Lutto per la scomparsa di Enzo Siciliano

Lo scrittore e critico Enzo Siciliano è deceduto venerdì scorso, nella clinica romana dove era ricoverato da tempo, affetto da una grave malattia.
Nato a Roma il 27 maggio 1934, era stato collaboratore e amico di Moravia, Elsa Morante, Pasolini e uno dei protagonisti della vita letteraria italiana. Critico d’arte e di costume è stato direttore di “Nuovi Argomenti” e collaboratore dell’ “Unità”,”L’Espresso”, “La repubblica” e del supplemento “Il Venerdì”. Della sua vasta produzione letteraria si ricordano “Vita di Pasolini” (1978), “La principessa e l’antiquario”, premio Viareggio (1980), “I bei momenti” (1997), premio Strega, “Non entrare nel campo degli orfani” (2002), “Carta per musica” (2004), “Il risveglio di una bionda sirena” (2004).
Siciliano era stato nominato anche Presidente della Rai nel 1996 dove era rimasto fino al 1998, periodo nel quale aveva tentato l’esperimento della lirica in prima serata tramettendo il Macbeth che apriva la stagione della Scala. Era un intellettuale raffinato e grande conoscitore di musica classica per la quale curava una rubrica per “Il Venerdì”. Non da meno era la sua cultura cinematografica e nel suo ricco curriculum professionale si trova anche la direzione dell’Enciclopedia Treccani del Cinema. Era stato anche direttore del Gabinetto Viesseux du Firenze. Ricopriva inoltre la presidenza del Premio Viareggio.
Era iscritto Siae dal 1966. Il Presidente della Siae, Giorgio Assumma esprime, con sentita partecipazione, “il compianto per la scomparsa di Enzo Sicilano, che ha dato alla cultura italiana un contributo autorevole di esperienza, di ricerca e di creatività e che ha svolto, con imparzialità ed alta dignità, anche il ruolo di Presidente RAI. Tutti gli associati della Siae si uniscono al cordoglio unanime degli operatori dello spettacolo, della cultura e delle arti tutte”. Il Direttore Generale, Angelo Della Valle, ricorda Enzo Siciliano come autore legato alla SIAE da oltre quarant’anni: “Enzo Siciliano ha dato un rilevante contributo alla letteratura, al teatro e al cinema del nostro Paese, manifestando sempre profonda sensibilità verso i problemi relativi alla tutela degli autori, delle opere e della creatività”.