A.S.M.I. di nuovo contro d.lgs. 68/2003: penalizza aziende produttrici supporti magnetici

L’A.S.M.I., Associazione Supporti Multimediali Italiana, ha espresso “totale solidarietà” nei confronti di uno dei propri membri, la Computer Support Italcard S.r.l., società di produzione e distribuzione di supporti magnetici per computer, “per la preoccupante posizione finanziaria registrata a fine 2005 dovuta al crollo nelle vendite dei supporti magnetici per l’entrata in vigore del decreto lgs. 68/2003 in materia di diritto d’autore e copia privata”.
Fondata nel 1975, a Sulbiate, Milano, la Computer Support Italcard S.r.l. occupa attualmente 300 dipendenti con un indotto di 500 persone tutte a rischio di perdita del posto di lavoro. Secondo l’associazione, “come tutte le altre aziende Italiane del settore, è l’attuale normativa e i nuovi compensi introdotti con incrementi che in alcuni casi si avvicinano al 3000% e che hanno comportato un aumento dei prezzi di vendita in alcuni casi dell’ordine del 60%”.
Secondo l’associazione “dalla sua introduzione ad oggi il cosiddetto ‘equo compenso’ ha già portato al licenziamento di 350 persone; se a ciò aggiungiamo gli effetti sul mancato gettito IVA, dovuti alla proliferazione dell’importazione illegale del prodotto, e la penalizzazione per i consumatori dovuta all’aumento dei prezzi, si evince come gli effetti di questa legge siano stati devastanti sotto tutti i punti di vista, come anticipato e sostenuto da ASMI”.
Bisogna però considerare che sta sensibilmente cambiando anche la modalità di fruizione dei supporti da parte dei consumatori: si veda per esempio nel settore musicale, dove l’enorme successo dei lettori MP3 e del download a pagamento ha fatto diminuire l’uso del supporto “tradizionale”, ovvero il CD.