Convegno S.I.A.E. “Diritto d’autore e nuove tecnologie” al Festival di Venezia

“La più grossa fortuna che possa capitare agli autori” – così ha definito l’avvento delle nuove tecnologie il Presidente della S.I.A.E. Giorgio Assumma, lo scorso 7 settembre al convegno “Diritto d’autore e nuove tecnologie: rischi e opportunità”, organizzato dalla S.I.A.E. e le “Giornate degli Autori” e moderato dal giornalista Ernesto Assante.
“Più canali ci sono e più si stimola la creazione – ha detto Assumma – Lo stesso vale per i produttori, perché le loro posizioni sono le stesse. E’ importante ricordare come il diritto morale degli autori sia uno strumento insostituibile di protezione della creatività. La S.I.A.E. non può che opporsi a tutti quei tentativi che, sulla scorta della legislazione statunitense, cercano di affievolire la richiesta degli autori a salvaguardare l’identità ideologica, che essi esprimono nelle loro produzioni intellettuali. Questo non significa un affievolimento della posizione dei produttori, ai quali spetta la funzione fondamentale di realizzare le ideazioni degli autori. Compito fondamentale della S.I.A.E. è quello di porre a disposizione di tutti gli operatori interessati soluzioni tecniche che contemperino i loro rispettivi interessi”.
“Sono d’accordo con Assumma sul fatto che autori e produttori hanno interessi comuni di tutela – ha fatto presente Riccardo Tozzi, Presidente dell’Unione Produttori Film – e ritengo che essi debbano costituire un tavolo comune per fare proposte concrete e creare delle centrali di diritti”. Tozzi ha poi aggiunto che anche l’avvento della televisione fu un trauma e che, quindi, la tecnologia non è né buona né cattiva, ma inevitabile.
Il Presidente delle “Giornate degli Autori” Roberto Barzanti ha poi richiamato l’attenzione sulla Carta Europea per lo sviluppo del cinema on line, firmata nel maggio scorso a Cannes e presentata dal Commissario UE Vivianne Reding, nella quale si cita il recente accordo tra la S.I.A.E. e Fastweb come un possibile esempio di tutela dei diritti nel rispetto delle nuove tecnologie.
Il responsabile dei contenuti di Telecom, Piero De Chiara, ha riconosciuto che “in realtà siamo ai primissimi passi e l’IPTV offre ancora un catalogo limitato di film”. Per De Chiara il vero salto della rete si verificherà quando lo spettatore potrà scegliere, in qualsiasi momento, non tra centinaia di opere, come oggi, ma in un archivio illimitato di titoli di tutte le cinematografie e di tutte le epoche. “Se questo salto non c’è ancora stato – ha aggiunto De Chiara – è per gli ostacoli incontrati, come la frammentazione nazionale dei titolari dei diritti o, in molti casi, l’irreperibilità del detentore del diritto”.
Per il regista Emidio Greco “Le tecnologie hanno una velocità micidiale, che si associa ad una malinteso: poiché è possibile utilizzare tutto io me ne approprio… e questa è una equazione sbagliata. Il gratuito è un’illusione, poiché nel momento in cui si utilizza gratis un’opera qualcuno invece ci guadagna. In questo modo si farebbe un uso deleterio della cosiddetta “democratizzazione della cultura” e qualcuno potrebbe sentirsi musicista manipolando musiche create da altri o regista usando film girati e pensati da altri”.
Il regista Massimo Sani si è soffermato sulla centralità del diritto morale degli autori ed ha letto una lettera con cui grandi autori americani – tra cui Scorsese, Redford e Pollack – denunciano la sostanziale assenza del diritto morale nella disciplina del copyright, di cui in America sono titolari gli Studios.
Hanno chiuso l’incontro Lucia Bistoncini, direttore della Sezione Cinema della S.I.A.E. e Manlio Mallia, responsabile fino a pochi giorni fa dell’Ufficio Multimedialità della S.I.A.E.. Bistoncini ha sottolineato che gli autori e la S.I.A.E. hanno tutto l’interesse che si sviluppino presto contorni più definiti di questi nuovi modelli di business, auspicando che i produttori mettano in atto strategie di effettiva valorizzazione dei film non più in condizioni di debolezza contrattuale, come avveniva in passato ogni volta che si apriva un nuovo mercato di sfruttamento delle opere. Inoltre, per la Bistoncini, complementare allo sviluppo della creazione e della circolazione delle opere nel nuovo ambiente digitale è l’adozione di sistemi digitali (DRM) per l’amministrazione dei diritti e il pagamento dei compensi. “Anche in questo ambito – ha aggiunto Bistoncini – la S.I.A.E. è pronta a fare la sua parte, purché questi processi entrino presto a far parte del know-how delle imprese del settore”. Mallia ha fatto presente che tutti i più grandi operatori hanno sottoscritto le licenze predisposte dalla S.I.A.E. per l’utilizzo della musica su Internet e sulla telefonia mobile, precisando anche che la S.I.A.E. – prima in Europa per la riscossione dei diritti d’autore sulle suonerie dei cellulari – è disponibile anche a discutere con i produttori un mandato per l’affidamento di taluni dei loro diritti e per intensificare la collaborazione contro la pirateria. Nel sottolineare, infine, l’importanza della Carta europea di Cannes, Mallia ha ricordato che “il programma comunitario a sostegno della produzione e circolazione del cinema nel mercato interno, Media 2007, dedica particolare attenzione proprio agli investimenti tecnologici tesi a favorire le reti di distribuzione europea”.