Decisione Ue, la Siae ricorre

La Società Italiana Autori Editori (SIAE) ha fatto ricorso verso la decisione della Commissione Europea che accusava 24 Società d’Autori europee di adottare pratiche “concertate” restrittive della concorrenza nelle licenze sulle utilizzazioni delle opere musicali on line, via cavo e via satellite.
Il Presidente della SIAE Giorgio Assumma si è detto d’accordo con quanto sostenuto in proposito dal Presidente della CISAC (la Confederazione Internazionale degli autori e compositori, oltre 7 miliardi di euro il valore dei diritti d’autore nel mondo) Robin Gibb (uno dei tre Bee Gees) che ha aperto ieri il PopKomm a Berlino.
“Bene ha fatto Gibb a sottolineare come le Società di Autori siano importanti per coloro che creano e come promuovono costantemente la diffusione delle opere anche attraverso l’utilizzo dei nuovi media- ha dichiarato Assumma- E’ una decisione ingiusta e grave quella della Commissione, che rende estremamente difficoltoso acquisire i diritti per l’on line nei singoli Paesi, proprio nel momento in cui la fruizione della musica on line sta investendo il mercato in maniera ogni giorno maggiore. La Commissione infatti nell’affossare un sistema pienamente efficiente e collaudato, basato sugli accordi di reciprocità tra le Società d’Autori per l’utilizzazione dei repertori musicali, non si è fatta carico di prevedere in concreto modalità alternative di gestione delle licenze che garantiscano sia l’efficace tutela dei diritti degli autori, sia la massima fruibilità per gli utilizzatori. Le Società di Autori chiedono adesso di lavorare insieme alla Commissione europea per raggiungere l’obiettivo di far crescere l’economia digitale europea e al tempo stesso consentire agli autori di ottenere una giusta remunerazione per l’utilizzo delle proprie opere garantendo la creatività e la libertà della cultura”.

Fonte:SIAE