Il Presidente della SIAE: retribuire gli autori per i contenuti in rete

Il quotidiano “Il Sole 24 ore” del 1° ottobre 2008 pubblica una intervista al Presidente della Siae Giorgio Assumma che racconta la sua esperienza professionale nel campo del diritto d’autore. Una esperienza che – come ricordano gli autori dell’articolo Giovanni Parente de Elena Pasquini – “lo porta a ritenere il Tribunale di Roma una guida per il diritto d’autore”. I giudici della capitale, secondo Assumma, hanno tracciato “una strada che altri tribunali in Italia certamente seguiranno” in relazione alla tutela degli autori e degli editori. Fra i provvedimenti più significativi vengono ricordati la recente sentenza che condanna la riproduzione illecita di opere d’arte in un sito Internet, e, in tempi meno recenti, l’abusiva distribuzione di supporti musicali abbinati a fustini di detersivo. Le nuove tecnologie impongono di ripensare la tutela delle opere e di adeguarsi alle novità del mercato: “La Siae – continua il Presidente Assumma – è stata una delle prime società di autori al mondo e sicuramente in Europa ad aver offerto una licenza per l’utilizzo legale della musica su Internet… Quello che bisogna riconoscere è che così come si pagano le connessioni, si pagano i professionisti che lavorano nella rete, vanno retribuiti anche coloro che creano i contenuti cioè le opere musicali, cinematografiche, teatrali, televisive, letterarie. Il diritto d’autore è il loro salario e non si può eliminare”. La Siae, conclude Giorgio Assumma, si propone di coinvolgere tutti gli operatori dello scenario digitale “per arrivare ad un’equa suddivisione del valore generato tra gli attori del mercato, in linea con i maggiori Paesi europei”.

Fonte S.I.A.E.