La SIAE e la SACEM al “MedWave”

La SIAE e la SACEM saranno presenti al progetto speciale “MedWave”, che si svolgerà nel corso di Italia Wave Love Festival ( Livorno 21- 25 luglio 2010), nato per promuovere una musica senza frontiere nei Paesi del Mediterraneo, ma anche per aprire un dialogo sulle diversità culturali e sulla gestione dei diritti d’autore in questi Paesi.
La SIAE e la SACEM partecipano al Laboratorio su “Le società di autori ed editori e la diversità culturale nella musica”, che si svolgerà a Livorno il 22 luglio 2010 e coinvolge i vari organismi di gestione dei diritti d’autore dei Paesi del Mediterraneo.
Il Laboratorio intende realizzare uno scambio di informazioni ed esperienze che favoriscano la migliore tutela delle diverse espressioni artistiche e culturali non solo nei Paesi del Mediterraneo – come l’Italia, la Francia, la Spagna, l’Algeria, il Marocco e il Libano – ma anche in tutti quelli nei quali non operano Società d’Autori aderenti alla Confederazione Internazionale delle Società di Autori e Compositori (CISAC), un organismo che opera per la tutela del diritto d’autore nel mondo.
La SIAE e la SACEM, che tutelano migliaia di autori ed editori e milioni di opere, metteranno a disposizione la loro pluriennale esperienza di gestione collettiva dei diritti d’autore, un’attività che permette ad autori ed editori di proteggere i loro diritti, morali e patrimoniali, di seguire il “percorso” delle loro opere e di percepire un compenso per ogni tipo di utilizzazione delle stesse, anche in tutto il mondo, grazie ai contratti di reciproca rappresentanza tra le oltre 180 Società di Autori aderenti alla CISAC.
Le Società di Autori stimolano così la creatività degli autori, che contribuisce giorno per giorno allo sviluppo della cultura dei vari Paesi in tutte le sue forme espressive: musica, cinema, teatro, letteratura, arti visive, lirica ecc..
Con la SIAE e la SACEM sarà presente al Laboratorio su “Le società di autori ed editori e la diversità culturale nella musica” anche l’Associazione Diversités, che raggruppa gli organismi rappresentativi dell’industria culturale francese ed ha lo scopo di promuovere gli scambi culturali e la circolazione degli artisti nell’ambito dell’industria creativa.
Fonte: www.siae.it

Confindustria Cultura Italia, i numeri dell’industria culturale in Italia: 300mila addetti per 17mila imprese e un fatturato annuo di 16 miliardi di euro

“Il settore della cultura, è un comparto industriale vero e proprio, in grado di generare profitto e creare occupazione” – così Emma Marcegaglia, Presidente di Confindustria nel suo saluto introduttivo alla prima uscita pubblica di Confindustria Cultura Italia, la Federazione Italiana dell’Industria Culturale, che raccoglie al suo interno 10 Associazioni che si riferiscono ai settori del cinema, dell’audiovisivo e dello spettacolo (AGIS, ANICA, APT, UNIVIDEO), della musica (AFI, FIMI, PMI), dell’editoria (AIE, ANES) e dei videogiochi (AESVI), avvenuta mercoledì 9 giugno a Milano.
“Con un fatturato di 16 miliardi di Euro nell’anno 2008, con 17mila imprese che occupano circa 300mila addetti, le imprese di Confindustria Cultura sono un elemento imprescindibile della nostra economia, ha affermato nel suo intervento, il Presidente di Confindustria Cultura Italia, Paolo Ferrari (Presidente di ANICA – associazione nazionale industrie cinematografiche, audiovisive, multimediali) sottolineando l’importanza, per le associazioni dei diversi settori, di essere federate nella casa comune di Confindustria. “E’ fondamentale, di fronte ai nuovi scenari che si aprono, ai nuovi modelli di business che stiamo consolidando, che l’industria fondata sulla creazione di contenuti marci il più possibile in maniera compatta.”
Gisella Bertini Malgarini, vice Presidente di CCI e Presidente ANES, associazione nazionale editoria periodica specializzata, ha sottolineato quanto l’industria culturale sia “un settore cardine della vita sociale e dell’attività professionale e imprenditoriale italiana. Il comparto industriale da noi rappresentato sta affrontando la sfida della multimedialità, una profonda trasformazione operativa e del modello di business, accompagnata da importanti investimenti economici e nelle risorse umane, che ci auguriamo possano essere finalmente riconosciuti dalle Istituzioni nell’interesse del Sistema Paese”.
Enzo Mazza, consigliere di CCI e Presidente FIMI – federazione industria musicale italiana – si è soffermato sui contenuti della “Digital Agenda”, il documento che la Commissione Europea ha diffuso lo scorso mese di maggio: “è fondamentale che l’Agenda Digitale proposta dalla UE sia più determinata nella definizione di una strategia per lo sviluppo dei contenuti digitali e per la loro tutela perché oggi è in gioco il futuro dell’industria culturale europea nelle reti digitali”.
Gaetano Ruvolo, presidente di AESVI, associazione editori software videoludico italiana, ha rimarcato le opportunità che l’innovazione tecnologica è in grado di offrire ai produttori di contenuti culturali italiani: “l’industria dei videogiochi è un esempio di come tecnologia e cultura possono fondersi. In ogni settore dell’industria culturale l’innovazione è una realtà ma anche una priorità per lo sviluppo”.

Blocco radio su diffusione musica: artisti internazionali sì, italiani no, perché?

Le federazioni che rappresentano la maggior parte delle case discografiche italiane, FIMI, federazione industria musicale italiana e PMI, produttori musicali indipendenti, hanno espresso ieri forte sorpresa e contestuale rammarico a fronte di nuove notizie che confermerebbero che il blocco dei passaggi radiofonici delle novità sarebbe stato modificato limitandolo alle sole novità italiane e non più anche a quelle internazionali.
“Siamo colpiti da questa notizia e ci auguriamo che non sia vera ma purtroppo le conferme che ci giungono dalle aziende discografiche sono precise e le radio nazionali avrebbero assunto una nuova posizione che colpirebbe solo la musica italiana” afferma Mario Limongelli, Presidente di PMI, l’organizzazione che rappresenta oltre cento etichette indie italiane.
Per Enzo Mazza, presidente di FIMI, l’atteggiameno dei network è molto grave: “ogni radio ha una giusta autonomia editoriale ma dire alle imprese che i broadcaster avrebbero deciso di passare le novità internazionali ma non quelle italiane è sconfortante, soprattutto se pensiamo che nel nostro Paese la musica italiana rappresenta oltre il 50% del venduto e questo atteggiamento è gravemente dannoso della produzione nazionale e degli artisti”.
Sia FIMI che PMI invitano i network a cessare tale pratica discriminatoria che nulla ha che fare con eventuali constrasti sui diritti connessi in atto tra la radiofonia e il settore discografico.

Nuovo accordo SCF – MEDIASET per la musica in tv, nel rispetto dei diritti di artisti e produttori discografici

SCF Consorzio Fonografici annuncia la firma dell’accordo con Mediaset, relativo alla riproduzione e comunicazione al pubblico dei materiali sonori su tutte le reti televisive del gruppo.
L’intesa definisce la misura del compenso, spettante ad artisti e produttori, come stabilito dalla legge italiana sul diritto d’autore e dalle direttive dell’Unione Europea, per l’utilizzo delle registrazioni discografiche.
“Siamo molto soddisfatti dell’intesa raggiunta con Mediaset, che ancora una volta, si conferma un partner consolidato, attento e sensibile ai temi della tutela dei diritti di proprietà intellettuale. L’accordo riveste, infatti, una rilevanza significativa anche sotto il profilo socio-culturale. Rinnova, infatti, un’alleanza sempre più strategica in un momento in cui le industrie creative – e tra queste anche quella dell’intrattenimento – sono soggette ad un vero e proprio ‘mutamento climatico’ alimentato da una cultura che promuove, purtroppo soprattutto nei giovani, valori e comportamenti non rispettosi della legalità”, commenta Saverio Lupica, Presidente di SCF Consorzio Fonografici.
Mediaset, da parte sua, “esprime soddisfazione per la firma di un accordo che evidenzia il valore strategico che il diritto d’autore costituisce per l’intero sistema, in un momento in cui la “pirateria” rischia di dilagare a tutti i livelli e su molti mezzi, vecchi e nuovi”.
Mediaset “ringrazia SCF che si conferma operatore moderno ed efficiente, alleato prezioso nella volontà di tutela dei contenuti e della proprietà intellettuale su cui si fonda il mondo editoriale”.

Nel Portale Associati i duplicati delle certificazioni fiscali

La SIAE avvisa che dal 29 marzo 2010 – accedendo al Portale Associati e tramite l’apposita funzione online – i diretti interessati possono richiedere e ricevere direttamente nella propria casella di posta elettronica un duplicato delle certificazioni fiscali relative ai proventi per diritto d’autore percepiti nel 2009, già regolarmente inviate per corrispondenza al domicilio.
Chi non fosse ancora registrato al Portale Associati può accedere alla procedura di registrazione cliccando sul box “Portale Associati” presente sulla sinistra della home page del sito SIAE, www.siae.it.

WIPO fornisce un servizio di risoluzione delle dispute in tema di Format di programmi TV

Il WIPO Arbitration and Mediation Center (WIPO Center) e il Format Recognition and Protection Association (FRAPA) stanno per unire le forze per fornire agli utenti un servizio di risoluzione delle dispute in merito al plagio di format in generale o alla copia illecita di format televisivi, quali quelli utilizzati per i giochi, i reality, i talent show e le sitcom.
Il servizio nasce dalla constatazione che il mercato e l’industria dei format è in continua crescita, ed è caratterizzato da una forte concorrenza e da frequenti dispute. Queste ultime riguardano spesso l’uso non autorizzato di format di proprietà di terze parti, e sono difficilmente risolvibili in tribunale in quanto le singole legislazioni nazionali non sono tra loro coordinate, ma hanno normative differenti.
La collaborazione tra i due enti porterà la WIPO a amministrare le dispute sotto il WIPO Mediation and Expedited Arbitration Rules for Film and Media.
Pubblicate nel dicembre 2009, le Rules sono state tagliate specificatamente per il settore dei film e dei media.
Maggiori informazioni al seguente indirizzo:
http://www.wipo.int/pressroom/en/articles/2010/article_0009.html

IMAIE in Liquidazione informa gli Artisti Interpreti Esecutori sulla prima tranche di pagamenti

L’IMAIE in Liquidazione, autorizzata dal Presidente del Tribunale di Roma, a seguito dell’istanza presentata dai Commissari Liquidatori, ha avviato le procedure di pagamento dei compensi a tutti gli Artisti Interpreti Esecutori aventi diritto, ammessi al passivo dello stato patrimoniale, depositato presso la Cancelleria del Presidente del Tribunale di Roma in data 19/04/10.
Come reso pubblico sull’homepage del sito ufficiale dell’IMAIE in Liquidazione, www.imaie.it , gli Artisti, risultanti creditori, come da comunicazione già ricevuta nei mesi scorsi, possono richiedere l’anticipo pari al 30% del credito ammesso, (v. http://www.imaie.it/PDF/PROCEDURA_ACCONTO.pdf) rivolgendosi agli uffici IMAIE in Liquidazione, telefonicamente o presentandosi personalmente durante gli orari di ricevimento (v. http://www.imaie.it/PDF/PROCEDURA_ACCONTO.pdf) al pubblico.
L’IMAIE in Liquidazione ringrazia tutti gli Artisti che vorranno collaborare al fine di accelerare tali procedure e permettere il corretto svolgimento dei pagamenti attinendosi alle espresse modalità.

L’ENAP confluirà nell’ENPALS

La manovra finanziaria colpisce anche l’Ente nazionale di Assistenza e previdenza per i pittori e scultori, musicisti, scrittori ed autori drammatici (ENAPPSMSAD). Con effetto dalla data di entrata in vigore del decreto siglato ieri dal Presidente della Repubblica, l’Ente, costituito con decreto del Presidente della Repubblica 1 aprile 1978, sarà soppresso e le relative funzioni saranno trasferite all’Enpals, che succede in tutti i rapporti attivi e passivi.
Con effetto dalla medesima data sarà istituito presso l’Enpals con evidenza contabile separata il Fondo assistenza e previdenza dei pittori e scultori, musicisti, scrittori ed autori drammatici.
Tutte le attività e le passività risultanti dall’ultimo bilancio consuntivo approveto affluiscono ad evidenza contabile separata presso l’Enpals.
La dotazione organica dell’Enpals sarà aumentata di un numero pari alla unità di personale di ruolo trasferite in servizio presso l’ENAPPSMSAD alla data di entrata in vigore del decreto.
Infine, con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, di concerto con il Ministro per la pubblica amministrazione e l’innovazione e con il Ministro dell’economia e delle finanze, da emanarsi ai sensi dell’ art. 17, della legge 23 agosto 1988, n. 400, saranno varate le conseguenti modifiche al regolamento di organizzazione e il funzionamento dell’ente Enpals.
Il Commissario straordinario e il Direttore generale dell’Istituto incorporante in carica alla data di entrata in vigore del decreto legge continueranno a operare sino alla scadenza del mandato prevista dai relativi decreti di nomina.

Liquidazione IMAIE: preoccupazione dei lavoratori per la conversione D.L. 64/2010

I Lavoratori IMAIE in Liquidazione, attraverso le proprie rappresentanze interne, esprimono la loro preoccupazione nell’apprendere che, in merito all’art. 7 del DDL 2150 (conversione del DL n. 64 del 30 aprile 2010 “Disposizioni urgenti in materia di spettacolo e attività culturali”) che istituisce il Nuovo IMAIE, nel corso dei lavori in VII Commissione Senato, è stato presentato un emendamento che abroga l’intero comma 2, compreso il terzo periodo che prevede il trasferimento di tutto il personale dal vecchio al Nuovo IMAIE, con la conseguenza del licenziamento di 43 persone.
I Lavoratori IMAIE in Liquidazione manifestano tutto il loro disappunto scrivendo ai Senatori dell’Italia dei Valori, Felice Belisario, Patrizia Bugnano e Fabio Giambrone, promotori della soppressione del paragrafo che li riguarda.
Manifestano, altresì, forte perplessità, soprattutto in considerazione della testimonianza di solidarietà dimostrata dall’On. Antonio Borghesi dell’IDV agli stessi lavoratori, scesi in piazza Montecitorio, il 18 marzo scorso, per sollecitare l’intervento del Governo in merito alla nascita di un nuovo ente che, oltre ad assicurare la continuità del diritto agli artisti, salvasse i dipendenti dal licenziamento collettivo, le cui procedure erano state avviate dall’IMAIE in Liquidazione.
I Lavoratori IMAIE in Liquidazione confidano sul senso di responsabilità delle Istituzioni parlamentari affinché, soprattutto in questo momento di grave crisi, sia garantita la salvaguardia dei loro livelli occupazionali.