GdF-Siae, operazione “Summer compilation”

Sette persone denunciate a Sassari e Tempio Pausania per violazioni del diritto d’autore, cinque gestori di locali e due deejay. Complessivamente sono stati sequestrati 600 compact disc musicali, personal computers con memorie informatiche contenenti files musicali illegali cper centinaia di migliaia di euro.
E’ il bilancio di un’operazione condotta dalla Guardia di Finanza, con il coordinamento dei responsabili della Società Italiana Autori ed Editori (SIAE, finalizzata al rispetto della normativa fiscale e alla tutela del diritto d’autore.
Il Comando Provinciale di Sassari, nelle zone turistiche del nord Sardegna, ha disposto specifici controlli in oltre 20 esercizi pubblici,discoteche, music-bar, stabilimenti balneari, bar e luoghi di ritrovo aperti al pubblico. Nel corso dei controlli è emerso che numerosi Deejay, utilizzavano, per l’intrattenimento del pubblico di note discoteche e locali notturni, brani musicali, illecitamente riprodotti e provenienti da supporti informatici masterizzati senza aver assolto al diritto d’autore.
L’azione di contrasto ha rilevato violazioni penali nelle località di Stintino, Porto Torres, Costa Paradiso di Trinità D’Agultu e Vignola e Badesi. Nei prossimi giorni i controlli verranno estesi a tutti gli ulteriori Comuni costieri delle Province di Sassari e Olbia-Tempio.
Il fenomeno della pirateria musicale, evolutosi negli ultimi anni a seguito della diffusione dello strumento di internet, necessita di un constante monitoraggio da parte degli organismi demandati alla vigilanza perchè il mancato assolvimento dei diritti d’autore crea un danno enorme all’economia legale nazionale ed internazionale. Migliaia di posti di lavoro, centinaia di autori ed editori rischiano la loro fonte di guadagno mentre organizzazioni criminali utilizzano l’opera del loro ingegno illecitamente, sottraendosi al pagamento dei diritti d’autore e delle imposte e arrecando gravissimo danno all’economia nazionale ed internazionale.
Fonte: www.siae.it

Gli editori italiani contro il Google Books Settlement

Sono tre le principali obiezioni al servizio Google Books presentate oggi dall’Associazione Italiana Editori (AIE) alla Corte di New York e contenute nel parere inviato alla Commissione europea per l’audizione del 7 settembre sul tema. Le obiezioni – disponibili sul sito www.aie.it – si riferiscono all’accordo transattivo (Settlement) per chiudere la class action tra Google e le associazioni di autori ed editori americani per il servizio Book Search, che coinvolge anche qualsiasi opera libraria italiana disponibile sul mercato USA (la prima udienza della Corte di New York è prevista il 7 ottobre).
Il Settlement prevede che Google possa digitalizzare e vendere in diverse forme le opere fuori commercio a meno che gli autori o gli editori non dispongano diversamente registrandosi in un apposito Registro: “Ciò viola in più parti la Convenzione di Berna sul diritto d’autore – si legge nel testo inviato alla Corte – che stabilisce il consenso preventivo per qualsiasi utilizzo delle opere e che la tutela prescinda da qualsiasi registrazione”.
“Siamo di fronte – sostiene l’AIE – a un accordo privato che di fatto istituisce un regime speciale di gestione dei diritti a favore di una singola impresa. Il che è senza precedenti, in quanto le eccezioni del diritto d’autore sono sempre stabilite invece dalla legge e a favore del pubblico, non di un singolo. Un regime di questo genere genera rischi concreti di creazione di un monopolio nell’editoria elettronica libraria. Qualsiasi concorrente di Google, infatti, dovrà continuare a chiedere le dovute autorizzazioni. Chi potrà competere con il gigante di Mountain View, che già può sfruttare le sinergie con il suo motore di ricerca per acquisire visibilità?”
In un’industria culturale il monopolio ha conseguenze non solo economiche. Una clausola del Settlement, denunciata con forza nei dossier AIE, attribuisce a Google un potere totalmente discrezionale di escludere i libri non graditi. La prospettiva di un monopolio associata a un incondizionato potere censorio deve preoccupare non solo gli editori.
Infine AIE, in quanto coordinatore del progetto Arrow (www.arrow-net.eu) che in Europa sta affrontando i problemi della gestione tecnologica dei diritti per le biblioteche digitali, è stata incaricata dalla Federazione europea degli editori di svolgere un’analisi tecnica dettagliata delle modalità di gestione dei dati sui libri.
“L’approccio di Google è totalmente diverso dal nostro – ha spiegato Piero Attanasio, direttore tecnico di Arrow – Sorprendentemente, invece di utilizzare a pieno le tecnologie di rete, hanno deciso di accumulare in un’unica banca dati centrale oltre 60 milioni di record, di fonti diverse, combinati in modo non trasparente”.
I risultati? Una indagine AIE ha rilevato tassi di errore fino all’81% nella corretta individuazione della disponibilità commerciale dei libri.

Siae, istanze per borse di studio e finanziamenti

Il prossimo 30 settembre scade il termine per la presentazione delle istanze per la concessione di borse di studio, finanziamenti e benefici a terzi da parte della Siae, come previsto dall’art. 21 dello Statuto. Saranno prese in esame le richieste relative ad iniziative in programma nel 2010 che abbiano una prevalente componente autorale ed editoriale e in cui venga promosso il repertorio tutelato dalla Siae. Le domande dovranno pervenire a: Siae – Direzione Generale – Ufficio Organizzazione Eventi e Biblioteca Museo del Burcardo – Viale della Letteratura 30 – 00144 Roma con consegna a mano o spedizione postale. Per la richiesta si dovrà far riferimento al bando e dovrà essere utilizzato il modello predisposto dall’Ufficio.
Il bando è disponibile al seguente indirizzo:
http://www.siae.it/Avvisi.asp?click_level=2800.0700&link_page=Siae_Avvisi_procedurafinanziamenti2007.htm
Fonte: www.siae.it

Londra, governo propone taglio di Internet a chi condivide file

Chi insiste nel violare ripetutamente le norme sul diritto d’autore scaricando musica da siti di condivisione file come Limewire in Gran Bretagna potrebbe vedersi presto bloccato l’accesso al web in base alle proposte del governo britannico presentate oggi.
Il governo ha detto che sta preparando nuove misure per contrastare più efficacemente il peer-to-peer illegale nel file sharing per prevenire i danni causati alle aziende che producono questi contenuti.
Le proposte comprendono la richiesta ai provider di servizi Internet di prendere iniziative a carico di persone che ripetutamente commettano violazioni, compreso il blocco dell’accesso a siti di download, la riduzione della velocità della banda larga o la sospensione temporanea dell’account individuale di Internet.
Fonte: www.dirittodautore.it

Apple e le case discografiche insieme per vendere più album digitali

E’ una notizia che è circolata alla fine luglio scorso: Apple e quattro etichette discografiche stanno lavorando a un progetto che consenta di aumentare le vendite di album musicali in formato digitale, mentre l’azienda produttrice di computer sta, separatamente, progettando anche un nuovo computer tascabile.
Apple starebbe collaborando con EMI, Sony Music, Warner Music e Universal Music Group su un progetto, chiamato “Cocktail”, il cui lancio è previsto per questo mese.
Il progetto è volto a dare servizi interattivi, agli utenti, al momento del download. Nei piani di Apple, però, si dice che ci sia anche un nuovo computer tascabile da immettere sul mercato prima di Natale. Il computer avrà la connessione internet come l’iPod Touch e il suo schermo potrebbe essere di 10 pollici.
Fonte: www.dirittodautore.it

S.I.A.E.: in distribuzione e online il nuovo numero di Vivaverdi

Nel numero di Vivaverdi, il giornale degli Autori e degli Editori in distribuzione agli associati Siae e on line, a 20 anni dalla scomparsa di Sergio Leone, viene pubblicato un ritratto-intervista inedito sul regista. Firmato da Gianni Minà, il servizio doveva far parte di un documentario nel quale Leone, insieme a Eastwood, De Niro, Morricone e altri personaggi raccontavano sé stessi e il loro cinema. La copertina ritrae Claudia Cardinale e il regista durante le riprese di C’era una volta il West, girato in gran parte in Andalusia e nello Utah, ma con numerose scene ricostruite negli studi di Cinecittà. La foto di Angelo Novi fa parte di un fondo donato dagli eredi del fotografo alla Cineteca di Bologna.
Il n.3 (maggio-giugno) del giornale apre con una serie di domande e risposte che riguardano il dibattito, acceso nel corso dell’ultima assemblea Siae, in merito ad alcuni aspetti gestionali della Società.
Seguono una serie di interviste, da quella a Michele Mirabella di Gabriele Policardo a quella postuma e inedita per l’Italia, a trent’anni dalla sua scomparsa, a Nino Rota di Gianfranco Angelucci (oltre ad un articolo sul musicista firmato da Dario Oliveri), da quella a Daria Bignardi di Antonella Bolelli Ferrara a quella a Oscar Avogadro di Oscar Prudente. Numerosi altri personaggi sono raccontati nella rivista, tra i quali Claudia Mori, Luigi Magni, Emidio Greco, Remo Anzovino. Reportages densi di riferimenti sono stati realizzati sulla Biennale di Venezia e sul festival di Cannes.
Ricca di interventi e analisi la sezione della rivista “dall’interno”, che offre – tra l’altro – un focus sul World Copyright Summit, svoltosi a Washington il 9 e 10 giugno, al quale hanno partecipato 500 delegati provenienti da 55 Paesi in rappresentanza di oltre 2,5 milioni d’autori ed editori. Hanno scritto sull’argomento il Consigliere di amministrazione Siae Lorenzo Ferrero, Biagio Proietti, presidente della Commissione della Sezione Dor della Siae (che si occupa delle opere radiotelevisive e drammatiche), il regista Citto Maselli. L’intervento di Milos Forman al Summit, nel quale ha caldeggiato la difesa del diritto d’autore, è stato pubblicato integralmente.
Sempre nelle pagine dall’interno sono riportati i resoconti dei seminari, curati dalla sezione Olaf, con i coreografi, gli scenografi e i costumisti, (sul prossimo numero sarà pubblicato quello con gli scrittori).
Chiudono, infine, le pagine del Bollettino sociale che trattano nello specifico l’attività degli organismi sociali della Società degli Autori e degli Editori.
Per informazioni: Ufficio editoriale della SIAE, tel. 06 59902699-2629, e mail ufficio.editoriale@siae.it.
Fonte: www.siae.it

Multa da 700.000 dollari per uno studente americano che ha ha condiviso 30 canzoni

E’ la notizia dei primi di agosto scorso che ha tenuto banco sui maggiori quotidiani: uno studente dell’università di Boston dovrà pagare un risarcimento di 700.000 dollari a quattro etichette discografiche per aver condiviso musica online.
Joel Tenenbaum ha ammesso davanti ai giudici di aver scaricato e scambiato 30 brani, è stato pertanto condannato a pagare 22.500 dollari per ogni infrazione commessa. Lo studente dopo la sentenza si è detto soddisfatto per aver evitato una multa più onerosa. Per scaricare e distribuire i file ha utilizzato un computer a casa dei genitori e un altro all’università.

Pirate Bay: l’industria musicale italiana chiede un milione di euro di risarcimento

I legali di FIMI (Federazione Industria Musicale Italiana) e FPM (Federazione contro la Pirateria Musicale), hanno presentato lo scorso luglio una richiesta di risarcimento pari ad un milione di euro ai creatori e gestori del noto sito tracker svedese Pirate Bay. La richiesta si basa sulle evidenze raccolte nel corso del procedimento penale di Bergamo dove, sia il Giudice per le Indagini Preliminari sia il Tribunale del Riesame di Bergamo, a seguito di un’indagine della Guardia di Finanza, hanno ritenuto che Pirate Bay fosse comunque in violazione della normativa italiana sul diritto d’autore.
Per il Presidente di FIMI, Enzo Mazza, “la richiesta di risarcimento si basa anche sul principio che vendendo il sito a terzi, i fondatori hanno confermato che l’intera operazione illecita dietro Pirate Bay altro non era che finalizzata a conseguire un fine di lucro e pertanto non è accettabile che qualcuno prenda i soldi e scappi senza rispondere dei danni”.

Pirate Bay in Italia
In Italia il sito thepiratebay.org è stato posto sotto sequestro dalla Procura di Bergamo, a seguito di un’operazione del Comando Provinciale della Guardia di Finanza, nell’agosto del 2008. I quattro creatori e gestori del sito sono stati denunciati per violazione della vigente normativa in materia di diritto d’autore. Nell’ambito dell’operazione,era stato anche ingiunto a tutti gli internet provider italiani,di predisporre il blocco IP e DNS del sito svedese. Il provvedimento della procura, pienamente confermato dal Giudice per le Indagini Preliminari, è stato parzialmente revocato dal Tribunale del Riesame che, pur confermando in modo netto e deciso l’illiceità della condotta dei gestori di Pirate Bay, ha disposto la revoca del blocco IP e DNS per vizio di forma. Si attende ora la pronuncia della Suprema Corte di Cassazione sul ricorso presentato dal Pubblico Ministero di Bergamo.
A prescindere dall’attesa pronuncia della Suprema Corte di Cassazione thepiratebay.org, ai sensi della vigente normativa in materia di diritto d’autore, rimane un sito illegale e gli utenti che lo utilizzano per scaricare brani non autorizzati rischiano di incorrere nelle sanzioni previste dall’ art. 174 ter (sanzione amministrativa pari a 154 euro) oppure dagli art 171 a-bis e 174 bis (multa fino a 2065 euro e sanzioni amministrative pari a 103 euro per ogni file illegalmente immesso in rete).

Chi è Pirate Bay
Pirate Bay è uno dei più noti siti tracker per Bit Torrent al mondo. Dal 2004 ad oggi la popolarità del sito è andata progressivamente aumentando. I dati statistici disponibili on line evidenziano che The Pirate Bay è attualmente uno dei 100 siti web più visti al mondo, con circa 20 milioni di visitatori al mese.
La celebrità della “Baia dei Pirati” è testimoniata inoltre dal fatto che i suoi contenuti sono tradotti in 13 lingue, tra cui l’italiano e proprio dall’Italia proveniva oltre il 2% dei contatti, ovvero circa 450.000 visite al mese. L’attività del sito genera copiosi profitti per i loro gestori attraverso la presenza di banner pubblicitari (riquadri contenenti immagini, animazioni e suoni funzionali alla pubblicizzazione di prodotti e servizi che consentono di accedere ai siti dei produttori o fornitori) ospitati sulle pagine web della “Baia dei Pirati”.