L’allarme su camorra e contraffazione lanciato a Napoli dal procuratore Grasso conferma finalmente quanto già dichiarato dalle organizzazioni antipirateria

La Federazione contro la pirateria musicale, FPM, dal 1996 in prima linea contro la contraffazione musicale, accoglie con soddisfazione le dchiarazioni del Procuratore Nazionale Antimafia Pietro Grasso che, in un’intervista rilasciata ad un quotidiano napoletano, ha confermato l’allarme più volte lanciato dalla Federazione sul piano del coinvolgimento della camorra nella produzione e vendita di prodotti falsificati.
Il procuratore Grasso, tra l’altro ha dichiarato che “la contraffazione viene spesso considerata, a torto, un reato minore, ma è proprio dalla ramificazioni di tali sistemi economici che la criminalità organizzata riesce a prendere il sopravvento sulle attività legali”.
Da tempo le organizzazioni antipirateria avevano evidenziato come il business del falso avesse di fatto rimpiazzato il contrabbando e come la camorra controllasse il fenomeno. I dati parlano chiaro: nel 2005 sono stati sequestrati quasi due milioni di CD falsi e circa un milione di DVD contraffatti. Il 50% di questi supporti (circa un milione e mezzo) sono stati confiscati in Campania.
Sempre nel 2005 i denunciati per pirateria musicale sono stati circa 1200 mentre gli arrestati oltre 500. Circa 1500 i masterizzatori sequestrati dalle forze dell’ordine (oltre il 75% nella sola Campania). Solo nei primi sei mesi del 2006 i supporti ottici sequestrati sono stati oltre un milione e duecento mila, i masterizzatori oltre 700, i denunciati 699 e gli arrestati 243.
Globalmente, negli ultimi due anni, sono stati confiscati più di nove milioni di cd e dvd vergini destinati ai laboratori clandestini di masterizzazione.