della S.I.A.E.; è un atto di prepotenza che non ha alcun fondamento giuridico, contro cui la S.I.A.E. si sta opponendo con ogni mezzo.
Spero che gli autori e gli editori ritornino sulle loro decisioni.
Diversamente la S.I.A.E. si avvierebbe verso un grave ed inevitabile smembramento, con la conseguenza che migliaia di dipendenti e di collaboratori correranno il rischio di trovarsi sulla strada”.
L’Assemblea ha infine approvato un ordine del giorno con il quale autorizza la S.I.A.E. a intraprendere tutte le iniziative che saranno ritenute necessarie in tutte le sedi competenti. La prima iniziativa decisa prevede un giorno senza musica, teatro, lirica, cinema, ovvero senza le opere di tutti gli autori e gli editori italiani associati alla S.I.A.E.
L’Assemblea della Società Italiana Autori ed Editori ha infatti indetto una giornata di protesta contro la richiesta del governo di prelevare 20 milioni di euro dalle risorse degli autori. Nella giornata, che sarà fissata nei primi giorni del mese di dicembre, la S.I.A.E. dovrebbe ritirare tutti i permessi di utilizzazione delle milioni di opere che gli 80.000 autori ed editori affidano alla sua tutela.